DOTTORE, ho le EMORROIDI !!! La prego mi dia qualcosa…

Quante volte vi sarete trovati in una situazione simile?!? mi auguro per voi il meno possibile.. eppure succede, e diciamola tutta: è talmente imbarazzante che, ahimè, in genere uno non lo direbbe nemmeno alla propria adorata mammina!!!

Ebbene, tornando per le vacanze di natale nella mia cara montescaglioso mi sono trovato in una situazione simile, e andando alla farmacia comunale, imbarazzato come un ladro, mi sono avvicinato al bancone e… ..e.. ..eh??…… ma cosa succede?!?…mi vedo ”costretto” a consegnare la mia ricetta ad una ragazza che conosco di vista, che si pone nei miei confronti in maniera molto gentile, ma che sinceramente  non mi sembra sia proprio una dottoressa, almeno non mi risulta.

Dovessi sbagliarmi vi prego di non considerare assolutamente tutto ciò che sto scrivendo… ma se invece le cose dovessero davvero stare così, qualcuno riuscirebbe a spiegarmi cosa sta succedendo??

Personalmente credo che si tratti di un lavoro dove la conoscenza e l’etica professionale devono essere indubbiamente al primo posto, si tratta della salute e della privacy della gente messe insieme!!

”Se non sbaglio funziona che uno studia anni ed anni, fa un giuramento di un ”tale Ippocrate” (licenza poetica di un mio caro amico) che dice tra l’altro:

”…di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale ed alle mie doti morali”;

”…di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico, tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto”;

”…di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell’ esercizio della mia professione o in ragione del mio stato”.

Sia ben chiaro, non sono qui a criticare quella ragazza che nonostante tutto era lì per lavorare, ma vorrei che chi lì ce l’ha messa mi spieghi quantomeno il perchè.

Si tratta di una farmacia COMUNALE, e sono straconvinto che in una privata, dove teoricamente il proprietario potrebbe fare quel che vuole, comunque non sarebbe mai e poi mai successo!

Ora io ho scherzato per quanto riguarda le emorroidi (giuro!!!!!!! ma sono convinto di aver attirato tutta la vostra attenzione…), ma provate ad immaginare quanti di voi o dei vostri familiari, amici, si sono trovati potrebbero trovarsi nella stessa situazione… gente a cui hanno diagnosticato un cancro… o l’alzheimer… o che vuole la pillola del giorno dopo…e che deve consegnare una ricetta nelle mani di un Pinko Pallino chiunque!!

Chi conosco, se ha potuto, ha aspettato che riaprisse la ”farmacia di giù”, chi non ha potuto si è adeguato. ma secondo voi è giusto??

Premetto che ho avuto solo ora il tempo di scrivere ”due” righe e che magari qualcosa è cambiato nel frattempo, ma l’esperienza mi insegna a non essere troppo ottimista.

Aspetto commenti, a presto.

Cittadino Semplice

 

 p.s.: per i più maliziosi, non sono un dottore, non faccio medicina e nemmeno ho parenti nel campo!!… è solo che se devo tornare a casa mia ed essere imbarazzato per le situazioni assurde che ritrovo la cosa mi da un tantino fastidio…specie se si tratta del mio ”culo”.


Commenti da Facebook

31 Commenti

  1. Bandera76

    Caro cittadino semplice!!!!!!!

    Innanzitutto sei stato in gamba ad attirare l’attenzione con quel fantastico titolo sul forum!!!!!

    a mio modesto modo di veder le cose perchè “criticare” le persone

    che lavorano???

    La signorina nn va di certo in giro a far la cronistoria della giornata!!!!!delle persone che si recano nella farmacia!!!!

    La tua osservazione nn quadra, forse vorresti andare tu lavorare lì?? Non c’è bisogno di far nessun giuramento per prendere un pacco di medicine e consegnarlo ad un cliente….la ragazza legge le ricette nn le prescrive!!!!!!

     Ciao cittadine complimenti di nuovo per l’acutezza del titolo!!!!!!

    Alla prossima……. 

     

     

    1. usv

      Be che dire a montescaglioso di cronisti con o senza microfono,e’ colmo.

      Nulla da togliere all’ operatrice de Farmacia comunale,e tanto di rispetto

      per la sua operosita,ma cittadino semplice non ha tutti torti.

      Come al solito il qualunquismo ,(ma si da non basc nud ce caz voln fa facessr)

      copre tutto e poi (ue a sndut a cur ten lmmrrocl) w l’ ITALIA e MONTESCAGLIOSO

       

    2. piovasco

      A me piacerebbe che fosse così semplice ma purtroppo non lo è.

      Di fatto i farmacisti titolari di farmacie, tempo fa con la pubblicazione del primo decreto Bersani, tirarono su un polverone per difendere i propri interessi di bottega, facendoli passare per interessi dell’ammalato. 

      All’epoca si schierarono contro la pubblica vendita dei medicinali da banco perchè questi, e la relativa prescrizione, non sarebbero passate per le mani esperte di un dottore farmacista.

      A leggere il racconto direi: alla faccia del caciocavallo (sempre sia lodato)!!!

       

      è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago…

  2. cittadino semplice

    Ma scusate un pò: perchè dietro una domanda semplice…”logica” ci deve essere sempre qualcosa di strano??

    A che titolo una persona fa quel lavoro? Ha i requisiti necessari? E’ lì per fare pulizie? la merchandiser?… la segretaria?

     

    Innanzitutto vi prego di immedesimarvi PERSONALMENTE in alcune situazioni:

    Se compro una siringa per farmi una dose lo vede e lo sa anche lei.

    Se compro medicine per il cancro lo vede e lo sa anche lei.

    Se compro medicine per l’ alzimher lo vede e lo sa anche lei.

    Se compro un test di gravidanza lo vede e lo sa anche lei.

     

    Stiamo parlando di una farmacia, non del fruttivendolo!

    Vi piacerebbe andare in posta o in banca e trovare la donna delle pulizie che stampa gli estratti conto? Ok, li stampa solo, ma sa anche se sei morto di fame, se stai fallendo o se ricco e fai il pezzente.

