Legge sull’aborto: è giusto modificarla?

In questi ultimi giorni si è parlato di una modifica della legge 194 riguardante l’aborto. Come al solito in Italia vi è lo scontro tra posizioni ideologiche che, sicuramente, non aiutano a risolvere il problema. Da una parte la si vuole eliminare del tutto mentre dall’altra è reputata come una grande conquista civile. Ricordo che gli obiettivi di quella legge erano quelli di aiutare quelle donne che prima ricorrevano a pratiche illegali con rischi e pericoli anche per la propria salute e di far diminuire lo stesso numero di aborti tramite aiuti psicologici volti a far capire alla donna l’importanza della gravidanza.

Personalmente ritengo che la 194 non sia per niente una conquista civile ma non sono neanche daccordo per la sua abolizione. Son convinto però dell’urgenza di modificare questa legge che no ha assolutamente raggiunto i traguardi che si proponeva. Lo scorso anno ci sono stati 130 mila aborti legali su 560 mila bambini nati. Credo sia una cifra seriamente motlo alta per poter pensare che la 194 sia da difendere e ritenerla intoccabile solamente perchè è una grande conquista civile venuta fuori da un referendum. Purtroppo ci sono posizioni ideologiche che portano al rifuto di qualsiasi altra opinione e a considerare il loro credo incontestabile al 100%. Nulla può essere modificato di quella legge perchè essa rappresenta un simbolo. In fondo quello che si chiede è soltanto un suo miglioramento. Mi piacerebbe sapere la vostra opinione.

In seguito vi è una proposta di miglioramento anche se vecchia di due anni: 

http://www.medicinaepersona.org/__C1256C23002924DE.nsf/wAll/IDCW-6LPE9N/$file/indagine%20194.pdf


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27 Commenti

  1. michela

    Non conosco l’intero corpo della legge sull’aborto, quello che so mi viene dalle varie opinioni più o meno ideologiche, perciò vado cauta per evitare di dire banalità.
    cmq, la legge è di sicuro una grande conquista, su questo non ho dubbi, se poi vi è un abuso della stessa le cose sono diverse.
    suppongo che le modifiche a riguardo siano proprio in virtù e nella direzione per vitare tali abusi, ma una restrizione in chiave ideologica mi sembra altrettanto da evitare.
    topobiche_81

