L’inutilità del voto ai cinque stelle

 

La battaglia, o forse la guerra nel movimento cinque stelle di Basilicata è cominciata e i sei candidati alla carica di Governatore a quanto pare affilano le armi e senza risparmiarsi colpi cercano di accaparrarsi le poche decine di voti di aderenti al movimento che alla fine sceglieranno via web chi sarà il futuro candidato presidente; tutto seguendo un copione consolidato nel panorama della vecchia politica che a quanto pare ha contagiato anche i seguaci di Grillo. Ma non era stato proprio il movimento cinque stelle a scendere in campo con i propositi di creare un cambiamento e una diversità rispetto alla vecchia partitocrazia che negli ultimi anni aveva prediletto gli uomini piuttosto che i programmi? Eppure quanto sta accadendo nel movimento lucano, che non bisogna dimenticare nelle scorse settimane ha rispedito al mittente la proposta di una possibile alleanza per creare una alternativa credibile al sistema di potere messo in piedi dal PD in Basilicata, ha tutta l’aria di essere un brutta copia delle battaglie interne cui ci avevano abituati negli ultimi anni gli uomini del PD, con la leggera differenza che mentre nel PD, anche se solo per facciata, alcune tematiche legate alle problematiche reali erano parte delle controversie, i contendenti  grillini il problema di un programma credibile non se lo pongono nemmeno, e dalla loro altezzosa saccenza e forti della certezza di poter contare su una base di partenza elettorale intorno al 25% non si curano di allargare un vero confronto ai cittadini lucani che poi saranno i veri protagonisti delle prossime elezioni.

I conti fatti senza l’oste però, si sa, sono sempre sbagliati e portano spesso a cocenti delusioni, a meno che, cosa molto probabile, gli stessi, che sanno di non avere alcuna capacità o competenza per poter aspirare a governare una regione come la Basilicata ad altro non aspirano che a procurarsi un posto sicuro in Consiglio Regionale per puro tornaconto personale, e sarebbe questa anche la ragione per la quale avrebbero rifiutato l’alleanza con gli altri movimenti lucani pur di eliminare pericolosi concorrenti.

Basterebbe soltanto ascoltarli o leggere ciò che postano sui vari blog o su facebok per capire e rendersi conto che il loro altro non è che un ritornello recitato da tutti in modo pappagallesco e che gira esclusivamente intorno al petrolio, unica lezione che hanno imparato a memoria.

In tutta onestà però a me non preoccupa la pochezza dei papabili grillini che aspirano a sedere su uno scranno del Consiglio, bensì la vulnerabilità dei tanti lucani che stanchi di una politica fatta di prese in giro e ruberie varie, in una sorta di repulsione verso ciò che è ritenuto colpevole dello stato di fatto, potrebbero recarsi alle urne a novembre prossimo e in una sorta di muoia Sansone con tutti i Filistei finissero poi per fare proprio il gioco di coloro che puntano esclusivamente alla distruzione senza proporre una valida alternativa progettuale. Il petrolio è uno dei problemi lucani sul quale va fatto una attenta riflessione, ma lasciarsi abbindolare da slogan tipo chiudiamo i rubinetti o peggio “reddito minimo garantito”, sapendo in partenza che gli stessi che li gridano sono i primi ad essere consapevoli che non riuscirebbero a farlo, sarebbe davvero una grossa ingenuità che potrebbe costare caro alla Lucania e alle future generazioni.

Non c’è forse il precedente dell’inceneritore di Parma a dimostrarci quanto possano essere falsi e ipocriti gli slogan e i proclami dei grillini?

