Politica attiva: la soluzione di Beppe Grillo

Liste Civiche Nuovo RinascimentoStiamo vivendo una delle pagine più buie della storia della repubblica italiana. Grande sfiducia da parte di tutti nella politica e desiderio di innovazione assolutamente ignorato da tutti i nostri politici ormai catturati al 100% dall’ennesima inutile sterile campagna elettorale.
In questa situazione più volte ci siamo chiesti anche su montescaglioso.net cosa fare per cercare di cambiare le cose. Più di uno ha suggerito di cominciare a entrare nei partiti per fare politica attiva e farsi sentire.
Onestamente credo che entrare in questi partiti sia abbastanza inutile. Prendiamo per esempio la farsa delle elezioni per i dirigenti del PD tenutesi solo pochi giorni fa a Monte. Lista bloccata: 31 posti disponibili e 31 candidati scelti in tutta tranquillità dalla segreteria con spartizione proporzionale tra ex-margherita e ex-DS. Alla faccia dell’innovazione e del potere nelle mani della base.
Il punto è che i vecchi malcostumi faticano a sradicarsi perchè solo grazie a quei malcostumi i signorotti possono mantenere le posizioni di potere raggiunte. Perchè la politica non è impegno temporaneo, sacrificio per il bene della comunità ma solo occasione, possibilità di arricchirsi, di avvantaggiare la propria famiglia, gruppo, lobby.
Beppe Grillo lancia un’idea. Creare liste civiche composte solo da gente nuova. Nessuna alleanza con la vecchia partitocrazia e un ritorno al potere del popolo partendo dal basso dei comuni e regioni per arrivare in un percorso di anni al cambiamento anche a livello nazionale.
A me sembra l’unica proposta sensata e innovativa in giro lasciando stare le prese in giro di pd e pdl, cose bianche e rosse che servono solo a re-imbiancare case cadenti e da demolire. Voi che ne pensate?


Commenti da Facebook

17 Commenti

  1. EzumValgemom

    Provo una istintiva simpatia per la proposta di Grillo che si alimenta anche con il disgusto che provo verso la politica corrente, ma intravedo anche grossi limiti in questa proposta.

    L’Italia è inserita in un contesto internazionale tale per cui il tempo a disposizione per “ricostruire” la politica è inesistente.

    Subiamo la concorrenza economica di stati con un costo del lavoro bassissimo e investiamo cifre irrisorie in innovazione.

    Sono in atto stravolgimenti geopolitici tali (oriente, medio oriente, africa, est europeo, ecc.. ) da non consentirci di perdere il controllo della situazione.

    Andiamo verso un incremento sempre più consistente del costo delle fonti di energia di tipo fossile.

    ecc…

    E noi che facciamo? Ricostruiamo da zero la politica? Ma abbiamo tutto questo tempo a disposizione? Abbiamo idea di quanto tempo questa transizione possa durare?

    Troppo spesso dimentichiamo che abbiamo a disposizione strumenti formidabili: il voto, la partecipazione politica, ecc…

    Quanti si interessano di ciò che fa il partito che ha votato alle scorse elezioni? Quanti di voi fanno attività politica? Quanti cercano, dal basso, di modificare gli orientamenti dei partiti politici di riferimento?

    E quanti accetteranno di votare tizio, solo perché prometterà di risolvere il problema di quella pratica che non “cammina”.

    Le rivoluzioni sono affascinanti e spesso anche sacrosante, ma in alcuni casi non risolvono affatto i problemi, anzi, li complicano ulteriormente.