    1. Frankcasa

      Cerco di tracciare le linee guida della questione x come le conosco…. la legge 194/78 sull’aborto prevede la possibilita’ di interruzione kirurgica della gravidanza prima del 180° giorno di amenorrea, purche’ vi sia espicito consenso della gravida oppure come opzione terapeutica in caso di presunto pericolo per la madre o per il feto. Nel primo caso l’intervento chirurgico è praticabile solo nelle strutture ospedaliere pubbliche, su richiesta della donna, secondo le condizioni previste dalla legge, prima del 90° giorno di gestazione. Nel caso dell’aborto terapeutico, questa possibilità è prevista dalla legge anche dopo il 90° giorno di gestazione, quando è stato rilevato che la prosecuzione della gravidanza comporta un grave pericolo per la vita della donna o quando siano state accertate rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro ke determinino un grave pericolo per la salute fisica e psikica della donna….. L’aborto provocato secondo altre procedure è illegale e spesso, per le precarie condizioni di clandestinità in cui è eseguito, comporta gravi rischi per la salute (perforazione dell’utero, infezioni).********************** Ora…riguardo le proposte di modifica della suddetta, esse vertono sostanzialmente su due elementi: costituire una + rigorosa e completa opera preventiva di dissuasione e adottare misure ke abbassino a 150, 155 giorni la scadenza temporale entro la quale praticare l’aborto cosiddetto terapeutico (in virtu’ di scoperte medico-scientifiche che consentirebbero ai feti di sopravvivere, in condizioni difficili, senza mettere a repentaglio la vita delle madri).************************************** Per la cronaca…
      I sostenitori delle tesi contrarie all’aborto considerano l’embrione un essere umano a tutti gli effetti, in quanto dotato di un proprio patrimonio genetico diverso da quello dei genitori e, dopo un certo stadio di sviluppo, di un sistema nervoso centrale, ritenuto sede della coscienza.Né la legge né il singolo avrebbero il diritto di decidere sulla vita della nuova creatura.L’autorizzazione da parte dello Stato e il fatto che i costi dell’aborto siano a carico del servizio sanitario nazionale sono visti come il compimento legalizzato di un atto grave.Lo Stato, conscio della delicatezza della questione e x giungere ad un piccolo compromesso, garantisce l’obiezione di coscienza a quei medici e paramedici per i quali la pratica abortista è contraria ai propri principi etici. *******VERSUS******* D’altro canto i sostenitori della bonta’ dell’aborto reputano ke essa sia essenziale x combattere la pratica clandestina di esso. È un fatto che, prima della legalizzazione dell’aborto, la piaga degli aborti clandestini era endemica e mieteva, ogni anno, diverse morti. Le cifre fanno emergere come negli ultimi anni, il numero di aborti clandestini sia drasticamente diminuit e con esso il numero delle morti accidentali dovute ad imperizia di chi praticava aborti.Ulteriore fatto a perorare la tesi PRO aborto è l’afferazione che l’embrione non sia una persona perché non esistono prove scientifiche che possano stabilire in modo inequivocabile cosa sia la coscienza e quando o in relazione a cosa questa si sviluppi. Ciò in quanto non è accertata la relazione tra un sistema nervoso centrale e lo sviluppo della coscienza, e di conseguenza, l’autocoscienza di sè, che è considerata uno degli elementi caratteristici dell’uomo…senza entrare nel merito e usare una terminologia medico-filosofica , lontana dalle mie corde.Un’altra visione favorevole alla situazione attuale è quella laico-liberale che vede la legalizzazione come possibilità di scelta. Lo Stato, mancando degli elementi per decidere in modo assoluto, rimanda dunque la decisione di come considerare l’embrione (e di conseguenza se sia possibile ricorrere all’aborto o meno) alla persona più coinvolta, cioè la madre.I favorevoli all’aborto sostengono che molte gravidanze indesiderate, e quindi a rischio di aborto, non avrebbero luogo se venissero attivate delle serie politiche di educazione sessuale e di educazione alla contraccezione. Si ritiene, di fatto che il calo dei ricorsi all’aborto sia anche e particolarmente dovuto alla legittimazione della contraccezione, che è stata formente sostenuta negli ultimi anni.Molti contrari all’aborto, e in particolare coloro che si riconoscono in alcune interpretazioni di credi religiosi, hanno fortissime riserve verso tali politiche di prevenzione, ritenendo che i rapporti sessuali siano leciti solo dopo il matrimonio e solo all’interno della coppia sposata.*************************** In conclusione …… Michela, nn penso si possa affermare ke il dibattito debba vertere sugli abusi di tale pratica ma piuttosto nel considerarla o meno legale, etically correct, dato ke ,a mio avviso, l’addurre nuove restrittività sia qualitative ke quantitative all’aborto potrebbe cedere il passo ad un aumento della piaga della clandestinità…i lavori x la modifica della 194 sono x me una captatio benevolentiae, una strizzatina d’occhio, ke alcuni politici rivolgono alla chiesa….un copromesso d’interesse che nn tiene conto del problema in sè, se non in modo marginale. Riguardo l’annoso interrogativo aborro nn aborro l’aborto…io rispondo…nel dubbio scientifico…di far prevalere la liberta’ individuale di scelta…everywhere….anywhere! 🙂 …. E VOI???

      Ad maiora!

       

      1. Cinzia

        Sono d’accordo con te, Frankcasa.

        Hai fatto un’analisi lucida e puntuale.

        1. “… molte gravidanze indesiderate, e quindi a rischio di aborto, non avrebbero luogo se venissero attivate delle serie politiche di educazione sessuale e di educazione alla contraccezione”: questa è la prima sacrosanta verità che – bigottismo a parte – anche chi è contrario all’aborto dovrebbe fare propria.

        Se poi vogliamo continuare a raccontarci favolette sulla castità prematrimoniale e fomentare quella medievale pratica del matrimonio “riparatore” in caso di “incidente di percorso”… beh, allora andiamo avanti nella cieca convinzione che parlare di contraccezione sia tabù!