La Lucania ha bisogno di cambiare pagina, ma ha bisogno di farlo affidandosi ad uomini capaci, che abbiano come  loro obbiettivo la crescita e il lavoro prima di ogni altra cosa; reddito minimo garantito è una parola vuota se non si creano le condizioni per creare posti di lavoro; i giovani lucani non hanno bisogno di assistenzialismo, per decenni ne sono stati vittime e tutti sappiamo bene come l’assistenzialismo ha sviluppato la più peggiore forma di clientelismo. I giovani ma anche tutte le popolazioni della Basilicata hanno bisogno di sapere se coloro che si accingono a governare la Lucania intendono creare infrastrutture per il rilancio dell’agricoltura; se le aree marine dello Ionio devono ancora essere soggette a speculazioni da parte di faccendieri palazzinari o si debbano mettere in campo progetti per il rilancio di un turismo sano che sia un valore aggiunto per la Lucania e non un motivo di deturpazione del territorio; abbiamo bisogno di sapere se l’Università di Basilicata potrà diventare una eccellenza nel campo della formazione dei nostri giovani e se gli stessi potranno scegliere di restare per crescere in Lucania e non essere invece condannati a prendere la valigia come per anni hanno fatto i loro padri e i loro nonni.

Ecco, dalla bocca di Di Bello e compagnia varia fino ad oggi non una parola è uscita su queste tematiche ed è per questo che il popolo che vuole un reale cambiamento prima di scegliere dovrebbe fermarsi a riflettere al fine di poter scegliere oltre che con il cuore anche con la testa.

Tonino Ditaranto 


Commenti da Facebook

15 Commenti

  1. Francesco Lomonaco FL

    Ogni volta che ricorreva una “qualsiasi”  Campagna Elettorale, o Referendum… trovavo sempre l’intellettuale di turno che dissertava sulla necessità di andare a votare per così esprimere un VOTO UTILE.

    Nonostante il mio “annusare” il cattivo odore dei PARTITI… ho sempre avuto la cocciutaggine di TURARMI il NASO ed entrare nel segreto dell’URNA per esprimere il mio VOTO UTILE.

    Si sono succeduti GOVERNI e UOMINI, con manovre e programmi di cambiamento…. 

    Oggi infatti… tutto è cambiato. 

    Mi sono accorto che, come me, molti cittadini hanno creduto nel VOTO UTILE.

    Bene. A guardare nella sostanza i FATTI,  vedo che ho espresso, con voto UTILE, il NON FINANZIAMENTO ai PARTITI;

    Ho espresso il DIRITTO all’Acqua… etc, etc, 

    Prendo atto che di UTILE in 40 anni è rimasta solo la mia IDIOZIA.

    Quindi il vero voto spassionato e pieno di BUON SENSO è MANDARLI TUTTI A CASA… 

    Il resto è facile… è tutto in discesa… Perchè?!

    Un solo punto del programma ci salverà dal PEGGIO: PRIVILEGI ZERO!

  2. gianni

    …Vai a vedere che TM adesso ci diventa uno del PDL. Tonino rileggendo alcuni tuoi passaggi mi è sembrato di leggere un spot pubblicitario del centro-destra. Non è che forse qualcuno ha rubato la tua identità? Riporto un tuo passaggio: “i giovani lucani non hanno bisogno di assistenzialismo, per decenni ne sono stati vittime e tutti sappiamo bene come l’assistenzialismo ha sviluppato la più peggiore forma di clientelismo”…Tonì è questo è stata da sempre l’arma vincente dei comunisti e adesso tu così, all’improvviso dici che è stato quasi come se fosse un cancro. Poi Tonino chiamare vittime quelle che adesso hanno, grazie all’assistenzialismo e il clientelismo, un posto fisso in un ente statale mi sembra veramente ridicolo ed una presa per i fondelli per gli altri che non hanno nulla.

    Tonino cerco di interpretare il tuo pensiero; ma non è che forse ci vuoi dire che ci sono tanti giovani lucani (o meglio padri per i loro figli!!!) che hanno indossato quella maglia del “che”  per poter entrare nelle grazie del clientelismo e per poter esserne felicemente vittime? Non è che ci vorresti dire che ci sono stati tanti ben pensanti con il pugno chiuso e con il cuore fiero con affrescati la “falce e martello”  che hanno condotto i loro parenti, amici e simpatizzanti di partito ad un posto di lavoro fisso mentre poi continuavano ad innaugurare cippi e strade a personaggi che avevano fatto la lotta per la legalità e l’uguaglianza sociale (e permettimi l’ironia…forse intendevano l’uguaglianza sociale solo tra i compagni!!!)?

