Orienteering a Montescaglioso.

Orienteering nell’abbazia e nel centro storico di Montescaglioso.

Una giornata dedicata all’orienteering, organizzata a Montescaglioso con una rappresentanza di ogni scuola presente nel comprensorio del GAL Bradanica e di Matera con la collaborazione della Fiso Basilicata, la società sportiva Orientisti Matera e l’Ufficio Scolastico Provinciale. La manifestazione è prevista per sabato 24 novembre, con inizio alle ore 10,00 ed è realizzato nell’ambito di un progetto di Parco Murgia Materana redatto per il GAl Bradanica, finalizzato alla proposizione di nuovi prodotti turistici aventi anche significative caratteristiche di sostenibilità. 

Tutti i centri storici del comprensorio e l’intero territorio dell’area evidenziano una notevole “vocazione” allo sviluppo di questa disciplina sportiva che in Italia conta ormai migliaia di appassionati. Il comprensorio bradanico può offrire notevoli opportunità per lo sviluppo di iniziative legate al coinvolgimento dell’associazionismo e delle scuole. Riuscire, per esempio a costruire uno spazio nei campionati nazionali o internazionali della disciplina, significa promuovere un notevole strumento di visibilità.

La manifestazione prevista a Montescaglioso coinvolge il centro storico più vasto del GAL ed è finalizzata a sperimentare problematiche tecniche, logistiche ed organizzative, in rapporto alla possibilità di replicare l’evento fino a coinvolgere tutti gli alti comuni. Il caposaldo della gara è costituito dall’abbazia di S. Angelo. I percorsi si snodano per i vicoli e le piazzette del centro storico .

 

Programma:

– ore 9,00 – 9,30, arrivo dei gruppi e raduno presso l’Abbazia di S. Michele;

– ore 10,00 – partenza dei primi gruppi lungo il percorso predisposto;

– ore 12,30 – 13,00  – conclusione dei percorsi;

Informazioni: presso il numero 334.8360098 (Centro di Cducazione Ambientale di Montescaglioso);  Losito Giuseppe delegato regionale della FISO 320.7618020 giuseppe.losito@alice.it

Nella mattinata per le scuole partecipanti sono previste visite nell’abbazia lungo percorsi dedicati alla sostenibilità ed alla storia del monumento.

In caso di avversità climatiche la amnifestazione sarà realizzata in altra data.

Progetto Orienteering (Pino Losito).

Introduzione

Il progetto didattico-educativo a valenza culturale “Orientamento nel territorio di Matera e Montescaglioso”, rappresenta un momento pedagogico interdisciplinare a carattere sperimentale per i suoi evidenti collegamenti con l’ambiente inteso, sia come territorio geo-morfologico e culturale, sia nella sua valenza salutistica ed educativa, infatti:

– al raggiungimento degli obbiettivi concorrono diverse discipline e materie scolastiche attraverso un intervento didattico di preparazione culturale e di conoscenze tecniche;

– si svolge sul nostro territorio e/o nei centri storici;

– per il raggiungimento degli obbiettivi saranno utilizzate in modo articolato e transdisciplinare comunicazioni e metodi che vengono utilizzati solitamente in maniera sensoriale nell’ambito scolastico;

– lo “scenario naturale e storico-culturale” rappresenta lo spazio nel quale il progetto è realizzato .

Il progetto si pone l’obbiettivo fondamentale di far vivere agli alunni un’esperienza scolastica “intensa” sia dal punto di vista dei contenuti, che emozionale.

Lo “scenario naturale e storico-culturale” sarà utilizzato come spazio nel quale si svilupperà il progetto; si tratta di uno scenario affascinante perché contenitore di tutto il patrimonio ambientale, storico ed archeologico presente sul territorio.

Sul piano dei contenuti, l’attività comprenderà diversi stimoli estrapolati da alcune discipline scolastiche che interverranno propedeuticamente in modo settoriale.

A questo primo momento al quale le singole discipline concorrono separatamente per il raggiungimento degli obiettivi, seguirà un momento di sintesi, nel quale saranno applicate dagli alunni le informazioni e gli apprendimenti alla “insolita situazione”.