        2. “… i lavori x la modifica della 194 sono x me una captatio benevolentiae, una strizzatina d’occhio, ke alcuni politici rivolgono alla chiesa….un compromesso d’interesse che non tiene conto del problema in sè, se non in modo marginale”: altra sacrosanta verità. Si tratta solo e soltanto di un “contentino” per la Chiesa, dalla cui ingerenza in questioni che dovrebbero restare laiche, non ci libereremo mai. Infatti, se la vita inizia dal momento del concepimento, che differenza fa abortire al 90° giorno o al 45°? L’unico effetto sicuro di una tale modifica sarebbe mettere ancora di più in difficoltà una donna che ha deciso di abortire e magari, trovandosi in una fase della gravidanza più avanzata rispetto a quella prevista per legge, deve ricorrere a pratiche clandestine o andare all’estero.

        3. “… Riguardo l’annoso interrogativo aborro nn aborro l’aborto…io rispondo…nel dubbio scientifico…di far prevalere la liberta’ individuale di scelta…everywhere….anywhere!”: sarà impopolare dirlo, ma l’interruzione di gravidanza deve essere una scelta individuale. Io posso anche essere contraria all’aborto, ma non posso contestare la decisione di una donna, che – sicuramente non a cuor leggero – sceglie di interrompere una gravidanza.

  2. piovasco

    Credo che lo Stato  non debba educare ai valori. Deve semmai informare.

    Nello specifico dovrebbe fare una corretta “informazione sessuale”, per esempio spiegando i vari metodi contraccettivi esistenti, con i rischi degli uni e degli altri.

     

    è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago…

  3. ciffo

    In questi giorni si parla molto di aborto.
    Giuliano Ferrara ha addirittura creato una lista elettorale basata su queste tematiche. Rimanendo nel locale…. sapevate che in Basilicata l’aborto è praticamente impossibile?
    Abbiamo il record di medici obiettori di coscienza all’aborto: il 93% dei medici nelle strutture ospedaliere lucane non lo pratica con punte del 100% in alcune strutture:
    Aborto: “Il Caso Basilicata”, da anni boicottata la 194, il 93% dei medici è obbiettore

    1. tm

       

      21 maggio 1978 il p.c.i. apriva la campagna elettorale per il no al referendum abrogativo della legge 194 conquistata con dure lotte e sacrifici dal movimento delle donne e che finalmente metteva fine alla piaga degli aborti clandestini e delle decine di donne che ci lasciavano le penne sotto le mani inesperte delle mammane, mentre allestivo il palco per il comizio un tragico incidente mi privò per sempre del mio occhio sinistro. In tutti questi anni l’unica consolazione a quella perdita è stata la consapevolezza di aver dato un contributo alla difesa di un diritto inalienabile delle donne di poter decidere e scegliere in piena autonomia pur nell’immenso dolore che attraversano durante una determinata scelta e che nessun ferrara di turno potrà mai capire.

      Alle donne italiane mi viene da dire che ancora oggi come ieri la 194 non si tocca e saremo con voi per difenderla ancora una volta dal bigottismo di certi personaggi.

      1. Làeda

        Ricordiamoci che la frase “PREVENIRE è MEGLIO CHE CURARE” non vale solo per chi non lava i denti con il Mentadent. A maggior ragione perché, in casi del genere, il risultato non è la carie o il tartaro o il dente tendente all’aureo, ma è in gioco la vita di una persona, il cui valore (per la donna più che per l’uomo, dato che la donna la porta IN Sè…IN Sè 9 MESI, e non sto qui ad elencare quante altre cose fanno le mamme)è molto più importante di un semplice momento eccitante che si prova non usando le dovute precauzioni. Come diceva Cinzia: non siamo più nel Medioevo…riceviamo le dovute informazioni e siamo tutti intelligenti per poterle recepire. Condivido pienamente quanto detto da Frankcasa riguardo la prevenzione.

      2. gianni

        Lasciamo stare quel marpione di Ferrara. A mio avviso si è inventata questa moratoria solo per acquisire consensi di molti cattolici. La mia opinione è che la 194 non può essere considerata una conquista. Di sicuro interrompere una gravidanza sicuramente non credo possa rappresentare una vittoria per una donna.

        Da premettere che non sono tra quelli che vogliono questa stupida moratoria senza senso. Rispetto tutte le donne che hanno fatto questa scelta che, nella maggior parte dei casi, è stata molto dolorosa. L’aspetto positivo di questa legge è stato sicuramente la cancellazione di aborti illegali. Inoltre la 194 aveva come obiettivo  la sostanziale riduzione della necessità di ricorrere a questa pratica.