  2. patty

    bisognerebbe rivedere molte cose, tante, anzi troppe..

    credo che avremmo bisogno proprio di questo… di mettere un punto e andare a capo. Di gente nuova, che faccia tornare la vera politica, quella che ormai non esiste da anni… di gente umile, che non possegga nulla.. così nulli sarebbero i propri interessi da proteggere…ma se così fosse sarebbe troppo facile… continuo a portare avanti la mia idea, e cioè che solo con le grandi rivoluzioni si è riusciti a cambiare qualcosa, anche se la cosa comporta sacrifici, anche se la strada è lunga…altrimenti le cose mai cambieranno. Guardate ora… dopo lo schifo che abbiamo avuto tutti il piacere di guardare in tv.. si andrà a votare nuovamente.. conclusioni? E’ andato via mortadella… adesso arriva prosciuttella… cosa cambia? cosa cambierà? … ah sì una cosa cambierà.. le nostre tasche saranno ancora più vuote… ..  :’O

     

    1. tm

       

      La cosa più facile che oggi ognuno di noi può fare è quella di gridare al lupo al lupo senza però che si faccia scattare la trappola per catturare il lupo, ed è quello che sta succedendo un po ovunque con le attestazioni di simpatia che tanta gente sta rivolgendo alle liste civiche proposte da beppe grillo.

      Qualcuno dice di provare una istintiva simpatia per grillo, personalmente a me non è mai piaciuto come comico e a maggior ragione oggi non piace come politico, e non perchè le cose che dice non siano giuste, ma perchè in tanti anni di militanza politica ho imparato a diffidare da chi urla al vento senza però avere delle proposte concrete. Oggi gridare che la classe politica sia corrotta, incapace, individualista e quant’altro è una cosa che sicuramente fa proseliti, daltronde lo gridano anche personaggi come la mussolini o storace che di questa classe politica sono complici, o anche bertinotti e giordano tanto per non fare dispetto a nessuno. La verità è che se anche noi azzerassimo completamente questa classe politica e la sostituissimo con una nuova di zecca nel giro di qualche mese ci ritroveremmo punto e d’accapo perchè ciò che va necessqariamente cambiato è il sistema con un cambio di rotta radicale al fine di riportare al centro del dibattito e delle scelte i partiti e i movimenti e non gli individui come accade tutt’oggi.

      Una volta gli eletti si recavano nelle sezioni dei partiti per dar conto del loro operato, oggi sono le sezioni a dare conto agli eletti, e in questo modo i veri protagonisti sono gli individui che con il loro comitati elettorali usano il loro potere per decidere le scelte e le linee politiche. Quindi anche eventuali eletti nelle liste civiche non farebbero altro che aggravare ancor maggiormente la già precaria situazione politica italiana.

      Ecco perchè secondo me è necessario che i cittadini si debbano reimpadronire dei partiti e che il sistema di gestione della cosa pubblica va riformato.

      I costi della politica vanno tagliati, gli stipendi degli onorevoli o dei membri del governo vanno ridimensionati e la forbice con gli stipendi dei cittadini va ristretta. Gli eletti nei vari gruppi devono attenersi alle direttive dei gruppi pena la decadenza dalla carica elettiva al fine di evitare il vergognoso mercanteggiamento e passaggio da una squadra all’altra manco fossimo a calciopoli cosi come avviene tutt’ora, e soprattutto occorre un sistema di massima trasparenza nelle attività delle istituzioni al fine di evitare concussioni trà politica e malaffari che minano le basi dello stato e ne determinano il progressivo decadimento.

      tonino ditaranto

      1. vince_ditaranto

        Ciao tm,

        scuso se dissento dalle tue osservazioni.

        Purtroppo trovo singolare che tu, uomo del popolo, non capisca a pieno il fenomeno “Grillo” e uniformandoti alla “Casta” etichetti con l’appellativo di qualunquismo tutto il movimento che, pur con le sue storture (la politica “ufficiale” ne ha una marea) , ha in se una forza e dei principi validi.