    Vi piacerebbe andare dal vostro avvocato e vedere la baby sitter che contemporaneamente fotocopia le vostre pratiche?? Ok, le sta solo fotocopiando, ma un minimo di ca**i vostri se li fa.

    Vorrei sottolineare che non mi interessa minimamente della persona in questione, lavora e fa il suo dovere, ma mi interessa sapere chi e perchè le da compiti per i quali non è competente.

    E poi mi fanno tristemente sorridere alcune considerazioni: 

    Il suo posto di lavoro non mi interessa per niente, almeno fino a che mi riguarda direttamente da ”consumatore”, vivo da tutt’altra parte, e faccio tutt’altro lavoro.

     

    Sono semplicemente amareggiato dal come il MIO paese continui a vivere nell’arretratezza civile e morale, che spesso non si ferma nemmeno davanti all’evidenza dei fatti, nemmeno davanti alle singole persone.

    Si può e si deve criticare, se è il caso, l’operato dei nostri dirigenti, anche se spesso ci si nasconde dietro gruppi ben definiti ed è semplice alzare il polverone del ”loro” contro ”noi” per giustificare e continuare a fare quel che si vuole.

    Qui però non si tratta del ”noi” o del ”loro”, ma si tratta di ME inteso come ognuno di noi, ogni ”singolo cittadino semplice”… perchè, scusate se insisto, ma delle mie emorroidi pretendo che ne sappia solo il mio dottore, anche se di fianco c’è una persona ceca e sordomuta.

    Chiedo troppo??

     

    p.s.: un saluto a usv che, ahimè, ha colto nel segno ed è la cosa più triste!! e a bandera76, perchè a causa della sua superficialità ho dovuto anche ripetere concetti sul mio NON interesse riguardo a quel posto… ma va bene così.

  3. vince_ditaranto

    Caro cittadino semplice,

    che dirti?? Diciamo che hai espresso considerazioni  molto condivisibili, e ti dico subito che sono riflessioni che sono venute in mente anche a me.

    Condivido anche la delicatezza verso la persona in questione che si è dimostrata, nel caso a me capitato, gentile disponibile e con voglia di lavorare. Ma ovviamente ciò non deve farci fuorviare dal nocciolo della questione, che a mio avviso è abbastanza semplice: la persona in questione non è soggetta a “etica professionale” in quanto, che io sappia, non appartiene all’ordine ne è praticante farmacista, quindi non è tenuta al rispetto della privacy dell’utente!!!!

    Questa è la vera questione. Invito chi appartiene al settore e ne sa di più di chiarire la vicenda. E’ ovvio che la persona in questione non interfaccia direttamente l’utente,  almeno non sempre ,(ci mancherebbe altro)…..ma di fatto è li dietro il banco e assiste regolarmente a tutti i “mali” del cittadino.

    Magari il confine tra le sue mansioni, credo che formalmente abbia il ruolo di magazziniere altrimenti sarebbe inspiegabile la sua presenza, e quello che effttivamente fa è abbastanza sottile. Ma credo che qualcuno dovrebbe bilanciare con più sensibilità la sua funzione.

    Devo infine aggiungere che la mancanza di privacy nelle farmacie montesi è abbastanza all’ordine del giorno. Infatti molte volte capita che richiedi al banco qualche farmaco mentre un’altro utente è dietro le tue spalle, o magari appoggiato al banco e simili…..e pacatamente viene al corrente di ogni tuo “intimo segreto”. Non so se dovrebbe esserci una fascia gialla tipo banca, ma credo che ogni farmacista dovrebbe richiamare gli utenti in attesa al rispetto della privacy.

    Credo che molti montesi storceranno il naso davanti a queste considerazioni con le frasi classiche “….quand’ n’ sciat’ acchiann’…” appunto perchè, non mi si accusi di snobbismo, nel paese non è molto sviluppata questo tipo di sensibilità e si va avanti con un bonario “comportamento facilone”.

     

    Come l’acuto cittadino semplice, anche io mi vedo costretto a dire che:

    1-non c’è nulla di personale nelle mie considerazioni

    2- non mi interessa prendere il posto della signorina in questione in quanto lavoro in tutt’altro settore

    3- non è un discorso di critica fine a se stessa ne di invidia ma un richiamo a qualche regoletta di convivenza civica.

     Infine invito di nuovo chi è meglio informato sulle questioni ad illuminarci. Le mie sono solo considerazioni, non accuse.

    Purtroppo siamo arrivati in Italia al colmo che, come disse Don Marcello Cozzi, chi chiede il rispetto delle regole e della trasparenza civile e sociale deve porre in premessa mille giustificazioni. Vabbè…

     

    Buon pomeriggio 

    1. tm

       

      ho apprezzato la sensibilità con la quale cittadino semplice e anche corvo hanno posto il problema senza entrare nei dettagli e cercando di non inveire sulla persona in oggetto che personalmente non conosco e neanche ero a conoscenza della sua presenza nella farmacia comunale, e devo dire subito che alcuni problemi posti come la privacy sono effettivamente dei problemi reali, e quasto non solo nelle farmacie di montescaglioso, ma credo nella totalità delle farmacie italiane. Certo corvo forse ci vorrebbero per davvero le strisce gialle, ma la mancanza di delicatezza da parte di noi clienti non può in alcun modo essere addebitata ai gestori delle farmacie o del personale.

      In italia centinaia di migliaia di persone lavorano in posti che non propriamente si identificano con le loro capacità o con i propri titoli di studio a partire dagli ospedali, ai tribunali, alle fabbriche e via dicendo, e guai se non fosse cosi, ci ritroveremmo con migliaia di disoccupati in più e migliaia di posti vacanti perchè magari non c’è personale specializzato per un determinato lavoro.