        Ad oggi su 5 bambini nati vi è più di un aborto. Cifre che non dovrebbero far esaltare di gioia visto che parliamo di vita. Quantomeno dovremmo chiederci se questa legge ha raggiunto i suoi obiettivi, quantomeno, caro tm, dovremmo allontanarci da posizione ideologiche estreme ed imparare ad osservare la realtà. Quello che voglio dire è che purtroppo nella reltà ci sono donne (poche per fortuna!!!) che ricorrono all’aborto perchè hanno paura di non avere più una carriera o peggio hanno paura di non avere soldi per non andare in vacanza. Per me anche queste donne hanno il sacrosanto diritto di abortire ma, almeno, non lasciamole sole in questa scelta aiutandole psicologicamente. La 194 fa decidere tutta alla donna senza nessun coinvolgimento anche dell’eventuale padre. In una situazione del genere una donna è quasi costretta ad abortire proprio perchè si vede sola con delle brutte prospettive future. Non credo sia una posizione ideologica cattolica aiutare a far capire  che mettere al mondo una persona è la conquista più bella ed emozionante per la donna. E’ una conquista abortire per non abbandonare la carriera? E’ una conquista evitare di far sacrifici per una famiglia?

        Non sono per l’abolizione della 194 ma penso debba essere rivista. Caro Tonino da te ho imparato a non prendere posizioni ideologiche perchè così si rischia di allontanarsi dalla realtà, ma, per cortesia, limitiamoci a parlare solo di diritto e non di conquista. 

        Tonino ti chiedo scusa se sono contrario in parte a quello che dici e chiedo scusa se, eventualmente, ho mancato di rispetto a quelle donne  che hanno deciso di abortire.

          1. Wiseman

            mai stato così d’accordo con te falco! ma era proprio necessario formare un partito, addirittura la moratoria internazionale!!!!!! con tutti i problemi che ci sono. Per me l’attuale legge va bene, anche se ci vorrebbe qualche ritocco com’è ovvio dopo un pò di tempo. Io, comunque, lascerei l’onere allo stato, solo per i casi di violenza o di gravi malformazioni del feto e, soprattutto massima libertà di coscienza nella scelta. Per quel che riguarda la situazione in Basilicata, io non condivido l’obiezione di coscienza da parte dei medici: e se un medico vegetariano si rifiutasse di prescrivere una dieta a base di carne a qualche paziente? (per ridere un pò) e, se un boia rifiutasse di eseguire una sentenza, solo perchè contrario alla pena di morte?

        1. patty

          La questione è molto delicata,secondo mè non c’è carriera o situazione che tenga.. quando hai un figlio in grembo ti senti già mamma, daresti la vita … ma il punto è che purtroppo non tutti pensiamo ed agiamo alla stessa maniera. Ci sono situazioni precarie, famiglie allo sbaraglio,che forse non hanno la lucidità di affrontare determinate situazioni, o che semplicemente non vogliono affrontare tale responsabilità. Si sente ai telegiornali dei tanti bambini che vengono ritrovati nei cassonetti,mi dico che senso ha… che senso ha partorire un figlio per poi gettarlo dove capita, e lasciarlo morire al freddo… o in altri modi che non sto nemmeno a scrivere, il solo pensiero è massacrante. La soluzione a parer mio non è certamente l’aborto, dato che oggi giorno si può partorire e lasciare il proprio figlio, in  totale anonimato, a persone che darebbero la vita per averlo.Perchè la soluzione deve essere la morte e non la vita? …..Concludo affermando che  nonostante io la pensi in un altro modo considero comunque la libera scelta della donna di abortire o meno  un assoluto diritto,intoccabile. Direbbe Voltaire .. ” non condivido la tua idea, ma darei la vita perchè tu la possa esprimere ” 