    Comunque pensando al concetto delle vittime del clientelismo mi è venuto in mente un episodio di un giocatore di calcio molto falloso….così falloso che veniva messo in campo appositamente dall’allenatore per far male ed eliminare l’attacante più forte e pericoloso della squadra avversaria. Subito dopo la sostituzione il giocatore di cui sopra non ha perso tempo ed ha subito dimostrato le sue qualità colpendo con un pugno senza alcun motivo l’attacante avversario. A quel punto l’arbitro lo ha espulso e il difensore si è difeso dicendo: “arbitro non sono stato io a colpirlo, è stato lui a colpire il mio pugno”….un pò come i raccomandati che tm li ha trasformati in vittime….quasi come se loro non volessero avere quel posto fisso e che in realtà hanno avuto la sfortuna di essere assistiti.

    Adesso sempre continuando nell’interpretazione dei tuoi pensieri quello che ho capito è che non possiamo più permetterci assistenzialismo e clientelismo quindi ci dici che il PD non va bene. Del resto ci dici che non va bene neanche votare per chi in passato per decenni ha sostenuto lo stesso PD (come per esempio SEL)  perchè semplicemente appoggiava il loro assistenzialismo/clientelismo e quindi alla fine ne faceva parte integrante e chissà quanti vantaggi e quanti padri-mogli e figli hanno il bel  posto fisso. Poi adesso ci viene a dire che non bisogna votare M5S perchè sono degli incapaci e penserebbero solo ad occupare la poltrona (poi tra l’altro non capisco su quale logica dovrei pensare che uno del M5S penserebbe più ai suoi interessi mentre uno del PD-PDL-SEL penserrebbe più ai lucani….muah!!!). A questo punto mi sa che ci è rimasto solo il PDLIndeciso…..aspetta aspetta, non mi dire, mio dioSorpreso….VUOI VEDERE CHE TM È DIVENTATO FASCISTA????….SorpresoSorpresoSorpreso

    1. tm

      Ciao Gianni, ti passo l’ironia, ma solo perchè hai avuto l’accortezza di metterci tante faccine vicino; a parte gli scherzi, dovrei risponderti che ti basterebbe andarti a rileggere tanti dei miei commenti di questi anni per avere la tua risposta. Credo di aver sempre combattuto il clientelismo in tutte le sue forme, anche quando passavano sotto forma di assistenzialismo, che ti ricordo in Lucania sono un prodotto della vecchia democrazia cristiana cui i successivi governanti del PD hanno imparato ad apprezzare e far proprio dei loro comportamenti. Le vittime Gianni sono gli altri, quelli che il posto fisso non l’anno avuto o quelli che si son dovuti accontentare delle 100 mila lire che di tanto in tanto venivano elargiti dalla prefettura alla famiglie bisognose. Non credo che debba ripetere oggi quello che pensa della gestione fatta dal PD e dai suoi alleati alla regione Basilicata, è sotto gli occhi di tutti e personalmente ne denunciavo il mal governo anche quando tanti grillini dell’ultima ora erano nelle grazie di questo o quel partito di potere, Montescaglioso compreso. Capiamoci bene, ma forse qui sono stato io poco chiaro, io sono fermamente convinto che il reddito minimo garantito sia uno strumento giusto in questo momento per aiutare quanti si trovano in seria difficoltà; ne parlavo io già tre anni addietro di questa necessità, questo però deve presupporre gli sforzi da parte dei Governi nazionali ma anche regionali per creare per davvero prospettive occupazionali, altrimenti lo strumento del reddito minimo garantito diventerebbe una sora di assistenzialismo come lo sono stati negli anni strumenti simili a partire dai servizi socialmente “inutili”. Ti sembra strano che un comunista affermi queste cose? Be, non fartele sembrare perchè l’obbiettivo primario di un comunista è quello che il lavoro e non altre forme assistenziali, devono essere alla base delle nostre battaglie. L’icompetenza del movimento cinque stelle, purtroppo, non sono io ad affermarlo, ma sono i fatti degli ultimi mesi che ce lo dimostrano e non solo a livello locale ma soprattutto a livello nazionale. Mi dici quale è stato il contributo anche in termini di dialogo dato dal movimento cinque stelle in Parlamento dal giorno delle elezioni? o quale contributo hanno dato oggi nei giorni della crisi, che non sia quello di aver inveito in modo vergognoso contro una loro stessa deputata rea di aver voluto ragionare con la propria testa? Io sono il primo ad auspicare un reale cambiamento, sono il primo che non vede di buon occhio i Pittella e i Lacorazza, ma cavolo, invece di costruire una alternativa realistica, magari con l’aiuto dei tanti movimenti presenti in Lucania, i grillini che fanno, si trincerano dietro al loro simbolo, pieni di presunzione da primi della classe, e se le danno di santa ragione su chi deve essere candidato o si chi deve essere il candidato presidente. E questi sarebbero il nuovo? no Gianni questi appartengono alla stessa cultura di coloro che vogliano mandare a casa, il loro unico interesse è quello di arrivare a ricoprire una poltrona, non fosse cosi non avremmo assistito alla auto proclamazione e auto esaltazione della personalità che in questi ultimi due anni ha fatto di se da tutte le pagini possibili ed immaginabili un certo tenente di Potenza. La storia lucana è fatta di tantissimi operai, contadini, artigiani che hanno subito sopprusi nel corso degli anni, ma mai nessuno di essi era arrivato all’auto esaltazione e al culto della propria personalità come è arrivato colui che vorrebbe diventare oggi Governatore per conto dei cinque stelle.