      Oltretutto la storia vicina e lontana ci insegna che ne il giuramento a tal ippocrate ne altre forme di segretezza professionale impedisce gli addetti anche specialisti di divulgare notizie inerenti le persone e i fatti privati, neanche i sacerdoti che acquisiscono segreti durante il ministero della confessione sono immuni da certi atteggiamenti. Allora credo che sia sbagliato puntare il dito verso una persona che pur non avendo fatto nessun giuramento ad ippocrate magari è più discreta di qualunque altro che quel giuramento l’ha fatto, quindi io non ci vedo nulla di strano che una persona con tanta buona volontà occupi un posto di tale rilevanza, l’importante che svolga il compito per il quale è preposta con assoluta professionalità e serietà.

      un saluto a tutti

      1. patty

        Caro Tm, stavolta devo dissentire .. cito quello che tu hai scritto .. “io non ci vedo nulla di strano che una persona con tanta buona volontà occupi un posto di tale rilevanza, l’importante che svolga il compito per il quale è preposta con assoluta professionalità e serietà”  nessuno dice che la signorina in questione non sia di buona volontà, e seria nello svolgere il suddetto compito, ma il punto è un altro … può lavorarci in farmacia ?Ha i requisiti?  Tutto qua. Dato che il posto, come dici tu, è di rilevanza, non vedo molto corretto che tanti ragazzi che hanno studiato farmacia, dopo anni di sacrifici, per trovare lavoro debbano sudare sette camicie, o come avviene sempre, allontanarsi dal proprio paese,e chi invece questi sacrifici non li ha fatti, e più di ogni cosa, non ha un titolo di studio che permette di svolgere tale mestiere, occupi un posto così importante.. non ti sembra una cosa un tantino ingiusta? Correggimi se sbaglio. Un caro saluto.

        PS 

        Nulla di personale alla povera ragazza tirata in questione ovviamente ho espresso una semplice opinione.

      2. Raf

        Io invece sottoscrivo totalmente l’osservazione del cittadino, premesso (come hanno fatto tutti) che non ho alcunchè di personale contro la persona nè interessi personali.
        Non condivido il discorso di tm, di bandera o di altri. Non mettiamo in discussione le caratteristiche e la buona volontà della persona. Mettiamo in discussione il CRITERIO con cui si assegna tale compito.
        – Il farmacista è tenuto al segreto professionale
        – la persona in questione non è farmacista
        – il segreto professionale è garantito? o è affidato semplicemente al buon senso della persona (che – ripeto – non mettiamo in discussione) ?
        Da parte mia non vorrei polemizzare, vorrei semplicemnete chiedere se esiste qualche legge / documento che ci garantisce il segreto professionale. In tal caso le perplessità di cittadino comune satrano tacitate.

        Al di là di questo problema, devo inoltre concordare con corvo sul fatto che troppo spesso nelle farmacie di monte la privacy non è tutelata comunque.
        Capita spesso di trovare in farmacia gente che sta accanto a te al bancone mentre tu richiedi un farmaco, come se chiedessi un rum e coca al bar.

  4. admin

    Leggendo i vostri commenti mi è parso di capire che nella farmacia comunale lavora una persona non farmacista. A questo punto mi sentirei di dire una cosa. Questo è legale?
    Se si…. direi che con questo post stiamo oltrepassando i limiti della decenza. Insomma… mettere in croce un lavoratore quando basterebbe “pretendere” di essere serviti solo dal farmacista nel caso il fatto in questione proprio non ci va a genio nonostante la legge lo consenta.
    Se no… allora sono con cittadino semplice… la legalità viene prima di tutto, prima delle considerazioni personali, la professionalità, le condizioni economiche, ecc… SOPRATTUTTO in una farmacia comunale che è in qualche modo ISTITUZIONE.
     
    Mi auguro che cittadino semplice si sia informato adeguatamente sulla cosa e che davvero la presenza di un lavoratore non qualificato in una farmacia non sia consentita per legge perchè se no il post mi sembra di cattivo gusto nonostante le giuste osservazioni su rispetto della privacy e i giusti consigli di comportamento per tutti.
    Concludo che almeno quando si tirano in ballo persone precise (non si è fatto alcun nome ma credo che tutti possiamo passare in farmacia a vedere di chi si tratta) sarebbe opportuno che ci si firmasse prendendosi le proprie responsabilità.

    1. tm

       

      Attività e requisiti
      La vendita dei farmaci da banco o di automedicazione deve essere effettuata in un unico apposito reparto, conforme ai requisiti di seguito indicati, alla presenza e con l’assistenza personale e diretta alla clientela di uno o più farmacisti abilitati all’esercizio della professione e iscritti al relativo ordine. Il farmacista deve indossare il camice bianco e il distintivo professionale nell’esercizio della sua funzione.
      Si ribadisce che la presenza fisica di almeno un farmacista per l’assistenza personale e diretta ai clienti nel reparto o nella parafarmacia deve essere garantita continuativamente, poiché l’attività di vendita dei medicinali è consentita dalla legge solo a tale condizione. Si rammenta che la vendita al pubblico di medicinali da parte di soggetti non qualificati, ovvero l’apertura al pubblico del reparto o della parafarmacia in assenza anche momentanea del farmacista, oltre a costituire motivo di responsabilità dell’esercente per i gravi illeciti amministrativi conseguenti all’eventuale violazione delle norme di cui al decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219 e di tutte le altre norme in materia di conservazione, presentazione, distribuzione e farmacovigilanza di prodotti medicinali, da ritenersi applicabili alla fattispecie per quanto di ragione, configura il reato di esercizio abusivo della professione di farmacista, punibile ai sensi dell’art. 348 del codice penale.

       

      dal suddetto art del dec legisl n 219 si deduce che almeno un addetto deve essere un farmacista laureato, ma la cosa non esclude la possibilità che ci sia altro personale sotto la diretta responsabilità del farmacista

  5. Cinzia

    Quando ho letto il titolo del post, ho pensato ad una barzelletta. Geniale trovata, quella del cittadino semplice. Ha attirato l’attenzione. Probabilmente se avesse invocato il dottore per le sue ragadi, non avrebbe avuto lo stesso effetto.