          Patty

          1. mep

            Se nel XXI° secolo si rimette in discussione una legge che nel 1978 con voto referendario volle dare  -alla donna- la facoltà di scegliere se portare avanti una gravidanza in tempi e condizioni tali da non provocare danni di carattere etico e biologico, mi pare del tutto ridicolo.Vorrei informare i benpensanti che gli aborti sin dall’antichità ci sono sempre stati, sempre praticati e sempre decisi all’interno delle famiglie, delle coppie delle comunità. a essere sottoposti a questa pratica sono sempre state le donne con o senza il loro consenso. Le classi sociali più abbienti garantivano assistenza alle donne facendole recare in strutture  “cliniche private” appositamente attrezzate che tutelavano la salute della donna :  per questo BISOGNAVA PAGARE! e fior di quattrini. Voglio informare i più giovani  che, in tempi non molto lontani  ciò avveniva, soprattutto nelle famiglie per bene e bigotte che inorridivano nel sentir parlare di aborto ma che lo facevano! Le poveri criste, con pochi soldi o regalie in natura,  si affidavano alle MAMMANE, le quali favorivano queste donne, attenzione!!!che non a cuor leggero si recavano, ma con tanti sensi di colpa, nelle loro case, usavano strumenti che non avevano nulla che potesse garantire l’igienicità e l’effettiva riuscita dell’intervento con concause di tipo infettivo e emorragico e talvolta la disgraziata ci rimetteva le penne.Ditemi voi, mi riferisco ai contrari della legge 194, che c’è di tanto normale a garantire assistenza e tutela a quella donna che si trova in questa situazione?  Visto che lo stato si deve prodigare per la salute degli individui.Visto che uno stato laico deve difendere la salute di tutti, e se un cattolico per motivi religiosi non vuole  o non approva tale interventonon lo faccia! lo faccia, nessuna legge può imporgli di praticarla !Ma cosi’ non è stato! Poichè uno stato che si definiva laico non garantiva una pratica chirurgica che i cattolici condannavano e che i propri adepti di nascosto lo praticavano:La 194, come molti sanno non promuove l’aborto, ma garantisce a chi è nella condizione, nella costrizione di arrivare a tanto( e per una donna è molto invalidante psicologicamente)assistenza dal SSn. E tutto questo lo si è concquistato perchè vincere contro pregiudizi non è stato facile!

      3. Làeda

         VORREI PORRE ALL’ATTENZIONE DI TUTTI QUESTO VIDEO. SOPRATTUTTO A CHI PARLA DI LIBERTA’, DI PACE E DI AMORE. VORREI CHE L’ATTENZIONE VENGA ANCHE DA CHI HA DEI FIGLI, DA CHI LI HA CONCEPITI, DA CHI HA ASSISTITO AL PARTO ED HA PROVATO LA GIOIA DEL VEDERLI NASCERE, E DI CHI LI VEDE CRESCERE GIORNO PER GIORNO.

        http://it.youtube.com/watch?v=zrSQDGESBX4

         

         

         

        “Ciò che appartiene a Dio, appartiene anche agli uomini.Il nostro dovere ci obbliga a prestarci di buona grazia alla propagazione della sua dottrina.”

        1. gianni

          Invito tutti coloro che considerano la 194 una conquista ad osservare quel video. Ripeto io non solo per eliminare la 194 perchè a quel punto tutti ricorerebbero a pratiche illegali e pericolose. Noi occidentali parliamo così bene di pace ed amore (parliamo soltanto) ed accettiamo anche queste pratiche. Siamo così bravi e buoni fino a rispettare più gli animali che noi stessi. Siamo così morali da vedere delle differenze tra la pena di morte e l’aborto.

          Io, ripeto, non sono contrario all’aborto ma, dopo aver visto quel video, non mi vergogno di essere favorevolissimo alla pena di morte. Forse sarò molto basso di cultura ma, sinceramente, io non ci vedo nessun buon motivo per lottare contro la pena di morte ed essere favorevole all’interruzione di gravidanza.  

        2. patty

          Non ho guardato il video per intero.. non c’è l’ho fatta.. è terribile ciò che succede, è terribile… noi continuiamo a parlare di tutela, di leggi, di scelte, di libertà… ma di che stiamo parlando? Ma ci rendiamo conto di quello che accade? Ho guardato quei bambini…. non credo che parlerò più di libertà di scelta… non credo che ne avrò più il coraggio..

        3. Frankcasa

          Làeda capisco bene la tua indignazione, ke alla fine è anke la nostra …..xo’ vorrei porti alcune domande senza scopo provocatorio, dato che deduco ke da parte tua vi sia un no categorico all’aborto altrimenti kiedo venia e mi rivolgo a ki nn è favorevole all’aborto:

          – hai nozioni mediche e mediatike tali da poter affermare ke tutto quello ke hai visto in quel video è vero e attendibile?

