giovedì 05 Dicembre 2024

COMUNE DI MONTESCAGLIOSO: LA VERA INDECENZA È IL 50% DEI TRIBUTI LOCALI NON RISCOSSI!

Recependo e accogliendo la legittima indignazione dei cittadini per aver ricevuto cartelle esattoriali dai contenuti molto approssimativi, nei giorni scorsi (lunedì, 13/1/2020), mi sono recato al Comune al fine di comprendere bene la questione e, quindi, sollecitarne l’immediata soluzione.
Ho parlato con il Sindaco Vincenzo Zito e con il Caposettore dei Servizi Finanziari, Dott. Domenico Didio, i quali hanno ammesso le assurdità contestate dai cittadini e, a tal proposito, avevano già attivato un ufficio dedicato per le rettifiche in modo da consentire ai cittadini di pagare il giusto valore dell’IMU AGRICOLA in quanto prevista da una norma dello Stato al fine di “ossigenare” le finanze locali.
Ma, vorrei ricordare che il sollecito di applicare e riscuotere al più presto l’IMU agricola e recuperare altre tasse non riscosse è contenuto nel decreto n. 18201 del 19/3/2019 inviato dal Ministero degli Interni al Comune di Montescaglioso.
Tale Decreto ministeriale include numerose altre imposizioni (obblighi e divieti) gestionali per i nostri amministratori ancora “esultanti” per aver dichiarato il dissesto finanziario del nostro Comune.
Le somme recuperate, per legge, devono essere messe a disposizione dell’Organo Straordinario di Liquidazione (O.S.L.) che le utilizzeranno per saldare il cospicuo debito (è bene ricordarlo: supera gli 8.500.000 €) accumulato anche per colpa delle passate amministrazioni di Centrodestra e Centrosinistra.
Quindi, a dire il vero, quando si è insediata la giunta Zito, giugno 2016, il Comune era già in una situazione di pre-dissesto finanziario ma con in atto un piano di risanamento decennale concordato con la Corte dei Conti (Sezione regionale di controllo per la Basilicata, 7/8/2014) e la cui osservanza era già iniziata con la precedente giunta Silvaggi.
Ma, il Sindaco, che il debito l’ha ereditato e contribuito a lievitarlo specie quando governava con le passate giunte di centrodestra, dopo appena 18 mesi di amministrazione, ha gettato la spugna non avendone più voluto saperne di rispettare l’anzidetto piano e, nel dicembre 2017, ne dichiarava il crack finanziario.
In pratica, dichiarando la bancarotta ha sancito anche la sua resa e quindi il fallimento della sua amministrazione. Ad affermarlo è lo stesso Sindaco Zito nel suo ultimo comunicato (12/1/2020): l’AMMINISTRAZIONE IN CARICA NON HA NESSUN POTERE DECISIONALE. Più chiaro di così!
Insomma, il Sindaco, dal famoso “qui decido io” si è ridotto a fare da abile “passa carte”!
Sarà vero? Qualcosa di vero c’è, infatti, troppe sono le prescrizioni da adempiere contenute nel citato Decreto Ministeriale e quando un Sindaco riconosce di non avere più il potere di assumere decisioni sorge spontanea una domanda: cosa ci sta a fare?
Ci sta, eccome che ci sta e ci sta pure bene! Vediamo perché.
Il crack finanziario implica che la grande “zavorra” del debito/credito comunale venga, a spese dei cittadini, tutta governata dai tre Commissari di Liquidazione, quindi, non più grattacapi per il Sindaco e la sua giunta che, nonostante il dissesto e come se nulla fosse accaduto, continuano tranquillamente a gestire appalti e quant’altro nonché a percepire la loro indennità ridotta soltanto di appena il 10%.
Eccovi finalmente svelata la (sua/loro) grande “opportunità” in tema di dissesto finanziario!
A scanso di equivoci aggiungo che, anche se ciò è eticamente molto discutibile, l’atteggiamento degli amministratori è tutto incredibilmente regolare e nel rispetto delle vigenti norme in materia.
Quello che invece non è affatto regolare è la mancata riscossione dei tributi e delle imposte locali che, senza scampo, ha portato il nostro Comune verso la bancarotta i cui effetti perversi stanno ricadendo direttamente sull’intera comunità montese, sia su chi le tasse le ha pagate e sia su chi non le ha pagate.
Per questo, il vero scandalo non sono le inesattezze contenute nelle cartelle esattoriali inviate in questi giorni ai cittadini montesi che, oltretutto, sono alquanto risolvibili ma IL 50% DEI TRIBUTI LOCALI NON RISCOSSO E NEMMENO RINCORSO nel corso degli anni.
Quindi, da alcuni lustri, non so quanto sia (stata) intenzionale questa grave ingiustizia verso i cittadini onesti, di sicuro, IMMORALE E VERGOGNOSA È STATA LA CONDOTTA DI TUTTE LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI PARTITICHE E CIVICHE CHE SI SONO ALTERNATE che, in nome del consenso elettorale, anziché perseguire gli evasori, hanno acceso mutui con le banche indebitando a dismisura il Comune, altresì, portando al massimo consentito le aliquote tributarie, hanno continuato a tartassare ancora di più quei cittadini che già contribuivano a fare incassare la somma del restante 50% delle tasse locali.
In ogni caso, sono convinto che, in quel 50% di tributi non riscosso, c’è una piccola percentuale di inadempienti che materialmente non sono nelle condizioni di poter adempiere, come pure, ci sarà un’altra piccolissima percentuale che non adempie per inefficienza dell’Ufficio tributi ma nella maggioranza dei casi sicuramente si tratta di cittadini furbetti e, forse, pure “intoccabili”.
È evidente ed è sotto gli occhi di tutti: l’alta evasione tributaria è causa della scarsità e bassa qualità dei servizi comunali che, a loro volta, lentamente ed in modo inesorabile, hanno trascinato il Paese nel degrado fisico e sociale.
Noi, come M5S, abbiamo la consapevolezza che chi è chiamato ad amministrare e/o siede nel Consiglio comunale debba in primis tutelare l’interesse collettivo. Per questo motivo, fare pagare le tasse anche ai cittadini furbetti l’avrebbe dovuto fare il nostro Sindaco qualora ne avesse avuto coraggio e capacità, ora, però, con un aggravio di spese per il Comune, lo sta facendo l’O.S.L..
Come prova dell’esistenza di irriducibili evasori e mala gestione della cosa pubblica, riporto testualmente quanto asserito dal Caposettore dei Servizi finanziari, Dott. Domenico Didio, nella sua relazione sulla situazione economica e finanziaria del nostro Comune, stilata il 6/10/2017, ovvero, due mesi prima della dichiarazione di dissesto:

Principali entrate da riscuotere entro il 31/12/2017:

Rata IMU in scadenza al 16/12/2017 pari a circa € 650.000,00 che, dato la non positiva situazione economica e finanziaria delle famiglie montesi ed anche il livello di evasione esistente, si potrebbe ipotizzare, in modo prudenziale, di riscuotere circa il 40% pari a € 260.000.00;

Rata TARI 2017 pari ad € 332.894,00 che, dato la non positiva situazione economica e finanziaria dei cittadini montesi ed anche il livello di evasione esistente, si potrebbe ipotizzare, in modo prudenziale, di riscuotere circa il 45% pari a € 149.802,30;

Difronte a questo deprimente quadro, il mitico personaggio di fantozziana memoria avrebbe esclamato: Sig. Capo Ufficio, ooh come è prudente e umano Lei! Però, qui non stiamo sul set del film di Fantozzi, purtroppo quella evidenziata è la realtà! Perciò, la comunità montese non deve solo indignarsi ma interrogarsi, riflettere, pretendere quanto prima la rimozione di codesta ingiustizia sociale e, in seguito, agire con intelligenza nella cabina elettorale.
Come Consigliere comunale, rivolgendomi ai cittadini che compiono il proprio dovere di pagare le tasse e che puntualmente contribuiscono e s’impegnano a migliorare il nostro Paese, dico di pazientare per l’inatteso e immeritato disagio che stanno subendo a causa dei troppi evasori e dell’evidente inefficienza dell’attuale amministrazione.
Diversamente, senza questa necessaria operazione tributaria, il rischio che continuino a pagare le tasse soltanto i soliti cittadini è maledettamente altissimo!
Perciò, nel rispetto delle idee politiche di ognuno, medito che insistere sugli errori delle cartelle esattoriali e/o cavalcare la rabbia dei cittadini non mi sembra molto appropriato e non se ne capisce il senso, anzi, la difficile situazione socioeconomica montese richiede un atteggiamento più responsabile ed educativo verso i cittadini indignati ma nel contempo bisognevoli di chiarimenti e indifferibili soluzioni da parte del Sindaco e dell’O.S.L. affinché si saldi soltanto il giusto tributo ma che lo PAGHINO TUTTI.
Detto in sintesi: CHI HA UN RUOLO ISTITUZIONALE DEVE DOVEROSAMENTE STARE DALLA PARTE DELLE FAMIGLIE CHE FINORA SONO STATE INGIUSTAMENTE TARTASSATE, EVITANDO DI LANCIARE SEGNALI EQUIVOCI AGLI EVASORI PROTETTI E AIUTATI DALLA MALA POLITICA E DAI POLITICI CORROTTI!!!
Auspicandomi che la situazione della riscossione dei tributi locali sia nel frattempo migliorata e col pensiero di aver esposto la questione con equilibrata e doverosa chiarezza, ci tengo a sottolineare che,
A NOI DEL M5S, IL CONSENSO ELETTORALE DEGLI EVASORI NON CI INTERESSA AFFATTO!!!
Peppino Ditaranto, Consigliere comunale, Portavoce M5S (19/01/2020)


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