    Anch’io, da utente della farmacia comunale, ho notato un incremento di organico che mi ha sorpresa abbastanza.
    Una delle mie poche certezze era che per stare dietro ad un banco in una farmacia, requisito fondamentale fosse una laurea in Farmacia o equipollente.

    Senza nulla togliere alla nuova collaboratrice che – ci tengo a sottolineare – è stata gentile, educata e rapida, mi sono chiesta se fosse il caso di ricredermi circa la necessità di un titolo di studio per lavorare in una farmacia…

    Ammetto che la mia reazione è stata quella di raf, di corvo e di tanti altri che hanno espresso dubbi legittimi sulla questione.

    Però, prima di dare in escandescenze (chè poi qualcuno ci bacchetta e dice che noi di monte.net siamo irruenti, indisciplinati e disinformati!), ho cercato di documentarmi.
    Pare che esista la figura del commesso di farmacia, regolarmente prevista nel CCNL Commercio e Terziario, la cui mansione è quella di provvedere “alla pulizia dei locali della farmacia nonché alla sua custodia, durante le ore di apertura, nei casi di momentanei allontanamenti del farmacista direttore o del farmacista collaboratore. Esegue altresì, tutte le commissioni e disimpegna tutte le altre mansioni necessarie per il buon andamento del servizio”. Tramite Google, ho tirato fuori il regolamento della farmacia comunale di Sulmona dal cui art. 14 ho citato le attribuzioni del commesso di farmacia. Detto regolamento stabilisce anche le responsabilità dirette del farmacista direttore e le modalità di selezione del personale da impiegare nella farmacia comunale.

    Trattandosi di una farmacia comunale, quindi non privata, quindi ISTITUZIONE, immagino che in quanto cittadini, abbiamo il diritto di chiederci e chiedere:

    1. La farmacia comunale di Montescaglioso ha un regolamento?

    2. La persona ricoprente l’incarico di commesso di farmacia dispensa farmaci, sostituendosi in questo al ruolo di farmacista?

    3. Quali sono stati i criteri di selezione e le modalità di assunzione?

    Dopo aver ottenuto una risposta precisa e circostanziata alle nostre domande, potremo trarre le opportune conclusioni.

    Ultima considerazione: caro cittadino semplice, le tue emorroidi avranno suscitato simpatia e solidarietà in molti, ma capirai bene che è facile puntare il dito contro qualcosa o qualcuno, nascondendosi dietro un nick. Ed in questo, purtroppo, pare che non cambieremo mai.

    1. tm

       

      circolare del ministero della salute del 3 ottobre 2006

       

      art.3

      La presenza del farmacista deve essere garantita per tutto l’orario
      di apertura dell’esercizio commerciale. Anche se non e’ tenuto a
      consegnare personalmente a tutti i clienti ogni singola confezione di
      medicinale, il farmacista e’ obbligato ad una assistenza «attiva» al
      cliente, mediante consigli, ove richiesti, ma anche ove riscontri
      un’incertezza nel comportamento del cliente.
      E’ opportuno che il farmacista indossi il distintivo professionale
      adottato dalla Federazione nazionale degli ordini dei farmacisti che
      riporta il caduceo. In ogni caso il farmacista deve distinguersi
      chiaramente da eventuale altro personale che lavori nell’apposito
      spazio. E’ opportuno che il titolare dell’esercizio commerciale
      comunichi all’ordine dei farmacisti territorialmente competente le
      generalita’ del farmacista o dei farmacisti che svolgono le attivita’
      di cui all’art. 5, comma 2, del decreto-legge n. 223/2006,
      provvedendo in seguito agli eventuali, necessari aggiornamenti della
      comunicazione inviata.

       

      la ciircolare del ministero della salute credo a questo punto che dissipi ogni minimo dubbio e quindi la signorina in questione ha tutti i diritti per prestare servizio in una farmacia, piuttosto ritengo che ciffo abbia pienamente ragione a definire il post di cittadino semplice un post di cattivo gusto e io aggiungerei di nessun rispetto verso l’intelligenza di chi naviga su questo sito.

      quindi caro cittadino la prossima volta prima di esprimere giudizi affrettati abbi almeno il buon senso di firmare i tuoi post con nome e cognome.

      tonino ditaranto

      1. gianni

        Caro Cittadino,

        quest’ultimo post di TM ha dimostrato il fatto che la persona chiamata in causa ha tutto i requisiti necessri per lavorare in una farmacia. Non mi è sembrato giusto tirare in ballo la professionalità di questa ragazza, anzi credo che debba chiedere scusa per le sue insinuazioni. Prima di scrivere il post doveva informarsi sulla questione in modo preciso ” regolamento alla mano” come fatto da tm.

        Adesso possiamo discutere o criticare queste norme, ma è assolutamente sbagliato criticare la presenza della ragazza solo sulla base di proprie false supposizioni. Il suo post è stato veramente poco elegante e rispettoso verso una persona che ha tutte le carte in regola per lavorare in una farmacia.

        1. vince_ditaranto

          Buongiorno a tutti,

          vorrei chiudere le mie considerazioni sulla questione, puntualizzando delle cose che ai vari tm e compagnia cantando sono sfuggite.

          Partiamo dal fatto che l’utente che ha mosso il problema ha sbagliato solo per il discorso “anonimato”….ma per il resto non capisco perchè definire indelicate o di cattivo gusto la sue osservazioni. Ha chiaramente specificato, come altri del resto, che non c’è niente di personale, che le sue non erano accuse ma dubbi e ha chiaramente detto che voleva lumi da chi era più informato di lui.

          A mio avviso invece è stata “indelicata” la mossa della farmacia, in quanto il discorso farmaco è un campo molto delicato, dove l’utente deve sentirsi tutelato in tutte le sue forme. Se, al di là se la questione sia legale o meno, più di un cittadino ha trovato anomala la situazione e ha provato imbarazzo (me compreso) nel rivolgersi a persone PALESEMENTE non qualificate, ciò doveva essere tenuto in conto da chi ha deciso tale collocazione. Ripeto, è un ambito molto ma molto delicato dove non si può non tener in conto dei fattori di fiducia/interazione/discrezione di chi si interfaccia con l’utenza.