        Aihmè dimostri tu qualunquismo, che secondo me significa parlare con frasi dette da altri senza conoscere a pieno l’argomento, perchè Grillo non si limita assolutamente ad accusare questo e quello. Ma oltre a fare i nomi e a dare le motivazioni concrete (non aria fritta caro tm ma fatti…fatti…..parola estranea ai nostri politici) delle denuncie ha elaborato insieme ad un sacco di giovani (non come i finti volti nuovi del PD) collaboratori in tutta Italia una serie infinita di proposte interventi indagini inchieste programmazzioni ….e chi più ne ha più ne metta. 

        Quindi non vedo qualunquismo……..Grillo, per la prima volta forse dopo De Gasperi sta facendo politica seriamente (fa specie per il fatto che è un comico), ovvero parla e opera…OPERA!!!!…. di e su cose concrete….trasporti, ambiente, informazione, energia…….cosa che assolutamente non fa nessuno. Se poi per te “politica” significa per forza far parte di un partito “classico”…allora Grillo non fa politica ma fa altro….. e comunque quell'”altro” mi piace più della politica allora…

        Caro tm dovresti uscire dalla visione nostalgica che solo nelle segreterie si debba fare politica….ormai da anni è questo il vero problema dell’Italia.

        Non vedo perchè ci si interstardisce a dire che dobbiamo reimpossessarci dei partiti…..ma perchè??

        LA POLITICA DOVREMMO INIZIARE A FARLA TRA LA GENTE E IN NUOVE (veramente nuove) ASSOCIAZIONI COMPLETAMENTE DISGIUNTE DALLE FORMAZIONI PARTITICHE CLASSICHE, INCANCRENITE E NON PIU’ RECUPERABILI.

        certo la strada proposta da Grillo potrebbe non portare a niente……ma a mio avviso è l’unica strada perseguibile per cercare una svolta. 

        Questo è il mio modesto parere.

         

         

        PS Sia ora sia fra due mesi o quattro o un anno…..lo slogan deve essere

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

        NON ANDATE A VOTARE

         

        1. tm

           

          caro corvo, si vede che mi conosci poco, perchè se c’è uno che può dire di essere andato sempre avanti secondo le proprie convinzioni, senza parlare con frasi fatte e senza correre dietro alla politica delle segreterie quello te lo posso asicurare sono io, e questo se me lo consenti non per vantarmi, ma perchè per mia scelta, e proprio perchè ho sempre voluto ragionare con la mia testa ho deciso di stare fuori da quella casta politica fatta di compromessi e potere nonostante ne abbia avuto le opportunità e ne abbia tutt’ora.

          il primo ad essere convinto che il sistema è marcio sono io, e lo sono anche i cittadini che quotidianamente devono convivere con uno stipendio di fame, con aguzzini che si arricchiscono sulla monnezza di napoli, con lupi famelici che sbranano tutto ciò che incontrano sulla loro strada e affamano sempre più un popolo,quello italiano, che ha come unico peccato quello di aver dato fiducia a personaggi squallidi che su quella fiducia hanno costruito le loro fortune.

          Di Grilli di turno la storia italiana ne è piena. Alzare la voce è facile quando si ha il portafogli pieno di quattrini difficile invece lo è quando il portafogli non ce lo hai nemmeno e tutto ti spinge ad essere pecora, perchè i ricatti fioccano ogni giorno altrimenti non hai di che dare da mangiare ai tuoi figli o tistaccano il gas e la luce. Non so se grillo abbia mai avuto di questi problemi e mi chiedo se caso mai fosse successo non sarebbe anche lui come tanti altri il lecchino di turno di questo o quel politico. Credimi mantenere certe idee quando tutto ti crolla addosso non è per niente facile ci vuole una grande forza interiore che ti faccia ogni giorno ripetere che le tue idee sono più forti di qualunque avversità, altro che qualunquismo.

          Una delle affermazioni più qualunquistiche che si possa ascoltare manco a farla apposta è proprio NON ANDARE A VOTARE da sempre caldeggiata dalla classe padronale per convincere i probri dipendenti che la politica è tutta uguale e quindi non servirebbe a nulla andare a votare.

