Odio, violenza, disprezzo e speculazione dietro le azioni di Grillo!!!

.Non so di quanto dovremmo andare indietro nel tempo per trovare un personaggio nella storia italiana paragonabile all’odierno Beppe Grillo; una cosa è certa che un mix di cosi tanti pensieri negativi tutti insieme nei messaggi di una persona si fa davvero fatica a trovare.
Odio, violenza e disprezzo verso gli altri sono i più comuni sentimenti che ti arrivano immediatamente nel leggere le sue parole, alle quali si aggiungono terrorismo, negazione delle libertà individuali e di stampa accentramento dell’ego su un’unica e sola persona autoproclamatasi l’eletto. Il “verbo” in una sola parola.
Un “verbo”che a differenza di quelli conosciuti sin’ora che predicavano amore, tolleranza e rispetto per il prossimo, il nostro Grillo non sa tirare fuori dal suo sacco altro che parole che incitano all’odio.
“Se falliamo violenza e rabbia nelle strade” e poi “vogliamo il 100%”, “la stampa è pagata dai partiti” “ l’accanimento delle televisioni nei confronti del M5S ha raggiunto limiti mai raggiunti nella storia” e via dicendo:
Tutto questo solo per dire che i soli buoni della situazione sono coloro che seguono lui e il discepolo comunicatore mass-mediale Casaleggio, mentre gli altri, coloro che militano in altre formazioni politiche, i giornali che ogni giorno cercano di darci notizie anche in maniera molto obbiettiva, le reti televisive che cercano di resistere nella conduzione di una linea editoriale autonoma fanno tutti parte della categoria del male e come tale devono essere eliminati ad ogni costo.
Eppure mi viene da chiedermi, non sono stati forse quei giornali e quelle televisioni diventate improvvisamente servi dei partiti che hanno tirato la volata al movimento di Grillo negli ultimi tempi? O forse a qualcuno sono sfuggite per caso le tante trasmissioni televisive e articoli di giornali che giustamente, ma anche in maniera spesso faziosa, negli ultimi anni hanno fatto di tutto per demolire il sistema partitico e insieme ad esso le Istituzioni a solo vantaggio ed appannaggio del nuovo movimento antitutto creato dalla coppia Grillo-Casaleggio?
La nuova trovata Grillina oggi è il mettere in guardia dalla violenza nelle strade che si avrebbe nel caso di un fallimento del movimento 5 stelle con veri messaggi terroristici; sembra di essere tornati ai tempi in cui la chiesa metteva in guardia i cittadini dai comunisti che mangiavano i bambini. Ma crede veramente Grillo che il popolo italiano sia tanto irresponsabile? L’Italia caro Grillo è l’unico Paese dell’area del mediterraneo che nel corso della storia dal dopo guerra ad oggi ha saputo reagire con decisione e fermezza a tutti i tentativi di ribaltamento delle Istituzioni da qualunque parte esse venivano. Ha mantenuto la calma e la responsabilità quando attentarono a Togliatti nel ’48, quando ancora le case degli italiani erano un vero e proprio arsenale; ha reagito ai tentativi di colpi di stato di Tambroni e di Borghese; ha sconfitto il terrorismo delle BR ed ha saputo uscire a testa alta e con un straordinaria prova di responsabilità dagli anni di piombo della strategia della tensione. Ha combattuto e combatte la mafia ogni giorno, quella stessa mafia cui Grillo fa spesso riferimento senza che mai abbia usato parole di condanna e per quanto difficoltosa sia la strada, tenta con ogni mezzo di combattere l’evasione fiscale, quella stessa evasione che consente a loschi personaggi della finanza di esportare capitali italiani e aprire imprese nei cosiddetti paradisi fiscali come la Costarica, dove, da quanto si apprende, la cognata e l’autista di Beppe Grillo avrebbero messo in piedi 13 società di comodo, una delle quali si appresterebbe a fare delle grosse speculazioni edilizie.
L’Italia attraversa una crisi economica forse senza precedenti nella sua storia; le famiglie faticano ad arrivare a fine mese e il grado di povertà ha raggiunto livelli da vero disastro; i disoccupati ufficiali sono oltre i tre milioni e il prodotto interno lordo oltre che i consumi sono in notevole calo. Le colpe di questo disastro vanno addebitate sicuramente ad una classe dirigente che non solo si è rivelata incapace, ma che ha raggiunto livelli di corruzione davvero impressionanti; alle malefatte della classe politica si aggiungono poi le speculazioni finanziarie; Grillo ha capito che si poteva cavalcare l’onda della disperazione di quanti risultano essere stritolati dal morso della crisi e lo ha fatto in maniera davvero intelligente: ha messo in piedi un sistema che sfruttando le paure e la rabbia delle persone gli consentisse di trarre vantaggi economici di grande portata. 14 milioni di euro di introiti annuali tramite il suo blog, come certificato da diversi istituti di analisi e statistiche americani credo siano un motivo più che sufficiente per giustificare l’accanimento della premiata ditta Grillo-Casaleggio.
Chi specula, corrompe, usa il proprio potere per affamare un popolo può benissimo essere definito “vampiro” ma anche chi si approfitta delle disgrazie della gente per carpirne la buona fede come fa Grillo di certo non è meno “vampiro” delle categorie precedenti.