          – nn potrebbe darsi ke si tratti di immagini proprie di pratike illegali di aborto?? dove viene praticato l’aborto oltre il termine temporale consentito dalla legge o in modi discutibili?

          – pensi ke una donna se decide di abortire lo fa a cuor leggero?

          – una gravidanza conseguenza di uno stupro deve sempre e comunque essere portata a termine?

          – abortire xkè si pensa di non poter garantire un sostentamento materiale o bilateralmente affettivo al proprio bambino sia amorale?

          – abortire xkè condurre oltre una gravidanza potrebbe recare serio pericolo x la vita della madre sia ingenuo?

          -abortire xkè si riscontrano gravi malformazioni nel feto tali da prospettargli una vita da vegetale o piena di sofferenza… (e quello ke comporterrebbe x la famiglia ke gli starebbe accanto)…sia discutibile?

          Ora….. l’aborto o lo si accetta e si da la liberta’ alla donna di decidere…oppure no! sai Làeda… alla fine per me sarebbe + facile fare il xrbenista e l’uomo egoista e dire no all’oborto xkè magari cattolicamente vi è certezza ke feto (a prescindere dalla sua età)= essere umano(certezza scientifica nn v’è cmq)… La vita mi ha insegnato a nn essere categorico nei giudizi, guardare una questione da tutte le angolazioni possibili… per evitare di tirare conclusioni affrettate e ingenue … xkè ingenuo è il comportamento di ki giudica senza spersonalizzarsi e rimanendo ancorato ad una moralità ke fa comodo al proprio ego ma puo’ danneggiare la vita degli altri… da ultimo rispondo a gianni … nn penso ke l’indignazione ke si prova x questo video possa legittimare la pena morte…dato ke penso nn si possa equiparare un male talvolta necessario praticato su una vita potenziale con un male gratuito e volontario praticato su una Vita.

          Ad maiora!

          1. maurucc

            Condivido in tutto e per tutto il tuo post Frankcasa. Penso che tu abbia fatto un’analisi lucida e  scrupolosa dell’argomento senza avere alcun pre-concetto stabilito. Da questo punto,accertate alcune delle tante cause che possono portare le madri alla “scelta” (non certo indoloredell’aborto, non mi viene neanche tanto difficile percepire che il problema vero non sia tanto aborto legale o meno,ma capire perche’ nel 2008 ancora si sente parlare di stupri, di famiglie che non arrivano a fine mese per la poverta’ diffusa, di ragazzi sedicenni che non sanno cosa sia una precauzione nei rapporti sessuali….e allora cari politici e pseudo – politici….datevi una mossa in questo senso. l’aborto è un omicidio, e su questo non ci piove, ma cerchiamo di sconfiggere i passi che portano all’omicidio che mi pare cosa piu’ seria. 

          2. gianni

            Caro Frankcasa,

            ho profondo rispetto per quelle donne che son costrette a ricorrere all’aborto ma, non vedo come posso disprezzare chi chiede la pena morte per una persona che ha ucciso un proprio caro. Dobbiamo un pò finirla di nasconderci dietro a falsi moralismi. L’uomo non è per niente perfetto (meno male), così come può provare amore, può provare odio verso il prossimo. Può provare così tanto odio  da voler vedere morto quella persona che ha distrutto la sua vita. Personalmente mi ritengo una persona fortunata tanto da non provare nessun tipo di odio verso alcuno ma, rispetto chi prova questo sentimento. Credo anche sia irrispettoso parlare di moratoria contro la pena di morte per tutti coloro che hanno visto morire i propri cari dai gas di Saddam in Iraq.

            Io che sono terra-terra vedo le due cose molto simili come concetto di fondo. Rispetto la decisione della donna e rispetto anche chi vuole veder morto il prossimo, per quest’ultimi la pena di morte è considerata necessaria per soddisfare la voglia di vendetta.  Ripeto l’odio è umano (scientificamente dimostrato), fa parte della nostra natura anche se ci vergogniamo perchè fuori da schemi moralistici predefiniti. Noi che viviamo nel mondo occidentale e che non abbiamo visto la fame (quella vera del terzo mondo) siamo sempre più tentati a fare ragionamenti utopistici che ci porteranno piano piano alla nostra rovina. Altro che inquinamento ambientale.