          Sarei curioso di vedere grillo deputato o tanti di quelli che vengono eletti nelle liste civiche che tipo di comportamento avrebbero una volta eletti, se sarebbero fedeli alle dichiarazioni elettorali oppure si conformerebbero ad un modo di fare comune oggi alla classe politica.

          Ti basterebbe pensare alla lega nord, a Bossi e Maroni, anch’essi venuti sulla cresta dell’onda con gli stessi identici proclami del grillo odierno, eppure si sono resi complici di uno dei più sporchi governi che la storia italiana abbia conosciuta, dove si sono fatte leggi assurde che assolvono per legge le persone per non parlare della “porcata” della legge elettorale.

          Potremmo eleggere un parlamento nuovo con tutti grilli ma non cambierebbe nulla se non cambiassimo il sistema, e se soprattutto non cominciamo a capire che il potere, soprattutto quello di rispedire i cattivi a casa, deve tornare nelle mani del popolo, e questo sarà possibile solo con una vera democrazia partecipate in tutte le forme della società, a partire dai partiti, ai sindacati e a qualunque movimento possiamo immaginare.

          tonino ditaranto

           

        2. ciffo

          corvo io modificherei in
          NON ANDATE A VOTARE CHI CANDIDA CONDANNATI!
          Forse le 2 frasi coincidono ma chissà…
          Sono fuori tema ma voglio ricordare le decine di reati commessi dal nostro passato (e molto probabilmente prossimo) presidente del consiglio a chi preferisce chiudere gli occhi e tapparsi il naso fingendo che sia tutto inventato:
          Procedimenti giudiziari a carico di Berlusconi
          Da notare le tante condanne subite e nessun giorno di carcere fatto grazie alla prescrizione e alle modifiche di leggi fatte da lui stesso.

          1. ciffo

            Qualcuno ha visto ieri la puntata di ANNOZERO? C’era ospite in studio un pezzo grosso dell’UDC che ha passato tutto il tempo a gridare e interrompere per difendere Cuffaro arrivando al punto di dire che non ci sarebbe nulla di male a candidare come capogruppo al senato per le prossime eventuali elezioni l’ex presidente siciliano condannato a 5 anni per favoreggiamento di singoli mafiosi.
            Quel Vietti è indegno! Penso che i fondatori della DC si stanno rivoltando nella tomba pensando che i propri eredi sono tali vergognosi omuncoli.
            Se si andrà a votare e candideranno Cuffaro non mi stancherò di ripetere ogni giorno ad ogni persona che conosco:
            NON VOTATE UDC
            NON VOTATE UDC
            NON VOTATE UDC
            NON VOTATE UDC
            NON VOTATE UDC
            NON VOTATE UDC
            NON VOTATE UDC
            NON VOTATE UDC
            NON VOTATE UDC
             

  3. gianni

    Chiaramente io non ci vedo nessun esempio di democrazia per quel che è successo domenica scorsa con quelle elezioni. Come per le primarie, anche in quest’ultima occasione, si è creato il solito entusiasmo di facciata. Sembra un film già visto. Prima l’annuncio di un grande evento per la democrazia, poi la grande partecipazione telecomandata ed infine le solite dichiarazioni di entusiasmo. Per ora l’unica cosa buona del PD sono le dichiarazioni di Veltroni di voler presentarsi da solo alle elezioni e di interrompere questo falso bipolarismo italiano fondato sull’amore/odio verso Berlusconi.

    Quello che avviene in questi giorni è a dir poco vergognoso. Da una parte il centro-destra che preme per le elezioni semplicemente perchè è sicura di poter vincere, dall’altra il centro-sinistra che spera di rinviarle proprio perchè è sicura di perderle. Insomma loro pensano più alle loro vittorie che non seriamente ai problemi del paese.