Commenti da Facebook

11 Commenti

    1. Francesco Lomonaco FL

      Il tuo essere presente in RETE è finalizzato al piacere di condividere, alla curiosità di conoscere, alla ricerca intelligente di SOLUZIONI ai problemi con un approccio collettivo… oppure è improntato all’intrattenimento, all’uso del tuo tempo libero, all’aumento della tua autostima, al tuo compiacimento… Per me è importante sapere questo. Ho bisogno di capire se con te posso fare cose e mettermi in gioco… oppure  usare meglio il mio tempo. 

      1. tm

        Padronissimo di usare il tuo tempo nella maniera che meglio credi Franco, in quanto alla mia presenza in rete è giusto quella che vedi da anni a questa parte. Non ho bisogno di compiacimenti e mi piace sempre e comunque dire le cose che penso in qualunque momento, anche quando queste vanno contro corrente.

    2. vince_ditaranto

      Tonino, come ho scritto nel soggetto se parti con concetti fondamentalmente errati da dove devo cominciare a spiegarti le cose?

      Certo che so come risponderti, cominciamo? Io però non voglio annoiare nessuno e sono sicuro che non convincerò te. 

      Cosa ti devo dire, che condivido il fatto che il movimento ha convogliato la rabbia di molti in una rivolta pacifica e democratica attravero il voto come dice Grillo….e non è come pensi tu e chi ha coniato il titolo di giornale, che Grillo invoca la violenza.

      Cosa ti devo dire, che condivido il fatto che molti giornalisti di quasi tutti i giornali sono al soldo dei politici o cmq stanno attentissimi a pestare i piedi o a quello. Sei convinto che la stampa sia libera in Italia? Contento tu.

      Credi che i media abbiano dato un esempio di pluralismo nei riguardi del M5S? A me non è parso, che poi lo nominavano ogni giorno negli ultimi mesi era solo per screditarlo e per infondere paura negli elettori. Questa è stata la mia percezione: e non credo di essere il solo. Poi tu proprio parli che sai benissimo come spesso le compagini di sinistra a cui tu ti ispiri sono state bersagliate perchè lontano da i due poli.

      Cosa ti devo dire, devo condannare i toni di Grillo? Potrei anche farlo anche a me spesso non piacciono. Ma non possiamo credere di ambire ad una rivoluzione senza un pizzico di sana indignazione, e come sai benissimo l’indignazione spesso si asterna con la rabbia. Non credo che quando lottavi nelle fabbriche o manifestavi negli anni 60 portavi in mano le margheritine e ti complimentavi con chi opprimeva gli operai. Ma di cosa stiamo parlando?