          Inoltre vorrei aggiungere una considerazione; sarò io lo scemo ma…..sinceramente dagli stralci di regolamenti riportati dal sempre attento tm non ho assolutamente dipanato i miei dubbi. Non capisco perchè lui dica il contrario. Le frasi riportate sono del tutto generiche e sicuramente interpretabili.

          Non viene specificato “chi può essere” il personale da affiancare al farmacista. Ma qui si entra nell’annosa questione delle lobby dei farmacisti, in cui la nostra piccola farmacia comunale sinceramente non centra assolutamente.

          Diciamo pure che quei regolamenti “indefiniti” hanno sempre permesso ai farmacisti titolari (ora sto spostando l’attenzione sulle prassi delle farmacie private, ovvero la quasi totalità) di mettere in farmacia figli e parenti vari che si stavano attardando negli studi mentre il papà era già in pensione. Questo per far rimanere la farmacia nelle trame della “famigghia”.

          Diciamo che questa norma indefinita è stata questa volta usata nel pubblico.Caro tm non chiudiamoci dietro le frasi demagogiche “…perchè attaccare chi vuole solo lavorare…!!!” perchè questo modo di pensare ne ha fatti di danni.

          Chiudo dicendo che non dobbiamo temere di porre l’attenzione su questioni che potrebbero rivelare illegalità o comportamenti legali ma “moramelte” scorretti(pratiche molto “praticate dai nosrti cari e amati politici), e la persona in questione non dovrebbe sentirsi attaccata, almeno lo spero anche perchè il “chiacchiericcio” che sicuramente ha suscitato in paese con l’aiuto del web è stato perlomeno reso esplicito e quindi in qualche modo la questione ha potuto mostrare tutte i suoi aspetti ai cittadini.

          Quindi auguro alla persona in questione BUON LAVORO e spero che, informata della piccola polemica mediatica, abbia reagito con buon senso senza credere che la si voleva attaccare.

           

          Buona giornata 

          1. tm

             

            caro vincenzo (corvo),

            io vivo a fidenza, ma credo che ciò accada anche a milano dove vivi tu, e ti posso assicurare che nelle tante farmacie esistenti sono tantissimi gli addetti che non possiedono una laurea in farmacia, anzi francamente non mi sono mai chiesto se possiedono un qualunque diploma. Questo avviene in ogni parte d’italia e se ciò è possibile allora vuol dire che le leggi in materia (giuste o meno) lo consentono.

            Ora premesso come ho fatto nel mio primo intervento che non conosco la ragazza in questione e nemmeno ero a conoscenza della su presenza, se a monte ci sono problemi di altro tipo questi non possono essere ascritti al fatto che l’addetto non sia laureato.

            Tutta questa questione mi fa tornare alla mente un nostro modo di fare che è sempre il solito e che spesso è dettato dall’invidia o da simpatie personali, e questo non va assolutamente bene,

            Vogliamo aprire una discussione sulla privacy, sulle competenze personali, sul clientelismo, sul passaggio di padre in figlio o nipote, sulle strorture causate da un sistema politico fatto di raccomandazioni, facciamolo pure, ma questo non ha nulla a che vedere con il fatto che in una farmacia, sia pure comunale, ci lavori un non laureato.

            per me la questione è chiusa anche perchè si rischia di uscire fuori dal seminato e non sarebbe bello per nessuno.

            un saluto tonino

          2. vince_ditaranto

            Ciao Tonino,

            mi dispiace dirti che continui a non capirmi visto che parli ancora di invidia e simpatie/antipatie personali. Il fatto che dei modi di fare siano diffusi non giustica il fatto che debbano essere tollerati o taciuti.

            Cmq per me la cosa muore qui.

            Saluti a Fidenza

            A presto

            Vincenzo

          3. giusy

            Non riesco a capire la condanna nei confronti del post di cittadino semplice.

            Ha denunciato un suo disagio, cosa più che legittima, ed ha chiesto trasparenza sulla vicenda..

  6. cittadino semplice

    Mi fa piacere aver suscitato non poco interesse sull’argomento, a prescindere dai commenti pro e contro quello che ho detto.

    Vorrei ora puntualizzare alcune cose riguardo la faccenda:

    1- il mio anonimato è semplicemente ‘coerenza’ rispetto al problema esposto: se vi dicessi che ho scoperto di avere l’AIDS, che lo sanno in pochissimi e che avrei voluto la garanzia professionale ed etica di essere servito da un DOTTORE FARMACISTA cambierebbero alcuni vostri giudizi? 

    E se foste voi in questa situazione vi mostrereste qui con nome e cognome? 

    A quel punto avrei fatto prima a  mostrare il mio disappunto direttamente in farmacia, mettendo comunque in piazza i ca**i miei per qualcosa che invece mi sembra molto logico e di buon senso: privacy e diritto alla salute.

    2- Non dimentichiamo il contesto in cui viviamo: il paese ha i suoi pregi ed i suoi difetti, ma non facciamo del falso moralismo! Tutti sanno i ca**i di tutti, e ve lo dice uno che nel proprio paese ci torna 3 volte l’anno, e che nella città in cui vive non si pone il problema di chiedere chi lo sta servendo, perchè in fondo non ti conosce, semplice.

    3- Ho ben presente qual’è la normativa in vigore: avete provato a leggerla? Siete riusciti ad interpretarla? E chi dice che l’interpretazione vostra sia più o meno valida di un’altra? Qual’è il limite esatto (‘… figura del commesso di farmacia, regolarmente prevista nel CCNL Commercio e Terziario, la cui mansione è quella di provvedere alla pulizia dei locali della farmacia nonché alla sua custodia, durante le ore di apertura, nei casi di momentanei allontanamenti del farmacista direttore o del farmacista collaboratore. Esegue altresì, tutte le commissioni e disimpegna tutte le altre mansioni necessarie per il buon andamento del servizio“)? Può prendere le ricette? Senza leggerle? O leggerle ma prendere le medicine ad occhi chiusi?…

    Mi lasciate senza parole: in un paese dove la legislatura si basa sull’ interpretazione delle leggi (gli avvocati migliori ne sanno qualcosa…) io so solo che il buonsenso e il senso civico dovrebbero esserne la guida.