    Naturalmente con questo scenario la sfiducia verso la politica non può che essere in aumento ma non credo, caro ciffo, che le liste civiche possano essere la soluzione adatta. Sono convinto che è solamente e semplicemente una questione di mentalità e di cultura. Non basta cambiare persone e tantomeno inventarsi nuovi partiti, quello che conta è il modo di agire e di pensare di queste persone. Possiamo anche metterci persone nuove ma dovrebbero avere  una mentalità completamente diversa dai vecchi volponi.

    Inoltre anche noi dovremmo avere una mentalità diversa da questa che abbiamo. Se si continua ad apprezzare il politico per i favori che ci ha o ci potrebbe recare allora è inutile andare in piazza a manifestare e fare stupide rivoluzioni. La rivoluzione bisogna farla nel nostro cervello. Ma siamo proprio convinti di voler cambiar le cose? Ad esempio, se  dovessimo votare tra il politico che ci promette un posto di lavoro sicuro (magari statale) con quello che ha realizzato una ferrovia utile per la nostra comunità siam proprio sicuri di voler scegliere il secondo?

  4. mep

    Quando ho letto i commenti a proposito delle elezioni tenutesi ultimamente per eleggere le cariche direttive del nascente PD, non mi è rimasto che convincermi ancor di più di quanta superficialità e approssimazione le persone possano farne uso nell’esprimere idee, concetti e informazioni e la cosa che mi rattrista è che di questo sentimento , vuoi per cio’ che succede a livello governativo,vuoi per il passaparola e per i grillo di turno  a esserne influenzati siano più i giovani e le persone sensibili  che comunque mostrano ,attraverso anche questi mezzi, la voglia di fare, di progettare e costruire un mondo nuovo, migliore! Talvolta  prima di divulgare informazioni, è bene che ci si informi,e soprattutto che, menti formate nelle migliori discipline (quali vedo in questo sito di cui apprezzo l’impegno e la cultura) non cadano in quei meandri quali possono essere: qualunquismo, disinteresse politico e informazione distorta.Quando si prova disgusto per qualcosa, non è che non bisogna più mangiare, bisogna provare con nuovi cibi, CAMBIARE,non digiunare!  Tutto ciò per dire che il PD nasce dall’esigenza di creare una formazione

    politica che sia partecipativa e rappresentativa; ossia una formazione in cui ogni cittadino uomo o donna si senta parte attiva . Per l’appunto le liste presentate con i candidati sono formate da cittadini scelti tra coloro  che con il loro impegno e la loro capacità hanno progettato, formulato, e realizzato il nuovo soggetto politico, donne che hanno la volontà di poter entrare in un contesto politico finora poco concesso,giovani che nonostante tutto, credono ancora nella politica purchè fatta bene e, cosa sensazionale, a prescindere dai consensi raccolti tutti potranno formare il gruppo dirigente poichè si dia pari opportunità a tutti: che siano portatori di voti e non purchè abbiano idee, progetti, saperi che possano far crescere il nostro paese, la nostra cultura e soprattutto il nostro senso civico, per migliorare il nostro rapporto di cittadino nella società in cui viviamo  aiutare i diversi, avere sensibilità per i problemi che vediamo lontano da noi ,ma che fanno parte di noi (ecologia, ambiente…) insomma dar voce  alle proprie idee e crescere.Con questo sistema si darà voce a quanti se si fosse trattato di raccogliere consensi si sarebbero trovato fuori.E ciò non contraddice ciò che ultimamente era stato messo in discussione in un post letto alcune settimane fa su questo sito in cui si condannava il voto perchè poteva essere inteso anche come scambio e questo a discapito della meritocrazia.Insomma quale sistema adottato da questo nascente partito  nel darsi un ordinamento può essere più trasparente? Almeno si prova, con propositi che mirano a migliorare il sistema che ultimamente in Italia tende a far acqua .