      Rifletti Gianni e datti le risposte che io non posso darti; sono e rimango convinto di essere comunista ma se il mio modo di pensare a te da l’idea che sia fascista, allora fai tu, io non posso farci proprio niente.SorpresoSorpresoSorpresoLinguaccia 

      1. gianni

        Più che un prodotto della vecchia democrazia io credo che il clientelismo sia parte integrante della nostra cultura e del nostro modo di intendere il concetto di lavoro. Voglio solo ricordarti che queste pratiche sono ormai vecchie che sono così diventate parte integrante della nostra cultura tanto che nessun partito può avere avere delle velleità di successo elettorale se decide di non fare politica esente da clientelismo….senza assistenzialismo e/o clientelismo non arrivi da nessuna parte in Basilicata. Tonino vorrei ricordarti che il PD è una fusione tra democristiani e comunisti che hanno in Basilicata in comune la capacità di realizzare al meglio tali pratiche clientelari. Parlo appunto di capacità anche perchè la destra in questa Regione è anch’essa desiderosa di avere tali capacità ma sostanzialmente non ha i mezzi e l’esperienza per le raccomandazioni. Se un politico quì non è in grado di raccomandare e di far piaceri non ha motivo di esistere, quindi veramente essere comunisti o democristiani non fa alcuna differenza.

        Non saprei dire se  i lucani meritano o meno questo che tu chiami mal governo del PD (ex DC – ex PCI), di sicuro so bene che continuano a votare proprio quel partito quindi direi che questo malessere e questa voglia di meritocrazia non è che sia proprio palese e ben voluta dai lucani. Tonino i lucani votano sulla base di tre parametri: il primo è la gratidudine per il posto di lavoro e la promessa di voto fino alla morte per il PD; il secondo è la speranza che votando PD si possa ottenere un posto fisso; il terzo è l’invidia di coloro che non hanno avuto niente e che hanno la certezza di non avere nessun posto dal PD e che quindi votano al PDL oppure al M5S con la speranza di avere il posto fisso da questi…..così ci hanno abituati….GRATIDUDINE,SPERANZA E INVIDIA.

        1. Francesco Lomonaco FL

          CULTURA e CLIENTELISMO sono agli antipodi. La CULTURA non è immobile… anzi.

          Gianni, non so chi sei, forse ti incontro ovunque… chissà.