      Cosa ti devo dire? il discorso del 100%? Tu l’hai capita come un bisogno di voto bulgaro per governare sul popolo come Benito……il senso era tutt’altro, ma come puoi capirlo tu che ragioni con le logiche dei partiti? Il Movimento è una piattaforma messa a disposizione dei cittadini, di tutti….tanto è vero che non c’è un eletto che è difensore di qualsivoglia privilegio o casta o che. Dire avremo il 100% è per dire di restituire il Parlamento ai cittadini, perchè per la prima volta un MOvimento porta cittadini in Parlamento e non pupi delle segreterie.

      Cosa ti devo dire? Casaleggio e Grillo fanno incassi da spettacoli e commesse alla Casaleggio associati? hanno guadagnato 14 milioni di Euro? Non mi sembra tanto una furbata fare soldi candidandosi contro tutto e tutti, i soldi li avevano già fatti con gli show populisti e il blog. Potevano continuare a fare quello e i 14 milioni sarebbero anche aumentati. Comunque su questo punto potrei essere ingenuo io, voi siete i furbi che guardate sempre i retroscena, forse perchè siete abituati solo a quelli?

      Cosa ti devo dire? Vogliamo parlare dell’articolo sull’Espresso? Ho letto l’articolo, mi è sembrato tanto il dossier sulla casa di Montecarlo del cognato di Fini. Leggiti il controarticolo sul Fatto e poi vedremo chi ha ragione. Ovviamente se dovesse essere come dice l’Espresso, sarò il primo a scrivere a Grillo direttamente (e lo faranno in tanti) e chiedere di farsi da parte se tiene a quello che ha creato.

      Cosa ti devo dire? La tua descrizione di una nazione che si difende dagli attacchi allo Stato o cose del genere è veramente ridicola, tutti sanno che non è così. Proprio di oggi è la notizia del rinvio a giudizio di politici per la Trattativa Stato Mafia. Non ho capito una cosa, quando si tratta del paese in cui governava Silvio allora era un paese di mediocri, di furboni, di collusi ecc…ecc….ora che devi dar forza al tuo discorso l’Italia è diventata la nazione che resiste e tutte le avversità della storia? L’Italia? Il paese dei gattopardi?

      Tonino, ti posso rispondere per ora intere. Lo sai perchè? Perchè credo che quello che si è creato, al di la di Grillo su cui stiamo qui ad accapigliarci, è una delle poche occasioni di ambire al cambiamento. Il cambiamento passa in maniera obbligata della rigenerazione della classe dirigente, è un passaggio obbligato. Magari non basta ma è sicuramente propedeutico. Chi vota M5S rifiuta i partiti, almeno quello che sono diventati, è quello il senso del Movimento. Come potrebbe ora M5S appoggiare con una “cambiale in bianco” un governo fatto dal carrozzone di Bersani? Anche se fosse saggio farlo (cosa che dubito) non sarebbe comunque coerente. Bersani è un folle se crede di far nascere un governo fatto dal PD che debba essere sostenuto da un Movimento che rifiuta le ragnatele delle strutture che esso rappresenta. Anche io non mi fiderei. Tanto è vero che oggi in sicilia risulta indagata la deputata Gullo (appena eletta) e in Sardegna la base del PD sta contestando un evento che ha dell’assurdo dopo il caso MPS: Cabras (PD) sta per essere nominato presidente del Banco di Sardegna. Allora di che stiamo parlando? Con questi non si può fare nulla, perchè sono gli stessi di sempre.