    Evidentemente al ”nord” (come a Fidenza) ce n’è di più, o comunque quel contesto ti permette di non subirlo ove ce ne fosse di meno.

     

    Cari Ciffo, Gianni, Cinzia, TM…: ”Cittadino Semplice” non prende lezioni di stile da nessuno.

    Non volevo ridurre la questione a questa o a quella persona (l’avete fatto voi!), l’ho detto, ribadito, e faccio le mie scuse ove ce ne fosse bisogno a chi tirato indirettamente in causa: ma mi dispiace, la questione non è questa!!

    Ho fatto tanti altri esempi ma, ahimè, li avete ignorati.

    Conosco alcuni di voi, altri non so chi sono, ma i miei giudizi non cambiano in base al volto, voi siete quello che scrivete, quello che pensate.

    Proprio il mio nick indica che le mie considerazioni vogliono essere semplici, genuine, al di sopra delle parti; considerazioni che potrebbero fare tutti. 

    Avevo sempre letto questo forum con interesse ma in maniera passiva, giudicando a mio modo gli argomenti posti e l’anonimato o meno conservato da chi ci scriveva: mi piaceva, come nelle agorà della grecia antica.

    Ora però che ho voluto dire la mia ho notato che è importante per molti ridurre tutto al nome e cognome: più che in un’agorà mi è sembra che mi si chieda ”se ho citofonato e se ho detto il mio nome prima di entrare in casa vostra”.

    A questo punto credo sia meglio togliere il disturbo… e se vi chiederete perchè, in quello che comunque resta il MIO paese, le cose non vanno pensate che forse, proprio perchè è un paese si tende a voler dare un volto a tutto, ed in base a ciò si giudica se una cosa è giusta o sbagliata.

    Anche il buonsenso.

    Alla prossima,

    Cittadino (a questo punto) davvero Semplice.

    p.s.: chissà che il gestore del servizio, il GRANDE ASSENTE non ci aiuti a dipanare la matassa mettendo in campo le proprie considerazioni in merito alla questione.

    1. Cinzia

      E’ mortificante, caro cittadino, questo atteggiamento di vittimismo/boicottaggio ogni volta che si tocca la questione.
      Mi spieghi che senso ha “togliere il disturbo” così di punto in bianco?
      Per prendere le distanze da un modo di fare di cui affermiamo di essere stufi (parlo del pettegolezzo, del si dice che…, del classico sassolino lanciato nascondendo la mano), dobbiamo capire che denunciare qualcosa pubblicamente significa assumersi delle responsabilità.
      Si tratta di essere credibili, di non aver paura di giudizi e ripercussioni.
      Tu hai legittimamente espresso dei dubbi che sono comuni a tanti. Quanta gente ha ricamato, mormorato, borbottato, inveito sulla questione della farmacia comunale?
      Tu hai dato voce a questi “rumors”. Ma se fatto così, indossando una maschera, permetti che la cosa perda un po’ in credibilità? Permetti che a travestirci da Zorro e sparare sentenze siamo bravi tutti?
      Nessuno vuole dare lezioni di stile a nessun altro.
      Si tratta solo di coerenza e correttezza.
      Tu potresti essere andato in farmacia per qualunque motivo, non sei tenuto a specificarlo. Cosa c’entra la tutela della privacy in questo?
      Se qualcuno volesse darti delle risposte, a chi dovrebbe rivolgersi? A te piacerebbe dare delle spiegazioni ad un “fantasma”?
      Riguardo la tua contestazione, nessuno vuole imporre un’interpretazione “giusta” della legge.
      Proprio perchè l’Italia è il paese della legge che non si applica, si interpreta, io sono la prima a chiedere in che modo la legge è stata “interpretata” in questa precisa circostanza.
      Concludi scrivendo:
      “A questo punto credo sia meglio togliere il disturbo… e se vi chiederete perchè, in quello che comunque resta il MIO paese, le cose non vanno pensate che forse, proprio perchè è un paese si tende a voler dare un volto a tutto, ed in base a ciò si giudica se una cosa è giusta o sbagliata”.
      Non è che sei tu che dai un volto a tutto e giudichi, e per questo temi che altri lo facciano con te?

      1. Frankcasa

        IDENTITA’ in un forum?…

        A prescindere dalla questione posta in essere in questo frangente….. davvero non capisco perchè si reputi cosi’ importante conoscere l’identità di questa persona, che iscrittasi ad un sito, partecipa ad un forum e pone una domanda. La stessa richiesta l’avreste fatta se questo sito si kiamasse Roma.net ,con ben’altra utenza potenziale, e la farmacia si trovasse nei Parioli?…anke i gestori di quella farmacia sarebbero persone o no? oppure ci si deve astenere da qualsiasi commento nel caso questo investa la vita lavorativa di qualcuno? ….. ci troviamo in un contesto virtuale di libera comunicazione GLOBALIZZATO non provinciale ….. diciamo la nostra, e preoccupiamoci se una questione abbia senso o meno e non dei motivi per cui una persona resta anonima ….. se nell’anonimato si diffama una persona o le si causa un danno diretto evidente, l’interessato puo’ rivolgersi agli organi preposti e denunciare l’accaduto . Ora non mi sembra che cittadino abbia voluto diffamare una onesta cittadina che assolve al suo lavoro, ma piuttosto far presente una situazione che a suo avviso nn va. Mi sembra banale e fuoriluogo in questo contesto chiederne l’identita’.

        Ad maiora!

