PRIMO SOLE VOLA IN INDIA PER COLTIVARE ORTAGGI.

PRIMO SOLE VOLA IN INDIA PER COLTIVARE ORTAGGI. APPIO: “VOGLIAMO CREARE UNA BASE PRODUTTIVA”

Inserito: giovedì 18 maggio 2017

Appio Giuseppe (Primo Sole)

La cooperativa Primo Sole di Montescaglioso (Matera), è pronta a volare alla volta dell’India per andare a coltivare ortaggi in un campo sperimentale dove testare alcune varietà nostrane tra cui cavoli, carciofi, finocchi e asparagi che il governo di Nuova Delhi punta ad introdurre nel mercato nazionale.

È uno degli epiloghi fortunati dell’evento di incoming ‘Fly to Basilicata’, collaterale al Macfrut e ideato da Luca Braia, assessore lucano all’agricoltura in collaborazione con Cesena Fiere e Ice, l’istituto italiano commercio con l’estero che hanno provveduto a selezionare i buyer esteri tra gli operatori presenti in fiera.

“È nato tutto per caso – ci ha spiegato al telefono Giuseppe Appio (nella foto in alto), amministratore unico della Cooperativa Primo Sole – durante una cena di accoglienza dei buyer arrivati in Basilicata. Da una chiacchierata informale con un funzionario del governo indiano, è emerso un grande interesse da parte loro per alcune nostre coltivazioni orticole sia biologiche che convenzionali”.

In particolare gli indiani si sono dimostrati interessati ad alcune varietà di brassicacee (cavolfiori, verze e cavolo romanesco), carciofi finocchi e asparagi. Tutte colture che in Italia sono ormai consolidate ma che in India, anche per via delle particolari condizioni pedo-climatiche tipiche dei climi tropicali e subtropicali, hanno bisogno di essere testate.

“Sul tavolo di un possibile accordo – continua Appio – in fase di costruzione anche attraverso i successivi scambi epistolari, c’è la possibilità per noi di ospitare già a partire dai trapianti per la prossima campagna, e quindi da settembre, alcuni loro specialisti per condividere con gli indiani il nostro know-how sulle tecniche colturali. Mentre il funzionario del governo indiano starebbe cercando un’area nel loro Paese dove, in base alle condizioni di umidità, caratteristiche del terreno, temperature ecc. potremmo iniziare i test su varietà orticole selezionate. Siamo pronti a partire sin da subito ed il mio obiettivo finale è quello di arrivare ad avere una base produttiva in India per aprire quel mercato anche ai nostri ortaggi”.

Secondo Appio non dovrebbero esistere problemi per brassicacee e asparagi e, eventualmente anche carciofi, mentre alcuni problemi potrebbero riscontrarsi sui finocchi che per svilupparsi hanno bisogno di una certa escursione termica difficile da trovare a quelle latitudini.

La regione Basilicata ha dichiarato la massima disponibilità a sostenere questa partnership sul fronte della ricerca mettendo a disposizione il cluster lucano della ricerca a cui aderiscono il Centro Alsia di Pantanello, il Cnr, l’Enea e l’Università della Basilicata.

luca_braia“Una delle prime tappe – ha spiegato Luca Braia (nella foto a fianco), assessore regionale all’agricoltura – della visita della delegazione di buyer, è stato proprio il centro Alsia dove si fa sperimentazione sull’ortofrutta. Ci sono tutte le condizioni di sviluppare con il governo indiano delle partnership con il nostro cluster regionale della ricerca, finalizzate al test e allo sviluppo di nuove varietà e tecniche colturali che possono essere condivise tra i due Paesi. Loro stanno cercando un privato, eventualmente sostenuto anche dal settore pubblico, per potere finanziare a livello governativo, un’attività di sperimentazione”.

Mariangela Latella


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