      Tu mi insegni caro Tonino che le rivoluzioni le hanno sempre fatte i giovani, gli studenti, i ragazzi….non certo le segreteri di partito o i 50enni frustrati dalle mille avventure politiche andate storte. La presunzione che le cose buone possano venre solo dalla propria parte è davvero una stupidaggine, e molti che votano PD (dopo varie discussioni) mi hanno ammesso questo. In fondo credo sia anche il tuo pensiero, non accetti che la svolta, che in Italia aspettiamo da anni, possa venire non nel modo e nella via (e forse anche nelle persone) che tu avevi pensato. E su questo ti trinceri. Come tanti. Come tutti.

      L’altro giorno casualmente mi sono trovato a chiacchierare con un signore sui 70, molto attivo qui a Milano nel sociale, da sempre di sinistra e attivo nel sindacato e nel passato nel partito. Lo ritengo persona colta e preparata, ma in passato se si parlava di politica, in termini spiccioli della seire hi votare, ovviamente non eravamo d’accordo. Ebbene pochi giorni fa ascoltavo una sua telefonata: si stava arrabbiando con amici del partito che si ostinavano, come te, a chiudere su M5S. Diceva che sono anni che dice di collaborare con i ragazzi di Grillo, che luui ci ha parlato e che ci si può fare molto insieme. Ogni volta che lo ricordava, anche al sindacato, veniva messo a tacere. Etichettato come un folle. Lui ha capito che questa può essere una opportunità, che le generazioni passate, inclusa la tua tonino e forse anche la mia ormai, hanno fallito.

      I più “vecchi” dovrebbero semplicemente appoggiare i giovani, sempre. Anche se non sono convinti che essi possano fare la cosa giusta. Questa per me è saggezza. 

      1. Francesco Lomonaco FL

        Il momento storico è magico! La Generazione Beat puòfinalmente incontrare la Generazione Bit. I nativi Digitali possono rivoluzionare il modo di fare POLITICA ATTIVA. Gli Adulto possono contribuire in “esperienza da non ripetere”… e portare finalmente al GOVERNO la “Fantasia del FARE BENE. Buon Giorno!

      2. tm

        Ciao Vincenzo, mi fa piacere che finalmente qualcuno cerca di ragionare sul fenomeno. Anche se a te può sembrare strano ma io non chiudo affatto sul Movimento 5 stelle, al contrario ritengo che abbia realmente portato quella ventata di nuovo di cui l’Italia ha bisogno. Oltretutto pensare che quasi 9 milioni di persone che lo hanno votato lo abbiano fatto in modo semplicistico sarebbe una grave offesa all’intelligenza di quelle persone e dimostrerei a mia volta l’incapacità di saper leggere i fenomeni. Io stesso come ben sai non sono andato a votare e l’ho fatto per gli stessi motivi che hanno spinto tanti a votare i cinque stelle, solo in maniera diversa e secondo un mio preciso pensiero. Detto questo però, e senza entrare ulteriormente nelle colpe della classe politica e dirigente che ha disastrato l’Italia, consentimi di esprimere delle forti preoccupazioni per come il movimento si approccia nel gestire questa nuova fase politica e sul come esso stesso sia gestito in modo verticistico ed impositivo da parte dei suoi creatori. Ti sembra normale che in un movimento che si richiama alla democrazia partecipata, cosa cui io tengo moltissimo, poi debba avere delle regole, non discusse ma imposte, che vietano ai propri aderenti ad esprimere liberamente il proprio pensiero davanti agli organi di informazione? ti sembra normale che sempre secondo quelle regole si espelle Favia, capogruppo del movimento alla Regione Emilia Romagna, reo, secondo le affermazioni di Grillo, di aver partecipato ad una trasmissione televisiva su LA 7 e allo stesso tempo un altro esponente dello stesso movimento, Pizzarotti, rilascia interviste a varie televisioni a iosa, l’ultima delle quali a Lucia Annunziata senza che venga applicata lo stesso peso riservato A favia? poi, se anche fosse non credi che sarebbe stato più giusto che una decisione di tale gravità fosse stata presa in maniera condivisa e partecipata dagli aderenti al movimento in Emilia, invece che con una comunicazione personale di Grillo, attraverso il suo blog, in cui comunicava a Favia di non far parte più del movimento? E’ democrazia questa?

