La base missilistica nucleare sotto Montescaglioso

Non so quanti di voi sanno che a pochissimi chilometri dal centro abitato di Montescaglioso, precisamente in contrada S.Lucia, dove ora sorge l’autoparco di auto demolite, agli inizi degli anni ’60 c’era una base missilistica che ha ospitato per alcuni anni diverse testate nucleari. Ne avevamo già parlato ipotizzando che fosse una delle possibili cause di aumento dei tumori nella nostra regione.
La base era sotto il controllo della 36° Aerobrigata di Interdizione Strategica che negli anni dal 1960 al 1963, insieme agli alleati americani, controllava 10 basi sparse tra Puglia e Basilicata intorno a Gioia del Colle, ognuna con missili a medio raggio Jupiter, puntati su Mosca e con testate nucleari.

Oggi leggevo il post di Giovanni Calia che ha pubblicato una mappa completa di tutte le basi italiane e turche con missili jupiter e mi sono incuriosito. In rete è possibile trovare molte informazioni a riguardo. Non so dire esattamente quanto siano veritiere e attendibili ma vale la pena leggerle.
Qui trovate raccolte un bel pò di documenti e notizie: http://murgiajupiter.altervista.org
Qui invece un documento ufficiale del 1961 ad opera di un funzionario americano inviato in Italia a constatare di persona le condizioni di sicurezza delle basi e delle truppe.

Fosse tutto vero non c’è da stare contenti. Il governo italiano piazzava atomiche a pochi km da casa nostra senza dire nulla alla popolazione e anzi imponendo la segretezza agli stessi americani. W Andreotti & Company!
Le stesse basi pare siano state oggetto di pericolosi incidenti dovute a fulmini che hanno portato a un passo da esplosioni incontrollate. Inoltre erano trascurate e facile preda per sabotaggi o attacchi nemici.
Per fortuna ri-portare l’atomica nella nostra regione non sarà così facile. O forse no? 😉

Di seguito la base vicino a Montescaglioso. I 3 missili jupiter erano piazzati ai tre angoli del triangolo:

Questa invece la dislocazione delle basi missilistiche nucleari sul territorio lucano e pugliese:


Visualizza Basi missili nucleari JUPITER in una mappa di dimensioni maggiori


Commenti da Facebook

21 Commenti

    1. ciffo

      Bella domanda Raf. Se fosse ancora in vita non sarebbe male rintracciarlo e chiedere quanto la popolazione e le autorità’ fossero allora consapevoli della situazione.

      Nessuno degli utenti più anziani sa rispondere?

      L’altra base nucleare lucana si trovava ad Irsina. Qui il sindaco pare fosse consapevole e anche felice della presenza di missili nucleari e soldati americani nel paese. trovate un articolo interessante sulla rivista della regione Basilicata “Mondo Basilicata“.
      Precisamente il quarto articolo:
      Rocco Scialpi, un comunista che amava l’America (a partire da fine pag.15)

      Nell’articolo si spiegano anche le ragioni storiche che portarono i missili in Basilicata e perché dopo soli 3 anni, questi furono smantellati.

    2. Wiseman

      ho aspettato un pò per intervenire, in quanto ho cercato delle risposte tra le persone più anziane, per saperne di più sulla faccenda. Ebbene, è emerso che molti sapevano e sanno della base militare americana, i cui resti sono ancora lì, però di nucleare non ne ha sentito parlare nessuno. Ipotizzando che la storia fosse vera, sarebbe interessante sapere che fine hanno fatto quelle testate? è mai stata bonificata a dovere l’area? perchè creare un cimitero di carcasse d’auto proprio in quella zona che per anni è stata il fiore all’occhiello, e quindi ricchezza per il paese, per la produzione di grano,ortaggi, frutta ecc.?per la cronaca (e per raf), segnalo che sindaco in quel periodo, era il compianto avv.dott. Luca Carriero, che guidava una giunta monocolore D.C., personalmente ritengo che, essendoci il segreto di stato sulla faccenda, probabilmente ignoravano anche loro la verità. Aggiungiamoci che all’epoca non c’erano tv o giornalisti d’assalto e che, secondo me, le notizie erano molto più filtrate di oggi…….il quadro è completo!

