domenica 03 Novembre 2024

Tanto tuonò

Alla fine è successo che i mugugni si sono trasformati in astensioni, schede nulle e voti ai Cinquestelle da parte di una frazione dell’elettorato tradizionalmente di sinistra. Lo stesso che magari adesso si chiederà se ha fatto bene oppure se, cedendo alla tentazione del dispetto ( u’ strit ) che, si racconta, un certo Rocco, in tempo immemorabile, fece a una certa Donna Caterina, ha danneggiato prima di tutto se stesso. Ma questo, speriamo di no, lo dirà eventualmente il tempo.

Per ora mi pare che la vittoria in queste amministrative sia figlia più di un certo disamore per il Pd che dell’entusiasmo che ha saputo sollevare la formazione di destra che all’ultimo momento è riuscita a compattare le sue varie anime. Non che il come abbia molta importanza, poichè, alla fine, in democrazia è il risultato che conta, il numero dei voti.

Non credo neppure che questo risultato sia stato influenzato più di tanto dalla qualità dei comizi dei vari raggruppamenti. Ne ho sentito uno del PD e mi è sembrato che mancasse di un convincente tema unitario. Sarà stata l’emozione, ma mi è parso un assemblaggio un po’ superficiale di varie questioni. Ho avuto invece una buona impressione dei suoi nuovi candidati, soprattutto delle ragazze. Peccato! Ma avranno tempo e modo di fare esperienza dall’opposizione. Soprattutto avranno, spero, modo di avvicinare alla politica, a una concezione democratica della politica, un maggior numero dei loro coetanei.

Perché questa volta – parlo sempre e solo sulla base di impressioni – m’è parso che la maggioranza dei giovani sia stata polarizzata a destra da un gruppo neofascista e ancor più da un circolo di tifosi di calcio che hanno dato al loro esponente circa cinquecento preferenze. Niente di male naturalmente. La passione per il calcio è stata da tempo sdoganata da ogni pregiudizio ed è legittima quanto quella per la musica o la filosofia, ma – se cosi fosse – il passaggio dall’amministrazione Silvaggi eletta -diciamo – con il contributo della vecchia Coldiretti a quella attuale sostenuta, diciamolo, dai tifosi di calcio, segnerebbe un’interessante novità. Personalmente mi aspetto di più dalle giovani donne che faranno parte della nuova amministrazione. Ne ho sentita qualcuna guardando le riprese video e credo che potranno dare un buon contributo.

La grande assente nei discorsi elettorali è stata la frana. Per delle formazioni così post ideologiche da aver messo da parte, scegliendo il nome della propria lista, ogni riferimento ai partiti e fatto di Monte e della montesità il loro unico marchio, questo mi è sembrato un fatto decisamente anomalo. Che sia la frana, un disastro che viene da lontano e che è stato propiziato da azioni ed omissioni di troppa gente, la metafora più adatta per illustrare la situazione complessiva che si è creata?

Se così fosse ci sarà tanto, ma tanto da fare per venirne fuori e sarà il caso di smetterla con la filosofia del tanto peggio tanto meglio e con i dispetti di Rocco. 

 


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3 Commenti

  1. For Peace

    Ma come gli altri vincono perche’ perde la sinistra? Belle le parole del signor sindaco..non si e’ piu’ figli di alcuno…di destra o sinistra o peggio di poche famiglie. Questa e’ la forza della liberta’. Diamo spazio e sostegno a questi nuovi amministratori. Come si fa a ringraziare in primis solo i propri elettori come ha fatto la signora candidata sindaco? Mi rincuora il dovuto rispetto agli altri. Montescaglioso ha vinto, ha votato ed ha saputo farlo a prescindere da chi ha vinto. Poi direi basta con sta’ frana. Rivoglio lo scorrimento rifatto. Voglio che tutto sia di tutti. Liberiamo i monumenti. No esclusive o padroni. Abbelliamoci e vinceremo la sfida Matera 2019. Bye Monte

  2. webmaster

    Può tornare utile a integrare l’analisi di Cristoforo il comunicato rilasciato dall’ufficio comunicazione del PD:

    Due i punti all’ordine del giorno dell’incontro del direttivo del Partito Democratico di Montescaglioso svoltosi venerdì 10 giugno 2016: l’analisi del voto delle consultazioni amministrative comunali del 5 giugno scorso e la relazione della Segretaria Rosa Anna Cifarelli.
    La segretaria ha dato lettura della propria relazione nella quale ha inserito riflessioni personali riguardanti il partito e l’esito delle recenti elezioni e ha espresso la sua intenzione di rimettere il proprio mandato.
    Nel richiamare il vero significato della politica intesa come impegno al servizio della comunità, Cifarelli, si è soffermata sulle energie profuse dal PD locale nel supportare politicamente l’amministrazione uscente anche nelle situazioni più critiche e disperate per la tenuta della maggioranza, negli ultimi 5 anni, evidenziando come tale impegno sia stato percepito come dato negativo dagli elettori, ma che il senso di responsabilità non ha consentito di barattare col consenso elettorale. 
    Nel passaggio sulla situazione politica in cui versa il PD regionale, la Segretaria ha sottolineato come in questi anni è sempre stata animata da un leale senso di appartenenza al partito in linea con la sua concezione di unità tanto più profonda, quanto più fondata sulla valorizzazione delle distinzioni e frutto della consapevolezza dell‘identità di ciascuno.
    In netto contrasto con la sua visione di unità, secondo Cifarelli, ha prevalso la logica della resa dei conti, dei personalismi, delle correnti e delle contrapposizioni; il meccanismo dell’algebra elementare consistente nelle semplificazioni col risultato dell’annullamento.
    Un accenno è stato fatto ad alcuni biechi, incivili e ignobili attacchi personali subiti dal palco, da alcuni siti internet e volantini vigliaccamente distribuiti che danno una misura della levatura politica e morale degli stessi autori.
    In seguito si è aperto un franco dibattito, è emersa una situazione difficile e complessa. Dove sicuramente il fardello del Sindaco uscente, le scelte politiche regionali e nazionali hanno influito negativamente sull’esito elettorale comunale.
    Al termine della discussione la maggior parte dei componenti del direttivo ha proposto di non accettare le dimissioni della Segretaria in carica.
    A ratificare tale decisione un voto palese e per alzata di mano. Il Direttivo a maggioranza dei presenti (25/30) con due soli voti contrari, di Raffaele Silvaggi e Ottavio D’Aquino, ha confermato la fiducia nella segretaria Rosa Anna Cifarelli e nel direttivo in carica.

    1. vince_ditaranto

      E’ dura perdere.

      Nessuno vuole perdere. 

      Pochi sanno perdere, perchè pochissimi sono consapevoli che saper perdere è propedeutico a vittorie future.

      Saper perdere in politica, ma non solo in politica, significa azzerare, rinnovare, ripartire….in poche parole CAMBIARE.

      Riconfermare la Segretaria, al di la dei suoi effettivi demeriti su cui si potrebbe discutere, è una attestazione di incapacità o non volontà (non saprei quale sia peggio) di cambiare.

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