          3. Làeda

            Frankcasa, rispondo con piacere ai tuoi quesiti, partendo però col porne uno a te: HAI MAI PARLATO O VISSUTO L’ESPERIENZA DI UN’AMICA, UNA PARENTE, O COMUNQUE UNA DONNA CHE HA ABORTITO, O CHE VOLEVA FARLO??? Hai mai tenuto in braccio un bambino adorabile che, senza il tuo consiglio, non sarebbe MAI NATO ed avrebbe fatto la fine dei bambini che hai visto nel video?? VORREI CHIEDERE SOLO UN CORTESìA: NON GIUDICATE IL MODO DI PENSARE ALTRUI TENENDO CONTO SOLO E SOLTANTO DELL’IDEA GENERALE CHE UNA PERSONA MOSTRA ESPRIMENDOSI SUI VARI ARGOMENTI. LO CHIEDO PER F A V O R E. Se dico determinate cose, non è perché devo seguire una mia linea ideologica e devo esprimermi obbligatoriamente seguendola. Detto ciò, rispondo alle domande.

            1.:ho notizie di come avviene un aborto, e ti assicuro che non fa per niente bene alla donna, nè fisicamente, tantomeno psicologicamente. Per non parlare della gravidanza che una donna può avere dopo aver abortito, che non sempre è una gravidanza piacevole.

            2.: è vero che non sempre è una decisione presa a cuor leggero, ma è anche vero che negli ultimi anni l’aborto è soltanto la soluzione ad un problema di immagine, una comodità, un riparo a danni compiuti per incoscienza.

            3.: le donne vittime di stupro, con conseguente gravidanza, hanno sempre trovato tutela da parte di molte comunità. Molto spesso le loro gravidanze vengono incentivate e, se la donna decidesse di non crescere il bambino dopo la nascita, sappiamo benissimo che questo viene affidato a coppie che non possono avere figli (…altra triste realtà). Stesso discorso vale per chi sa di non  poter garantire una vita decente ai figli. Tengo a ribadìre, infine, che i miei non sono “facili giudizi”, come tu dici. Affronto l’argomento con gran cuore perché so cosa significa (non per esperienza in prima persona, ovviamente). Non sto qui a continure a dare spiegazioni, ma prima di giudicare i pareri altrui, pregherei di LEGGERLI tenendo conto delle”varie angolazioni” che possono avere. Alla prossima.

             

             

             

            “Ciò che appartiene a Dio, appartiene anche agli uomini.Il nostro dovere ci obbliga a prestarci di buona grazia alla propagazione della sua dottrina.”

          4. Frankcasa

            Làeda nn ti scaldare se qlk nn la pensa come te (vedi maiuscole e grassetto)Wink… l’aver vissuto in prima persona una esperienza del genere, l’esser riuscita a fare quello che hai fatto ti fa onore…tanto credimi, ma nn ti rende depositaria di una verita’ in luogo di una realtà ben piu’ complessa della quale tu hai vissuto… magari il tuo parere è meno attendibile , proprio xkè emozionalmente legata a questa vicenda rispetto ad altri ke cercano di essere obiettivi. Ora riguardo alle risposte alle mie domande lo sai anke tu ke hai risposto in maniera sommaria e sviante…tracciando una cornice dorata di aiuti, tutele che non esistono o almeno in maniera sporadica. L’abuso dell’aborto … è vero, ma la soluzione è la prevenzione non l’abolizione di questa pratica.

            Ad maiora!

          5. Làeda

            Benvenga il parere contrario, altrimenti la questione non sarebbe neppure nata. Non giudico chi la pensa diversamente, o quantomeno non sono io a farlo. A questo punto ritengo il mio parere molto più vero di chi, invece, la mette solo sotto un piano politico o astratto. Checché ne dicano gli altri, il mio punto di vista è questo e parte da esperienze vissute…E, come molti sanno, spesso le cose si capiscono meglio solo quando le hai provate. Saluti.

             

             

             

             

            “Ciò che appartiene a Dio, appartiene anche agli uomini.Il nostro dovere ci obbliga a prestarci di buona grazia alla propagazione della sua dottrina.”

