COSA NE PENSATE?

CHIEDO UN VOSTRO COMMENTO GIUSTO, PACATO, LEALE E DISINTERESSATO PRENDENDO SPUNTO DA QUESTA VICENDA.

SECONDO VOI E’ GIUSTO PROPORRE PROGRAMMI O SERVIZI TELEVISIVI DI FALSI MORALISMI QUANDO A PROPRIA VOLTA SI POTREBBE ESSERE ACCUSATI ALLA STESSA MANIERA?

RICORDATE CHE, COMUNQUE, QUESTI HANNO SEMPRE L’ULTIMA PAROLA A PROPRIA DISPOSIZIONE.

                          QUESTO L’ARTICOLO DA CUI PRENDERE SPUNTO

L’«assalto» a Ceppaloni Il figlio del leader udeur

Elio sfida una iena: quanto guadagni?
Tuo padre ha un ruolo all’Authority

 

ROMA— Erano arrivate fino davanti ai cancelli della villa di Ceppaloni, le Iene di Italia 1, per portare arance a Sandra Lonardo, agli arresti domiciliari. E per fare un servizio alla loro maniera sulla famiglia Mastella. Ma si sono ritrovati davanti un figlio arrabbiatissimo di Clemente, Elio Mastella, che ha rinfacciato alla Iena Alessandro Sortino di aver fatto carriera per merito di suo padre, Sebastiano Sortino, che è stato direttore generale della Fieg e che adesso è commissario dell’Authority per le Garanzie nelle comunicazioni. Ha cominciato Sortino ricordando a Mastella junior la vicenda di Svendopoli, nella quale i figli dell’ex ministro avrebbero acquistato appartamenti di lusso nel centro di Roma a prezzi stracciati.

Ma Elio s’è infuriato. «Non accetto lezioni da te che hai tuo padre che sta nell’Autorità per le comunicazioni. Vuoi dirmi che questo non c’entra niente con il tuo lavoro?», gli ha replicato. E Alessandro Sortino, pronto: «Mio padre sta nell’Authority da due anni, io faccio il giornalista free lance per le Iene da 10 anni. Forse, sono stato io a raccomandare lui». Mastella junior ha anche negato di far parte di una casta: «Ma quale casta, sono un giovane ingegnere laureato con il massimo dei voti e un contratto da metalmeccanico da 1800 euro al mese», ha detto.

Ma il suo attacco ha colpito gli autori del programma, che spesso bastona i politici e che si è ritrovato, inaspettatamente, sotto accusa. Così è arrivata la difesa del capo autore Davide Parenti: «Se dalla famiglia Mastella vengono certe insinuazioni è perché forse in quella famiglia le cose funzionano così. Ho preso Alessandro 10 anni fa da Radio Capital e, a parte il fatto che il padre era direttore generale della Fieg, l’ho fatto lavorare perché è bravo». Poi ha concluso: «Vedrete il servizio venerdì prossimo. È tutt’altro che la consegna delle arance alla Lonardo».


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2 Commenti

  1. ciffo


     
    In questo servizio sicuramente il figlio di Mastella fa una figura molto migliore del padre. Fare i moralisti è sempre pericoloso e trasmissioni come LEIENE e STRISCIA non possono sempre essere al 100% dalla parte della ragione.
    Queste trasmissioni sono comunque indispensabili, è giusto anche che a volte si passi il limite.
    D’altronde chi sceglie la strada della vita pubblica deve pagare questo dazio a volte salatissimo. Per tutti questi risvolti negativi ci saranno comunque decine di vantaggi. Certamente il figlio di MAstella bravo e preparato, laureato in ingegneria con 110 non ha le stesse possibilità del figlio di un operaio altrettanto bravo e preparato. Questo nessuno può negarlo.
    E’ la nostra cultura che deve cambiare, semplicemente non dobbiamo chiedere il rogo o il patibolo per ogni intercettazione, indagine, ecc… d’altra parte però è assurdo che i personaggi pubblici pretendano solo i vantaggi del loro status.

  2. gianni

    Caro Falco,

    la vicenda del figlio di Mastella dimostra come le pratiche clientelari sono diffuse in tutto il paese. In Italia purtroppo le cose continuano ad andare in questo modo perchè noi abbiamo questo tipo di cultura. Sinceramente se la moglie di Mastella è agli arresti domiciliari per il contenuto di quella telefonata allora mi sa che più del 90% dei politici meritano la stessa sorte. Ho accettiamo di voltare pagina definitivamente non accettando e condannando qualsiasi tipo di raccomandazione (praticamente a questo punto non avrebbe più senso il potere politico), oppure facciamo una legge dove si dice che la raccomandazione non è un reato. Non ha senso prendersela solo con Mastella.

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