Lo Sport Orientamento (Orienteering)

            L’Orienteering è una disciplina sportiva a di origine scandinava che si svolge in ambiente naturale.

            Essa consiste nel raggiungere, servendosi di una cartina topografica e di una bussola, nell’ordine e nel numero dato, una serie di punti di controllo, le “lanterne” frapposte tra la partenza e l’arrivo. Le lanteme rappresentate da scatole colorate sono fornite di punzonatore che il concorrente utilizza per bucare la propria scheda e dunque dimostrare il suo passaggio da quella situazione. Si tratta di una gara cronometrata, e pertanto vince chi trova tutte le lanterne e raggiunge il traguardo nel più breve tempo possibile.

            Svolgendosi in ambiente naturale o storico – culturale la corsa di orientamento consente di conoscere direttamente la morfologia, la vegetazione tipica, la presenza di strutture monumentali, archeologiche e storiche del luogo in cui si svolge.

            Strumento indispensabile per svolgere l’Orienteering è la cartina topografica con una scala di 1:10.000 sulla quale sono indicate con simboli e colorazioni diverse le vegetazioni, la morfologia del terreno, le strutture, ecc. Indispensabile, anche, è la bussola dell’orientista che permette, insieme alla cartina, di individuare le direzione da seguire.

Contenuti ed obiettivi

            Nella Scuola l’Orienteering può rappresentare un valido strumento per l’attuazione di quella parte dei Programmi ministeriali che prevedono lo sviluppo delle attività in ambiente naturale e storico – culturale con riferimenti ecologici.

            La corsa di orientamento coinvolge il soggetto nella sua interezza psicofisica, sviluppando e rafforzando quelli che sono gli aspetti della personalità, quali:

– Motorio: muoversi in natura significa rapportarsi con un percorso sconosciuto, pieno di ostacoli imprevisti e situazioni nuove e questo richiede una buona capacità di adattamento psicofisica. La complessità dell’ambiente col quale il soggetto si rapporta richiede una risposta psicomotoria articolata di elementi condizionali (resistenza forza, velocità, ecc.) e coordinativi (equilibrio, coordinazione, destrezza, ecc.). In definitiva il soggetto per adattarsi all’ambiente utilizza tutte le sue esperienze psicomotorie in una condizione di piena “operatività corporale”.

– Cognitivo: la de-codificazione di più linguaggi simbolici, quali quelli della cartina topografica e della bussola, ed il parallelismo tra i simboli e la realtà presuppongono un processo cognitivo astratto. Inoltre le interpretazioni delle anticipazioni della realtà attraverso i simboli della cartina presuppongono uno sforzo intellettivo ipotetico-deduttivo.

– Comportamentali: il soggetto trovandosi di fronte a situazioni nuove e complesse deve ricercare delle soluzioni valide ed escluderne altre. Questa scelta presuppone una responsabilità soggettiva. Inoltre la forte componente naturalistica e storico – culturale propria dell’attività favorisce l’acquisizione di quella che viene definita “coscienza ambientale”.

            La pedagogia dell’orientamento si interessa di questa esperienza quando è compiuta in modo consapevole e volontario. Di essa ne sottolinea:

– gli aspetti psicomotori ( la rappresentazione mentale di un luogo, la deambulazione guidata da rappresentazioni mentali, i concetti di destra -sinistra, la percezione delle distanze, il rapporto tempo-movimento);

– gli aspetti psico-affettivi (entrare in luoghi ignoti, prendere decisioni, affrontare le conseguenze delle proprie scelte, essere soli, resistere alla prova fino al termine, fare esperienza di competizione, acquisire metodo e ordine nel comportamento, ecc.);

– gli aspetti logici (rapporto tra causa e effetto, calcoli, valutazioni, rappresentazioni mentali, memorizzazioni, ecc.);

– gli aspetti culturali-scientifici (la rappresentazione simbolica e la cartografia, l’approccio con l’ambiente naturale e antropizzato, il contatto fisico con la vegetazione, gli animali, l’acqua e la terra, i punti cardinali, l’uso stumentale della bussola, ecc.).

 

 


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