        Grillo e l’espresso

        vedo con piacere che hai letto l’articolo del fatto quotidiano, ripreso dal blog di Grillo col quale l’autista cerca di giustificarsi; potrei linkarti la risposta dell’espresso, ma non lo faccio; a te però, che ho reputato sempre persona con tantissima intelligenza, vorrei chiedere se realmente pensi che tredici società anonime, in cui risultano tra gli amministratori la cognata e l’autista di Grillo, in un Paese, la Costarica, incluso nella lista delle nazioni di anonimato fiscale siano per davvero una cosa cosi normale come ce la vogliono far credere.

        La stampa

        Certo che sono convinto che buona parte della stampa e delle televisioni sono al servizio delle lobbies e della partitocrazia, esiste comunque parte di essa che come ben sai continua a mantenere una linea editoriale abbastanza autonoma e obbiettiva; quindi fare di tutta erba un fascio nasconde a mio avviso le reali intenzioni di Grillo che per quanto è dato pensare e vedere rifiuta di sottoporsi ad interviste e confronti solo perchè verrebbe meno probabilmente lo scopo principale della sua campagna che è quello di fare monologhi con una serie di frasi fatte e di messaggi senza possibilità di contraddittorio; di qui anche il motivo per cui vuole evitare ad ogni costo che gli stessi aderenti al movimento partecipino a trasmissioni dove sottoposte a domande imbarazzanti con molta probabilità darebbero risposte non propriamente gradite. In quanto alla campagna pro Grillo di alcune trasmissioni televisive, be non mi va di elencarle ma ti basterebbe rivedere le varie puntate di Santoro, Travaglio e compagnia varia per renderti conto che la faziosità con cui sono state condotte ad altro non portavano se non ad una dichiarata e morbosa simpatia per Grillo.

        Caro Vincenzo, vedo anche che non hai capito il senso del mio richiamo ad un Paese che ha saputo fronteggiare gli attacchi alle istituzioni; di certo non mi riferivo alla partitocrazia, anche se in qualche occasione ha fatto anch’essa la sua parte, ma mi riferivo in particolare al senso di responsabilità dei cittadini, quegli stessi cittadini che anche questa volta responsabilmente hanno dato un segnale di cambiamento. La frase riferita alla violenza nelle strade in caso di fallimento del movimento non è una invenzione giornalistica, ma riportata tale e quale da una sua intervista alla stampa straniera guarda caso. Fare un richiamo cosi forte alla eventualità di violenza nelle strade è da veri irresponsabili, ma su questo sono anche tranquillo, e di qui il richiamo alla difesa delle istituzioni, che il “popolo” italiano, a differenza della sua classe dirigente è un popolo responsabile, con la testa sulle spalle e rispettoso delle regole democratiche. La stessa cosa purtroppo non si può dire dei partiti e oggi se mi consenti anche dello stesso Grillo che di fronte alla forte richiesta di cambiamento da parte dei suoi stessi elettori, irresponsabilmente si chiude in una trincea con l’unico scopo di riportare gli italiani alle urne.

        Il voto a mio avviso ha dato per la prima volta dal dopo guerra ad oggi la possibilità reale per realizzare quelle stesse riforme volute dal movimento cinque stelle; non approfittare di questa possibilità ritengo sia un vero delitto nei confronti dei cittadini cosi come lo sarebbe mandare tutti nuovamente alle urne e far perdere ancora un anno di tempo. L’Italia credo non sia in condizione di aspettare oltre; qui si muore di fame mentre gli affamatori continuano ad abbuffarsi; esiste un Parlamento eletto che può piacerci o non piacerci ma nessuno credo oggi possa tirarsi indietro dall’assumersi le proprie responsabilità. Se veramente Grillo è il movimento cinque stelle sono quegli amanti della democrazia che vogliono farci credere allora lo dimostrassero facendo decidere il popolo del movimento in maniera democratica sulla posizione da tenere in Parlamento e senza rivolgersi in maniera semplicistica e offensiva agli stessi aderenti che gli chiedono di far nascere un governo tacciandoli di essersi bevuto il cervello.