        1. webmaster
          Frank i tuoi concetti sono condivisibili ma nei 2 anni e passa che monte.net è online si sono verificate diverse situazioni che ci hanno indotto più volte a dire che l’anonimato è OK ma che sarebbe cosa buona e giusta assumersi le proprie responsabilità e dare forza ai propri pensieri mettendoci la faccia nel momento in cui si parla e si discute di fatti e persone precise.
          La questione si è riproposta decine di volte…. ad esempio uno dei post in cui se ne parla:
          https://www.montescaglioso.net/node/2236
           
          Ora cittadino semplice pone alla nostra attenzione tematiche interessanti e condivisibili. Rimane il fatto che fa riferimento a fatti e persone precise chiedendo risposte e pretendendo dal GRANDE ASSENTE quel rispetto per i cittadini semplici che lui non è disposto a dare. Personalmente ho un altra visione del modo di porsi in situazioni simili:
          Buongiorno sindaco, sono Tizio Caio, vorrei delucidazioni sulla situazione xyz perchè a me sembra strano a/b/c…. . Oppure non parlo di xyz, non cito abc e rimango sul generale rimanendo tranquillamente in anonimato. Il fatto che l’eventuale danneggiato possa rivolgersi agli organi preposti in caso di danno subito non ci permette comunque di dire e fare quello che vogliamo. Per citare cittadino….. tutto ciò che non è vietato è lecito?
          1. Frankcasa

            Ho letto il post a cui ti riferisci, Admin, non ne ero a conoscenza… e capisco come tale comportamento sia scaturigine di eccessi del passato… il compito da te svolto nn è semplice…. dato ke lasciar passare determinate considerazioni puo’ indurre qualcuno a pensare ke tu sia connivente con le stesse, essendo l’admin, o semplicemente ne vada della credibilità del sito stesso….. pero’ oltre la citazione da te messa in maiuscolo (maturata negli ultimi interventi…. forse per la pressione e le critiche ricevute) non vedevo mancanze di rispetto tali da invocare un ” butta giu’ la maschera”…. pero’ capisco anche la tua “iogn spakkat” che ti pone sul ki va la’ e forse ti spinge a muoverti anche in previsione di quello che potrebbe accadere…Smile

            Ad maiora!

  7. falco

    Condivido di pari passo ogni parola di Felice e di Cinzia e per non far sembrare la questione un “dagli tutti addosso” a cittadino semplice dico solo che a Monte si dice:

    “MIN A PESCC E ASCUNN A MAN.

  8. cittadino semplice

    Cara cinzia,
    vittimismo e boicottaggio non penso vengan fuori dal non voler dire il proprio nome nel momento in cui si fa una fa una ”semplice” osservazione sul modo di gestire un servizio che riguarda la salute e la privacy: il problema non è chi lavora per il sistema ma chi lo gestisce. E in questo caso il sistema tocca direttamente l’intimo delle persone che ne usufruiscono.

    Aspetta che controllo….ah, si….questo è proprio un FORUM!! Come milioni nel mondo… dove chiunque chiede qualsiasi cosa e gli viene risposto qualcosa, sempre nel rispetto degli altri, e dove a nessuno è mai venuto in mente di chiederti ”come ti chiami?”.

    Tre giorni fa ho chiesto su un forum i link dei siti cinesi per guardare le partite su SKy senza pagare: lo so, non è carino!!! 

    Mi ha risposto un tipo tedesco dal giappone che li aveva chiesti ad un suo amico americano… ma cara Cinzia, la cosa strana è che non mi ha chiesto il nome e nemmeno se secondo me Rupert Murdoc ci restava male!!
    Ti ricordo che ”chiedere è lecito e rispondere è cortesia”: ho posto una domanda, qualcuno mi sa rispondere?? Qualcuno di voi che sa davvero la questione… qualcuno del Comune…il dottore della farmacia… Vorrei se possibile ”fatti”, non  ”moralismi” fuori luogo.

    Non fatemi un’altra domanda sul perchè ho fatto quella domanda!!

    E’ così importante la mia faccia? O in base alla mia faccia la risposta cambierebbe?? Se è così allora stiamo messi proprio bene…
    Caro Felice,
    posso capire il tuo problema di admin nel dover affrontare la questione ‘anonimato’, ricordo di aver letto qualcosa a riguardo, ma è ”la dura legge del forum”.
    Vorrei farti notare però che la questione è ”leggermente” diversa.
    Qui non si tratta di ordinari servizi al cittadino, di ristrutturazioni o lavori pubblici ecc…
    Non è proprio uguale andare dal sindaco: ‘Buongiorno, sono Felice C., ho il cancro, anzi non io…un mio amico… e vorrebbe sapere come funziona la farmacia….sa sempre questo mio amico… sinceramente preferirebbe parlare con un dottore per la privacy sa, quando va in farmacia… e allora…’.

    Poi è anche vero che non siamo tutti uguali, e non tutti sono in grado di gestire un proprio disagio davanti a tutti: lo vorrei ricordare, non si tratta di un problema di gestione ma di come questo può avere un impatto sul singolo.

    Ma poi che ci sarei venuto a fare su un FORUM allora?!?!?!?!?!?!?!

    Ho cercato di suscitare interesse su una questione che credo in molti si sono trovati ad affrontare, credevo e speravo di trovare risposte ma ahimè non è stato così.

    Mi dispiace perchè credevo che in un FORUM si affrontassero le problematiche più disparate, che venissero poste domande e date se possibile risposte, come succede su milioni di forum nel mondo dove in genere nessuno conosce nessuno.

    La prossima volta che mi verrà in mente di chiedere qualcosa che non mi quadra vi darò appuntamento da Kerc’ perchè quantomeno, a prescindere che si tratti del parcheggio sotto casa o del rispetto per la malattia di qualcuno, ci faremmo quattro risate…

    Alla prossima, nella speranza per il mio paese di un vero Villaggio Globale.