          Grazie! Grazie per la lucidità e della bella inquadratura che hai dato alla tua spietata fotografia della realtà. 

          Tu, a modo tuo, dispensi CONSAPEVOLEZZA.

          Ma mi hai rattristato fortemente. Sei intelligente, ma rassegnato. Mi dispiace per te e per la tua vita. 

          Forse sei così intelligente che trovi soluzioni “creative” al tuo vivere quotidiano in questo mondo di “clienti del Potere”.

          Forse non hai problemi di lavoro. Forse sei ricco… e credi di essere felice.

          Io ho una visione “differente”…. questa:

          “Più i cittadini diventano consapevoli e più è difficile l’esercizio discrezionale del potere.

          La trasparenza fa paura al potere, lo frantuma, lo rende condiviso.

          Ecco perché la trasparenza ha tanti nemici nel ceto politico.”

          (G.Minervini)

           

          Se ogni giorno la mia e la tua energia fosse “canalizzata” a rendere i cittadini più informati e consapevoli… avremmo un ceto politico che invece di dispensare “pesciolini” per sfamare i propri CLIENTI… sarebbe costretto a dare a TUTTI strumenti “canne da pesca” e buona Istruzione (CULTURA) per PESCARE liberamente.

          CULTURA e CLIENTELISMO sono agli antipodi. La CULTURA non è immobile… anzi

          Ciao gianni (ti voglio bene)

          PS. il Mov 5 Stelle è fatto da persone. E’ una comunità con alcune elemetari regole. Chi sbaglia, e ce ne sono, non ha abbastanza cultura e sensibilità per comprendere le regole… e prima o poi si tira fuori dalle palle.

          1. gianni

            Sign. Lomonaco guardi che non sono per nulla fortemente rattristato e le assicuro che non ho bisogno della sua compassione e del suo dispiacere per la mia vita. Non mi sento vittima di niente e di nessuno e mi sono sempre ritenuto l’unico responsabile delle mie sfortune e fortune….guardi non devo ringraziare nessuno e non ho neanche la necessità di lamentarmi nei confronti degli altri. Capisco e comprendo quanto possa convenire far sentire vittime i lucani di questo sistema perchè è l’unico modo per ottenere consenso. Guardi che continuare a dipingere il lucano come una povera vittima di una colpa che come al solito è sempre di altri può accrescere tanti consensi ma, sicuramente, non è per nulla un modo intelligente per risolvere i tanti problemi.

            So benissimo di aver fatto una fotografia della realtà ma non credo fosse poi tanta spietata. Guardi che esistono fior fiori di meridionalisti che hanno scritto un sacco di libri (e forse anche troppi!!!) sulla questione meridionale e tutti concordano sul fatto che assistenzialsimo e clientelismo son ben accettati e sono parte integrante della nostra cultura. Non è per nulla una mia invenzione; non è per nulla il frutto della mia rassegnazione; mi sono sono limitato a ribadire un concetto scontato. La cultura certo che si può cambiare ma questo richiede anni, volontà e tanto sacrificio. I lucani, sign Lomonaco, sono da anni consapevoli del malgoverno, delle raccomandazioni, del clienetilismo ma nonostante tutto continuano a votare sempre allo stesso modo…un motivo ci sarà non crede?

            So bene anche che per ottenere consensi conviene essere molto moralisti e poco realisti. Non critico il suo atteggiamento e se fossi in lei anch’io farei di tutto per bollare i miei possibili e probabili elettori come delle vittime per entrare nelle loro simpatie. La saluto e le auguro di diventare uno dei salvatori di noi povere vittime e piagnucoloni lucani.

          2. Francesco Lomonaco FL

            La Cultura del Clientelismo non morirà se non si chiedono Strumenti per fare e Trasparenza per PARTECIPARE.

            Gianni non credevo di offendere il tuo modo di vivere. Nelle tue parole ho letto RASSEGNAZIONE. Stop.

            Continuo a volerti bene.Occhiolino

             

            “Più i cittadini diventano consapevoli e più è difficile l’esercizio discrezionale del potere.