    1. ciffo

      …dalle tue parole capisco che non sei andata a votare per le elezioni del gruppo dirigente del locale PD montese. Le tue belle e giustissime parole infatti sono solo la teoria del nuovo partito. Peccato che a Montescaglioso la teoria ha sbattuto contro la pratica delle vecchie logiche partitocratiche con spartizione delle poltrone e inutile farsa delle votazioni per sancire solamente quello che già era stato deciso in precedenza.
      31 erano i posti e 31 si è deciso di candidare. Ne avessero messi 32 almeno avremmo potuto dire che uno ha lottato per imporre i suoi ideali ma è rimasto fuori…. invece no. Non sia mai che gli ex-margherita o gli ex-DS rischiassero di avere meno posti tra i dirigenti in proporzione rispetto alle precedenti votazioni!
      Comunque almeno bisogna sperare. Ci sono infatti molte donne e molti ragazzi. Auguriamoci che riescano a svecchiare il modo di fare politica montese.
      Per cronaca, i 31 candidati tutti eletti del PD montese:
      ABBATIELLO VINCENZA
      ANDRISANI EMANUELE
      ANDRIULLI VINCENZA
      ARTUSO ELENA
      ARTUSO PACIFICA
      CAPOBIANCO LUCIA
      CARRUOZZOLO LEO
      CASALINGO ANTONIO
      CIANNELLA VINCENZA
      CIFARELLI FRANCESCO PAOLO
      CIFARELLI MARIO
      CIFARELLI ROSA ANNA
      CIFRESE DONATO
      D’AQUINO OTTAVIO
      DIDIO VINCENZO
      DIDIO LIBORIO
      DITARANTO GIUSEPPE
      DITARANTO VINCENZO
      GALLIPOLI CARMELINA
      GARBELLANO ANGELO RAFFAELE
      LACANFORA ANNAMARIA
      LOMONACO ANNA
      LORUSSO ANTONIO
      MATARAZZO LUCIA
      MONGELLI GIULIANA
      MONTICELLI CLAUDIA
      MOTOLA MAURO VINCENZO
      POTENZA GELTRUDE
      ROSSETTI ADDOLORATA
      SCOCUZZA NICOLA
      SIMMARANO NUNZIO PAOLO

  5. For Peace

    Sono daccordo com mep, ma perchè ci piagiamo addosso quando siamo i primi a tirarci indietro, la politica è lo specchio della società, purtroppo se vogliamo politici diversi è la società che deve rifarsi il look. Sono anche daccordo con l’ipotesi Grilliana, per un pò bisognerebbe far fare un passo indietro ai partiti, credo che le liste civiche possano stimolare gli stessi partiti al cambiamento. In conclusione però, occorre fare, piuttosto che fermarsi a parlare. La sfida del cambiamento potrà realizzarsi attraverso la partecipazione attiva che è la vera Politica Attiva.

     

    1. mep

      Caro For Peace

      ti ringrazio per il tuo apprezzamento su quanto scritto da me, ma mi lusinga ancor più il messaggio che tu hai percepito ovvero la volonta’ di continuare a  trovare il modo migliore per apportare  il rinnovamento che costituisce la vitalità della società. E’ troppo comodo stare alla finestra, guardare, commentare,GIUDICARE, APPREZZARE,DISPREZZARE!!!.non si costruisce nulla, è l’atrofia del sistema.Per costruire bisogna uscire allo scoperto e gridare il dissenso ,proporre idee e confrontarsi con chi la pensa diversamente: Solo cosi si possono raggiungere accordi che possano soddisfare e soprattutto risolvere i problemi . la politica secondo me è questa:confronto , dibattito, partecipazione e, per farla, occorre organizzarla…

  6. For Peace

    Caro ciffo da osservatore esterno e senza alcuna voglia di demonizzare alcuno, davvero non mi sembra si sia trattato di un’elezione. Forse più di 31 candidati non ve n’erano disponibili, al di la di tutto comunque leggo nomi di ragazzi e ragazze, e questo è si un piacere. Devo dire che anche il numero degli elettori in giornate di crisi di governo è stato notevole. Speriamo che questo partito possa innovare il quadro politico locale e nazionale, seppure Veltroni ogni tanto fa delle uscite bizzarre: vedasi quella che sarebbe in grado di farcela da solo in caso di elezioni. Mi auguro che rifletta attentamente su questa scelta altrimenti regalerà il governo al centro-destra.

