mercoledì 24 Aprile 2024

MONTESCAGLIOSO: COVID-19, ARRIVA IL “PRONTO SOCCORSO” ALIMENTARE! MA I CITTADINI VEDONO “OMBRE” SULLA DISTRIBUZIONE DEI BUONI SPESA!

Cari cittadini, in questi giorni, alle famiglie aventi diritto vengono consegnati i BUONI SPESA messi a disposizione dal Capo della Protezione Civile in sintonia con il Governo Conte.

Si tratta di un aiuto – una tantum – per mettere nelle tasche dei cittadini la liquidità necessaria per acquistare generi alimentari di prima necessità.

Il senso di questa fondamentale misura governativa è soprattutto quello di raggiungere quanto prima possibile le famiglie bisognose. Per questo, per non vanificare il razionale alla base del provvedimento, i Comuni sono stati costretti ad agire in tempi rapidissimi.

L’OCDPC n. 658  del 29 marzo 2020, Ordinanza del Capo Dipartimento la Protezione Civile, tra l’altro, asserisce l’importanza dei Sindaci e dei Sevizi sociali comunali per l’individuazione dei nuclei famigliari più esposti alle conseguenze economiche derivanti dall’emergenza sanitaria COVID-19.

Pertanto, al nostro Comune sono stati destinati 90.342 €, se saranno sufficienti non lo so, so soltanto che sono necessari per chi ha difficoltà a sopravvivere.

Visti l’interesse collettivo e gli aspetti etico-sociali della questione, il Sindaco, Vincenzo Zito, ha ritenuto di coinvolgere i Gruppi di opposizione consiliare i quali, data l’emergenza sanitaria ed economica a cui è esposta la nostra Comunità, si sono resi subito disponibili a cooperare per una attenta erogazione dei buoni spesa.

Tra i vari suggerimenti, gli è stato proposto di coinvolgere anche coloro che, nel quotidiano, conoscono le varie situazioni di sofferenza sociale: i Parroci, la Caritas, la Protezione Civile locale e quant’altro fosse utile per raggiungere i cittadini cosiddetti “invisibili”.

Detto questo, vi svelo che, in soli due giorni, ho ricevuto numerose telefonate. Molti concittadini mi hanno segnalato un potenziale rischio: temono e sospettano che l’aiuto alimentare non vada a finire alle famiglie veramente bisognose, aggiungendovi un’ulteriore diffidenza: chissà quale “strada” prenderanno “tutti quei soldi”.

Nel chiedermi una maggiore vigilanza, tutti mi hanno rievocato aneddoti del passato inerenti vecchie e disastrate gestioni di aiuti pubblici perpetrate da politici e forze politiche, con la compiacenza di taluni cittadini che, furbescamente, ne approfittavano a danno di altri più socialmente disagiati.

Li ho “placati” dicendo di impegnarmi affinché il Sindaco e la giunta, in un’emergenza sociale, per uno squallido personale vantaggio politico, ricorrendo a bassezze di natura clientelare, non abusino dello stato di bisogno di alcuni sfortunati concittadini.

Il M5S ha sempre lottato contro tali ignobili pratiche che calpestano la dignità delle persone  rendendole schiave in un Paese libero.

È anche vero che, nel nostro piccolo Paese, la “cultura del sospetto” tra forze politiche, amministrazioni e cittadini è sempre stata molto forte e, col tempo, è progressivamente peggiorata arrivando persino a bloccare dei buoni propositi e, praticamente, il Paese è “morto” anche perché avvelenato da un sovradosaggio di sospetti non supportati da evidenze!

Eppure, ogni politico e/o dirigente pubblico dovrebbe aver imparato che l’antidoto alla “cultura del sospetto”, specie nel rapporto con i cittadini, è l’esercizio della trasparenza nelle decisioni e nelle procedure amministrative.

La pandemia virale in atto ci sta mostrando una Montescaglioso diversa e più solidale del solito: le Associazioni di volontariato hanno intensificato il loro impegno, si percepisce un clima sociale partecipativo che non lascia spazio a vergognose condotte da parte di chicchessia.

Ad esempio, diversamente da altri Comuni, gli esercenti locali di generi alimentari hanno tutti aderito all’appello del Sindaco ad accettare i buoni spesa, non solo, spontaneamente, qualcuno vi ha persino aggiunto un plus valore commerciale.

Perciò, questa volta, tenendo comunque alta l’attenzione, voglio provare ad essere fiducioso e ragionare positivo, ossia, che le pregresse ingiustizie ascoltate al telefono restino solo un brutto ricordo.

In ogni caso, trattandosi di risorse pubbliche, in virtù della trasparenza amministrativa, il Sindaco e la giunta sanno già di avere la responsabilità e il dovere di rendicontare analiticamente l’erogazione dell’aiuto statale. Peppino Ditaranto, Consigliere Comunale M5S (03/04/2020)


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