            La trasparenza fa paura al potere, lo frantuma, lo rende condiviso.

            Ecco perché la trasparenza ha tanti nemici nel ceto politico.”

            (G.Minervini)

          3. gianni

            Guardi che io sono favorevolissimo alla trasperenza e alla maggiore partecipazione, guardi che anch’io sono convinto che il clientelismo sia dannoso alla nostra società. Purtroppo, al di là della mia presunta rassegnazione, il clientelismo e le raccomandazioni fanno parte della nostra cultura e per debellarle abbiamo bisogno di tanto tempo.

            La ringrazio del suo affetto, io spero che lei un giorno possa svegliarsi da l’ingenuità di credere che un semplice voto al M5S possa cambiare la storia (e non solo la sua!!!). Al massimo il voto al M5S servirebbe solo come voto di protesta come in molti hanno pensato di fare (me compreso!!!) nelle scorse elezioni politiche. Sa spesso abbiamo la pretesa di pensare di stare dalla parte degli onesti giudicando ad esempio come normale e regolare pubblicare foto e commenti su facebook durante la riunione della giunta in Senato come ha fatto il “bimbominchia” Vito Crimi. Oppure pensiamo di essere così trasparenti, tanto da scriverlo in maiuscolo, per poi accettare la figuraccia dell’esclusione dopo la vittoria del Ten Di Bello. Lei che ha fatto così tanta pubblicità per questo tenente cosa ha da dire in proposito?Non le sembra un qualcosa di assurdo? Sinceramente se dobbiamo correre il rischio di essere governati da tale incompetenza allora preferirei il clientelismo di sinistra (su questo ha ragione TM).

            Sa  sicuramente lei non appoggia il M5S per suoi interessi personali e lo fa per interesse di tutta la comunità ma anche da quello che è successo con le vostre primarie, ed il suo appoggio al Di Bello, penso che adesso alla luce degli ultimi eventi debba un pò riflettere sulle sue scelte politiche. La mia sarà anche rassegnazione ma la sua è una forte ingenuità. La saluto

            P.S: Bimbominchia: termine comune usato nel web per indicare un utente che non può fare a meno di pubblicare post su facebook. Per esempio pensa sia importante per la democrazia avere sempre contatti con l’esterno anche quando le regole lo vietano di farlo!!!

          4. Francesco Lomonaco FL

            sono rassegnato e ostaggio della mia voglia di cambiamento…

            sono di più… Vivo un sogno e canto ai quattro venti:

            La Lucania che verrà ha bisogno dei lucani

            che sanno amare la terra,  locali globali.

            La Lucania che verrà chiede vera intelligenza

            quella che sa della fatica che produce appartenenza.

            Scrivo canzoni per apparire brillante e non piangermi addosso!

             

  3. vince_ditaranto

    Tonino, non ho letto nulla di questa discussione…non so nulla delle beghe fra i cinque stelle di cui tanto ti informi…..

    Sicuramente c’è i problema delle reali capacità di queste persone.

    Ma credo semplicemente in un concetto che dovrebbe guidare l’elettore lucano alle prossime elezioni regionali.

    Se noi lucani mandiamo a casa e facciamo SALTARE UN GIRO sia a PD che PDL non possiamo che fare il bene della nostra regione…..e ti sembrerà assurdo ma faremmo anche il bene del PD (non dei suoi dirigenti magari ma del partito in senso stretto), che messo in discussione sarebbe davvero costretto dall’elettore a cambiare registro.

    A mio avviso questo è l’unico punto importante. Tutto il resto è solo chiacchiera e propaganda.

    Che il PD, da anni ormai causa o comunque silente spettatore di clientelismo e disastri ambientali, parli di CAMBIAMENTO fa davvero ridere.

    PS di quegli altri del PDL neanche parlo….. 

    1. tm

      Visto che continui a dedicarmi cose che riguardano il PD, mi viene spontaneo chiederti: Ma qualcuno te lo ha mai detto che io non solo non sono del PD, ma che non ho nulla a che spartire con quel partito?

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