          6. Frankcasa

            Siamo arrivati al terzo aborto, concludo davvero altrimenti perorerò’ la causa di ki dice ke sn in aumento gli aborti…uahsuahsuhaushuhas!!! Làeda nn penso ke l’aver vissuto una fattispecie di un ampio problema renda il tuo giudizio + vero di altri…:) ti faccio riflettere su una cosa… se la tua amica avesse avuto in grembo un feto con gravissime malformazioni o continuare la gravidanza la ponesse in pericolo di vita… ora saresti qui continuando ad essere favorevole all’aborto e a parlare della tua “esperienza” come corroborante della tua opinione in merito Oppure ….. ?

            Ad maiora!

          7. tm

             

            ho sempre ritenuto i tuoi commenti molto intelligenti, puntuali e argomentati bene, anche se ci troviamo su sponde opposte e giustamente la vediamo in modo diverso.

            anche il video da te inserito ha un qualcosa di speciale che lascia l’amaro in bocca e ti fa riflettere sull’importanza della vita anche a poche settimane dal concepimento, però vedi quello che è in discussione non è la nostra volontà o meno di ritenere che l’aborto sia un atto di crudeltà inconcepibile, questo ti sembrerà strano lo ritengono anche i più grandi sostenitori della legge 194, me compreso. Il vero problema sta nel dare o meno assistenza adeguata a quelle donne che nonostante la pratica dell’aborto possa essere considerata un crimine alla fine per svariati motivi decidono di abortire. Se sia giusto o meno ha poca importanza, quello che importa è che comunque l’aborto ci sarà, dentro o fuori di una struttura sanitaria adeguata, sia legale che illegale, un po come il drogato che pur sapendo di farsi del male e di rischiare la galera continua lo stesso a drogarsi.

            Gli aborti purtroppo ci sono stati, ci sono e continueranno ad esserci, il compito di una società civile non è quello di demonizzare, ma aprire le proprie porte all’assistenza, e anche al conforto con un occhio particolare alla possibilità di far desistere colei che è in forte dubbio dal praticare l’aborto cosi come ha fatto la 194 in questi anni, riuscendo nel contempo ad assistere e soprattutto a ridurre il numero di aborti del 45%.

            Il risultato più grande della 194 ti sembrerà strano ma è stato proprio quello di aver salvato tanti bambini da un aborto sicuro.

  4. SpigaVacand

    Complimenti per l’intervento, evito di scrivere qualcosa ank’io, perkè il mio pensiero, ciò ke avrei voluto scrivere rispecchia in ogni parola il tuo commento!

    Certo il video è toccante e fa un certo effetto, però se cambiamo idea e ci lasciamo trasportare dalle emozioni…magari ci si mette un video in cui vengono mostrati tutti i bimbi nati da stupri e violenze, senza genitori, ke passano dall’orfanotrofio alla strada, o affetti da qualke malattia rara ke invece di vivere vegetano, o tutto ciò ke che è conseguenza di un parto non desiderato…resta il fatto che l’aborto è qualcosa di orrendo, ma dopo aver vietato la fecondazione assistita, “bloccato” la ricerca scientifica, aver sollevato tanti polveroni non appena si sia parlato di liberalizzazione delle droghe leggere, vogliamo veramente diventare un Paese Fondamentalista??? magari dopo l’aborto iniziamo anche a parlare di divorzio??? a questo punto annuliamo le elezioni, abbiamo già il nostro premier…si chiama Joseph !!!

    W LA LIBERTA’ DI SCELTA sempre e comunque! 

  5. cius

    http://www.respect-ev.org/
    Vi invito a riflettere su quanto esplicato in questa pag web..
    E’ assurdo che ancora oggi nel mondo esistono tali assurdità.
    Si tratta di mutilazione genitale femminile, pratica
    ancora purtroppo diffusa in alcune zone
    del mondo, specie nell’area africana.
    c’è anche un video, un pò forte. 

    La Petizione è in inglese, 
     
    Firmarla è semplicissimo, basta cliccare
    a destra su ‘I want to sign the petition’.

    Non so a quanto possa servire in realtà firmarla,

    ma è un modo per scuotere la morale pubblica su uno dei tanti problemi della nostra società.

    Ciao

    cius

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