    Auguri PD

    1. ant

      Purtroppo non condivido alcuni commenti che sono stati fatti in merito al nascente PD le cui primarie sono state etichettate, forse in maniera troppo avventata, come una farsa. A questo proposito volevo ricordare che le primarie scorse rappresentano l’ultima fase di un percorso che è iniziato il 14 ottobre con l’elezione dei segretari e delle costituenti nazionale e regionale in cui milioni di persone andarono a votare versando il contributo di 1 euro mentre per quelle del 27 gennaio l’affluenza è stata lievemente inferiore ma non per questo meno significativa. Sulle primarie del nostro Comune volevo invece fare alcune puntualizzazioni:

      1)      In ordine di importanza le primarie riguardavano innanzitutto l’elezione di sette candidati per la composizione del coordinamento provinciale e se la contendevano in 11.

      2)      Per quanto riguarda i 31 candidati per la composizione del coordinamento cittadino bisogna dire che è stata una scelta quasi obbligata in quanto purtroppo ci sono sempre meno persone disposte ad impegnarsi attivamente in politica, diversamente senz’altro ci sarebbero state più candidature, anzi l’auspicio era proprio quello.  Per chi dice che è stata una spartizione a freddo tra i due maggiori partiti di centro-sinistra posso dire che anch’io ho presentato la candidatura, decisa all’ultimo minuto, pur non avendo tessere di partito e così come ho fatto io potevano fare tutti. Quindi l’interrogativo che bisogna porsi è come mai ci sono sempre meno persone (a destra, a sinistra ed al centro) disposte a contribuire attivamente alla vita politica di questo paese?

      3)      Inoltre il PD è il primo partito in Italia in cui tutti i componenti sono stati eletti dal popolo con la novità, di non poco conto, che in un Paese che certo non primeggia per la parità di genere, sono state introdotte le quote rosa affinché anche le donne avessero il loro spazio in politica.

      Credo che rispetto ai vecchi partiti un passo in avanti sia stato fatto e questo va senz’altro riconosciuto e non contestato altrimenti mi viene da pensare che per molti di voi democrazia significa riunire un gruzzolo di persone in piazza, salire sul tettuccio di una macchina ed annunciare che è appena nato un nuovo Partito del Popolo delle Libertà dando un significato del tutto personale al concetto di Popolo la cui utilizzazione in politica rappresenta, a mio avviso, un’automatica usurpazione.

       


       

  7. For Peace

    Cara/o ant non stai mica parlando con il popolo berlusconiano, ribadisco l’ok del PD, non polemizzo a vanvera, stai tranquill che il PD rappresenta un esempio democratico certamente più vero del nuovo  di berlusca. Volevo solo dire che senza gli alleati non andrà da nessuna parte. BYE BYE

    1. mep

      Condivido for peace per la paura di un eventuale passaggio di consegna  del governo al berusca e ahimè sappiamo quanto per alcuni ceti può essere pericoloso tale possibilità e che per l’appunto è bene ponderare una strategia tale da non dare per scontato qualcosa che  ancora si puo’ rimediare.Credo che sia positivo discutere sul nascente partito democratico…. dare un  giudizio anche se non positivo non può far che bene! Ciò farà riflettere su quello che si è fatto in una certa maniera e ciò che si farà in un altra, tenendo conto di come e soprattutto del giudizio di chi ,pur ammiccando a una possibile adesione vede che qualcosa non si confà proprio alle sue aspettative, ben vengano le critiche!

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