    1. tm

      Ciao Salvatore, voceliberafidenza è il mio blog personale, aperto comunque al contributo libero di chiunque voglia commentare o postare argomenti in piena autonomia e senza moderazione preventiva come di solito invece accade per la maggior parte dei blog. Quindi nel caso volessi postare qualcosa o commentare, sarò lieto di ospitare i tuoi scritti.

      Tonino

      1. montescaglioso cinque stelle

        Ti ringrazio per la risposta, ma trovandomi per puro caso su quel sito e leggendo il commento, mi son ricordato di te, è per questo che volevo togliermi la curiosità anche se devo dirti la verità, non approvo il modo, che comunque è del tutto personale, di commentare un argomento nel senso che sei molto aggressivo nella tua esposizione. Certo non sono qui per giudicare nessuno, ma se facessimo tutti i moderati e pensassimo di più al nostro paese, senza mettere di mezzo le proprie ideologie politiche, sono sicuro che potremmo raggiungere degli ottimi risultati.

        1. tm

          Vedi Salvatore, posso aver usato come dici tu un modo aggressivo, non certo offensivo come ritenuto da qualcuno, nelle mia esposizione, deve essere chiaro però che il mio intervento non era per nulla rivolto ai tanti militanti del movimento cinque stelle o agli oltre otto milioni che lo hanno votato, persone che io rispetto e molti dei quali sono anche miei carissimi amici. Consentimi però che uguale trattamento non posso riservare ad una persona che come apre bocca tira fuori il meglio della volgarità presente nella lingua italiana. Non credo che debba stare qui a ricordarti i tanti sproloqui dedicati da Grillo al panorama generale italiano e non solo ai politici corrotti. Se da una parte ha ragione nell’affermare che esiste in Italia una classe politica corrotta, dall’altra non può fare di tutta erba un fascio perchè esistono in Italia migliaia di uomini politici che amministrano tanti comuni ed anche in Parlamento che la corruzione la combattono quotidianamente. Sono d’accordo con te che se mettessimo da parte le nostre partigianerie, non le ideologie, potremmo raggiungere degli ottimi risultati; questo comporta però che si debba essere disponibili a discutere con gli altri. Ti risulta per caso che da parte dei cinque stelle ci sia questa disponibilità? A me in tutta onestà questo non risulta. Ad oggi non mi risulta una qualunque parte di Italia dove il movimento cinque stelle abbia accettato di confrontarsi con gli altri su un qualsiasi tema. Bada bene, non sto parlando dei partiti, ma anche di associazioni sindacali,  di categoria o di movimenti di opinione, LIBERA compresa. La scusa è sempre la stessa: noi vogliamo confrontarci con i cittadini. E i cittadini chi sono a questo punto? non sono forse cittadini i tanti che liberamente hanno scelto di associarsi in libere associazioni di pensiero? non sono cittadini coloro che si sentono rappresentati dai sindacati? non sono cittadini per caso gli altri quaranta milioni di italiani che non hanno votato cinque stelle? Rifletti Salvatore; la base della democrazia è il dialogo, sia con i singoli sia con le associazioni che le rappresentano; rifiutarsi di aprire il dialogo alle istituzioni rappresentative e ritenersi gli unici detentori delle verità assolute è il primo passo per l’affossamento della democrazia. Quindi Salvatore, io accetto la moderazione e il tuo consiglio a costruire qualcosa insieme, devo però capire se il movimento in cui ti riconosci è disposto a dialogare con l’ipotetico movimento nel quale dovessi riconoscermi io.

          Tonino

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