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  1. ASPIDE 65

    è  davvero impressionante leggere quello che c’è scritto sull’ articolo dell’ ESPRESSO, alla domanda di WISEMAN noi in Basilicata  come siamo messi?, io penso che anche qui da noi ci sono tante ombre e tante morti per malattie che non avrebbero modo di esistere dato che la nostra regione e i nostri paesi limitrofi sono poco industrializzati e con aria ancora respirabile.

    prima o poi scoppierà lo scandalo anche qui da noi……

    SI CHIEDE ALLA REGIONE IL COMMISSARIAMENTO DELL’ARPAB | In Basilicata, i cittadini devono ancora una volta reclamare alle Istituzioni la tutela della salute pubblica per gli inquinanti che, loro malgrado, sono costretti a subire da industrie, la cui presenza viene imposta dall’alto (parliamo del centro Enea Sogin e delle estrazioni petrolifere). Sul fronte dei controlli ambientali, d’altro canto, non ci siamo proprio. Il Movimento NoScorie Trisaia aveva chiesto, sin dagli eventi di Scanzano, un monitoraggio degli inquinanti radioattivi sulle matrici alimentari e naturali (mai fatti da 40 anni). Nel 2007 l’Arpab presentava in pompa magna il monitoraggio del’Itrec. Da quella data però, nessun dato è stato reso pubblico. Idem per il caso della discarica di cromoesavalente alla foce del Fiume Sinni. Alla richiesta pubblica di monitorare le acque dagli inquinanti, oltre all’inquinamento naturale (regolarmente effettuato) per la balneabilità delle acque, registriamo il silenzio assoluto da parte della suddetta Agenzia.

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