Comunicato Stampa Monte in Testa

Il Gruppo consiliare “Monte in Testa”, con un documento a firma del capogruppo Rosa Anna Cifarelli e dei consiglieri Gianna Racamato, Raffaele Rizzi e Giuseppina Venezia, comunica che non ha preso parte ai lavori del Consiglio Comunale di Montescaglioso convocato lunedì 15 gennaio 2018 alle ore 9.30 del mattino “per coerenza con la propria posizione di contrarietà alla dichiarazione di dissesto finanziario del Comune” e per non offrire a Zito “la possibilità di condividere le sue responsabilità con chi non ne ha.” Allo stesso tempo fa notare come la decisione di convocare l’assise comunale in orario e giornata non permetta la dovuta e necessaria partecipazione della cittadinanza alla discussione di tematiche così importanti per il futuro della comunità montese.

All’ordine del giorno della seduta consiliare i primi provvedimenti conseguenti la decisione del sindaco Zito di dichiarare il dissesto finanziario: l’aumento dell’IMU e della TARI. Il Gruppo Monte in Testa contesta al sindaco la volontà di “far ricadere le responsabilità degli adempimenti obbligatori e improrogabili previsti dalla legge sull’intero Consiglio Comunale e quindi anche sull’incolpevole opposizione, trascinata, suo malgrado, a votare aumenti di imposte e tasse irrevocabili per almeno 5 anni.” Lo stesso gruppo consiliare, in passato, aveva già previsto gli effetti negativi della scelta assunta dall’Amministrazione comunale, evidenziando come essa sia “tutt’altro che un’opportunità ma foriera di conseguenze dannose”.

Se da un lato alla cittadinanza si presenta il conto dei sacrifici relativi alla procedura del dissesto, “nessun segnale arriva dagli amministratori impegnati sempre a garantirsi il puntuale pagamento delle loro indennità mensili.”

Nello specifico dei primi effetti negativi e provvisori sull’imposizione locale compaiono:

▪ Eliminazione dell’aliquota ridotta dell’8,6 per mille per gli immobili destinati all’esercizio delle attività imprenditoriali o professionali che passa dal 8,6 per mille al 10,6 per mille;

▪ Eliminazione dell’aliquota ridotta dell’8,6 per mille per gli immobili locati che passa dal 8,6 per mille al 10,6 per mille;

▪ Aumento della Tassa sui rifiuti di circa il 12% a carico soprattutto delle utenze domestiche ovvero delle famiglie

Tali decisioni sono in netto contrasto con le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Zito, il quale aveva ampiamente assicurato che il Dissesto Finanziario non avrebbe portato alcun aumento di tasse.

Monte in Testa” sottolinea come, nel frattempo, sia iniziato il taglio delle spese per servizi essenziali alla cittadinanza: un esempio lampante è costituito dal Trasporto Pubblico Locale, recentemente soppresso nelle ore pomeridiane, del quale usufruiscono, in special modo, le persone anziane per i loro spostamenti.

I consiglieri di opposizione parlano di cittadinanza raggirata e di un’Amministrazione che “naviga a vista senza un’idea progettuale sul presente e sul futuro della nostra Città, con iniziative sporadiche fine a se stesse senza alcuna ricaduta positiva sulla Città o in molti casi addirittura negativa (vedi Piano Traffico).” A meno di un anno dal 2019, con la vicina Città di Matera designata Capitale Europea della Cultura, era lecito attendersi “un fermento culturale e progettuale di una delle città come Montescaglioso che per storia, tradizione ed importanza, dovevano essere protagoniste di questo epocale cambiamento ma, grazie a Zito e la sua “Rinascita Montese”, siamo sconfinati nel medioevo più buio.”

 

Per il Gruppo Consiliare “Monte in Testa”

 di Montescaglioso (MT)


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