    1. Cinzia

      Caro cittadino semplice,
      la mia ultima risposta. Poi ti prometto che tornerò alla vita di tutti i giorni, senza cercare più di impartire banali lezioni di comportamento e di stile.
      Alcune precisazioni:
      1. Quando ho parlato di vittimismo e boicottaggio, non mi riferivo alla tua legittima osservazione sulla questione farmacia comunale, ma alla tua affermazione di “voler togliere il disturbo” e non tornare a scrivere sul sito (il caro vecchio viva-mente ne sa qualcosa, vero?)
      2. Forum = libertà di anonimato, in linea di principio mi trovi d’accordo. Se parliamo di calcio, di cinema, del tempo, argomenti per i quali firmarsi Marco Bianchi o Il vendicatore mascherato è la stessa cosa.
      Quando si parla di questioni simili alla tua, dovremmo non solo avvalerci della libertà di espressione, ma anche assumerci la responsabilità di quello che diciamo.
      3. Dici di porre una semplice domanda. Nessuno, mi pare, ti abbia dato contro per questo. Però, chi ti dice che noi di Monte.net siamo in grado di darti una risposta? Perchè non rivolgersi alle persone preposte a dare questo genere di risposte? Ci sono un sindaco, degli assessori, consiglieri, impiegati comunali… Immagino sarebbe imbarazzante presentarsi al Municipio con una maschera!
      4. Ci vediamo da Kerc’ quando vuoi. Non c’è bisogno di un villaggio globale. Basterebbe solo sforzarsi di rendere il nostro paese un pochino migliore.
      Buona serata!
      Cinzia

  9. viva-mente

    complimenti per la tua … caro CITTADINO …. finalmente qualcun altro che ha capito come funziona le rete … i forum … …. è vero che ci debba essere un controllo .. per l’amor del cielo …. però ….. il forum …è forum … non è un partito … (con i probiviri ….!!!!) una associazione … una setta …. che ben venga l’anonimato …. sennò … che facciamo … una famiglia allargata …dove tuti ci lodiamo e ci santifichiamo ??? alla prossima provocazione …. .. e per favore .. non abbandonare sto forum … proprio adesso che ho trovato qualcuno con cui condividere la libertà di anonimato ….

    1. ZODD
      se le parole so sacrosante , senti le mie …
      nn so ke dirti dinanzi a questa tua provocazione , ma xkaso te sei una di quelle genti ke dinazi elogiano e da dietro pugnalano?
      o di quelle persone kosi estremiste nella forma ke rimangono esiliate per proprio volere?
      xke je da kapisci stu fat e sopratutto questo tuo post.
      se ti ho offesso ti facio le mie scuse ma che vuoi he sia un forum è anke cio sei tu stesso a dirlo .
  10. falco

    Egrigi signori, qui nessuno ha chiesto di dare nome e cognome si è solo detto e condivido al 100%, che se si deve denunciare pubblicamente una determinata situazione o un determinato comportamento di un cittadino non del comune di Singapore o di Città del Capo ma di Montescaglioso sarebbe bene che lo si facesse mettendoci la faccia anche per essere più credibile nella buona fede delle perplessità esposte.

    Diversamente…. caro….. viva….mente…. penso…. tu…. sia…. tanto… grande….. da capire…. che… oltre…. ad essere…. maleducato…. e di cattivo… gusto, il post,…. sia… da… intendersi…. una pura… e semplice… provocazione… anonima… col chiaro… scopo…. di destabilizzare…. la serenità… delle… persone….direttamente….interessate.

    Non credo sia giusto.

    In quanto a risposte caro cittadino semplice credo tu ne abbia ricevute a bizeffe. Sono stati scomodati i testi più autorevoli. 

    Ti dirò di più, se leggi un qualsiasi contratto di lavoro anche i semplici dipendenti sono obbligati a mantenere il segreto professionale, pena il licenziamento in tronco, quindi credo tu possa stare tranquillo e sicuro che anche  a Monte potrai curarti le emorroidi in perfetto anonimato.

    FALCO

     

      

  11. For Peace

    Le argomentazioni del cittadino sono condivisibili, al di là di tutto bisogna vedere se la persona in questione ha o non ha un contratto di lavoro che le porrebbe quindi in obbligo di segreto. Da quanto si dice in giro si tratta di personale a reddito minimo di inserimento, che non so se preveda questi obblighi e, seppure ne prevedesse, nel passare da un compito all’altro nell’Istituzione Comunale chissà quale strascico di esperienze vissute si porterà dietro. Poi ragazzi condivido pienamente le obiezioni di viva-mente e del cittadino circa la inutiliità di svelare in questo caso l’identità, secondo me purchè non si ledano le libertà altrui, con l’anoimato vengono a galla più argomenti scottanti ed opinioni libere. Voi mi direte perchè mi son fatto riconoscere, ma semplicemente perchè ritengo che sia bello vedersi anche di persona come nelle escursioni varie, ma altri potrebbero pensarla diversamente. A Monte poi è facile creare stereotipi. Alla prossima visita.
    Bye Bye

    1. usv

      caro cittadino semplice,non vorrei sbagliarmi non sono nemmeno sicuro, se effettivamente sia stato lui, pare che ci sia una citazione del sommo poeta DANTE (se sbaglio non mene volete )dice:non ti curar di loro ma guarda e’ passa.in poche parole AFATT BUON… cari amici di monte.net, e la vogliamo finire in fondo il nostro semplice cittadino non ha fatto altro che una semplice osservazzione e possibile che dobbiamo a tutti costi processarlo? credo, ne sono convinto chi sa quanti semplici cittadini invidiosi, morbosi, pettegoli,chi piu’ ne ha piu ne mettta avranno in silenzio, o con termini meno opportuni fatta la stessa considerazione Qualunque,cosiderazione,pensiero,valutazione,giudizio positivo o negativo,puo essere condiviso o meno siamo LIBERI. buona notte a tutti

      1. falco

        Hai visto, usv, che ti sei risposto da solo?!?!!!,

        Hai detto:

        chi sa quanti semplici cittadini invidiosi, morbosi, pettegoli,chi piu’ ne ha piu ne mettta …….

        E’ proprio a quelli che non voglio essere accomunato.

        Ciao.

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