Il LAVORO c’è. (basta cambiare stile di vita)

Tutti sono daccordo: Cambiare il PARADIGMA. Dalla Globalizzazione alla Localizzazione.

Le voci da più parti iniziano ad incrociarsi e produrre cambiamenti partendo da una nuova concezione del LAVORO.

– Maurizio Pallante parla del lavoro del TERZO MILLENNIO. 

– Il Vescovo di Matera invoca un nuovo monachesimo del LAVORO

Ecco alcune note:

“Viviamo e consumiamo come se avessimo a disposizione tre pianeti. La crescita economica non è un’opzione sostenibile e l’economia verde non rappresenta la giusta terapia. Di fatto, con il progresso attuale, un sistema economico orientato alla crescita non può essere pensato senza un danno causato all’ambiente” ha detto Niko Paech. “E la crescita non ci ha reso felici, siamo malati e non disponiamo del tempo necessario per goderci la vita e costruire relazioni interpersonali. Abbiamo bisogno di cambiare paradigma, di tornare a un’economia a misura d’uomo. In questo ci aiuta la sufficienza, la liberazione dall’eccesso”.

Maurizio Pallante ha osservato che la decrescita (che non va confusa con la recessione) avviene nel momento in cui siamo in grado di rimuovere le inefficienze per adottare nuove tecnologie capaci di limitare lo spreco di energie e riutilizzare i materiali. Helena Norberg-Hodge ha sottolineato l’urgenza di un sistema economico che non punti alla divisione, bensì alla sintonia con la natura. “La localizzazione rispetta la biodiversità, promuove la libertà individuale e culturale delle persone, crea comunità e sostiene l’economia regionale”.

Agli interventi dei relatori hanno fatto da cornice numerosi eventi collaterali come la „think more about bio regione Alto Adige“, le mostre „re.use“, „Countdown“ e „Cinescope-L’arte della libertà”, le proiezioni del film “L’economia della felicità” a Bressanone e Merano. Nell’ambito del Laboratorio per giovani “youthink more about” a marzo, anche i giovani hanno dato il loro punto di vista sulla sostenibilità. I risultati sono stati presentati nell’ambito del convegno.

Le impressioni dei circa 400 partecipanti al congresso e ai workshops sono state estremamente positive, interessanti discussioni e un vivace scambio di informazioni e opinioni hanno dato a tutti la possibilità di portarsi a casa nuove idee da mettere in pratica.

„Abbiamo constatato con soddisfazione che le Giornate della sostenibilità e gli eventi collaterali suscitano un grande interesse. Ciò dimostra che la strada verso la sostenibilità è già stata intrapresa e che i tempi sono maturi per tradurre il cambiamento di pensiero in azioni quotidiane”, riassumono i promotori Günther Reifer di Terra Institute e Andreas Wild del Centro Convegni Abbazia di Novacella. Le Giornate della sostenibilità torneranno, l’appuntamento è per maggio del 2014.

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L’ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro, la Caritas diocesana e il Progetto Policoro hanno organizzato un incontro sul tema: “Fare impresa oggi: il metodo benedettino”. L’incontro si terrà sabato 7 febbraio 2015 alle ore 18:30 presso La Tenda – Sede Caritas diocesana ,via Cappuccini, 15 – Matera. 

Terrà la relazione padre Luigi Gioia, professore di teologia sistematica presso l’Ateneo S. Anselmo di Roma. Presiederà i lavori mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo di Matera-Irsina. Daranno una loro testimonianza due imprenditori: il dott. Cosimo D’Ercole e Nunzio Scarnato. Il relatore, dom Luigi Gioia, un monaco benedettino olivetano, attingendo alla sapienza del fondatore del monachesimo occidentale, san Benedetto, – spiega una nota dell’ufficio Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi – ci aiuterà a cercare nella spiritualità la sorgente per un impegno rinnovato e per una speranza affidabile. In un tempo difficile per le imprese e per il lavoro in cui tutti sono alla ricerca di ricette e di soluzioni facili la Chiesa offre speranza e indica il metodo, la via per non soccombere e per vivere con dignità l’esperienza del lavoro. (basilicatanet)  


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