      Un  altro dubbio, ma il segreto di stato è prescrivibile? e, se sì, come si fa ad avere notizie certe?

      1. falco

        Pare che Ciffo abbia scoperto l’acqua calda ;-), naturalmente lo dico in maniera molto scherzosa approfittando dell’amicizia che mi lega a Lui.

        Parlando di questo col Sigor Didio Liborio, già Sindaco di Montescaglioso nel periodo 1973/1975 mi riferisce con estrema semplicità e senza alcuna difficoltà che in quel periodo tutti erano a conoscenza di questa base militare governata da militari USA e senza che io gli specificassi qualcosa aggiunge che vi erano installati nr. 3 missili atomici.

        A suo dire pare che la base fosse stata smantellata, non ricorda bene, nel 70 o 75.

        Il Comune di Montescaglioso non era interessato direttamente in quanto pare che il territorio ricadrebbe nell’agro di Matera.

        Qiuindi informazioni più dettagliate le dovrebbe fornire il Comune di Matera.

        Ringrazio il Signor Didio Liborio. 

         

        1. ciffo

          In effetti la base è nel territorio del comune di Matera a 1.5km dal confine montese. In linea d’aria però la base è più vicina a Monte (6.5km) e a Miglionico (8km) che a Matera (9km).
          Come scrive wiseman la cosa preoccupante è che fosse così vicina a fiume e terreni fertili largamente utilizzati da noi tutti.

    3. ZODD

      ricordo che durante la guerra nei balcani , alcuni agricoltori limitrofi alla base , raccontavano di un movimento di camion del esercito intorno alla base missilistca santa lucia . una cosa strana che ricordo di quei tempi , una sera ero sul belvedere in auto e osservando l’orrizonte tra laterza e centro geodesia spazia , subito dopo l inquinamento luminoso , komparivano dei bagliori , come di aerei ke si innalzavano in volo o "missili" ? la kadenza era regolare e x ben 3 sere ogni 2 minuti questo bagliore di una fiamma… ao coaw da kgb

      1. gianni

        Ciao ZODD. Al centro di Geodesia spaziale non esistono nessuna base di lancio per missili ma antenne in grado di ricevere segnali da satelliti e oggetti lontani dallo spazio. Quel bagliore che hai visto forse potrebbe derivare dal passaggio di alcuni satelliti per la telefonia mobile satellitare di tipo Iridum. Il fenomeno è chiamato Iridium Flares ed è dovuto alla riflessione della luce del sole verso la Terra a causa delle antenne di questi satelliti. 

  1. gianni

    Anch’io ero già a conoscenza di una base missilistica americana in quella zona. Però so anche che non vi era alcuna testata nucleare ma solo di piattaforme predisposte proprio  per il lancio di testate nucleari. Comunque ragazzi ricordiamoci che in quegli anni ci son state molte tensioni e divergenze tra U.R.S.S. e U.S.A ed in qualche caso si è sfiorata la terza guerra mondiale (basti ricordare la crisi dei missili cubani). In quel clima non credo che un semplice sindaco addirittura avrebbe avuto la possibilità di difendere il nostro territorio ed è stato quasi normale la proliferazione di basi missilistiche.

    Tutta la parte occidentale vicino ai confini dell’est europeo era piena di tetstate nucleari puntate su Mosca così come i sovietici avevano missili puntati sulle nostre città. Andreotti ha tante colpe ma non credo sia stato l’unico capo di stato ad aver concesso questo agli americani anche perchè in quegli anni non dotarsi di testate nucleari (direttamente o indirettamente!!!) sarebbe stato praticamente un suicidio per lo stato stesso….sarebbe stato un rifiuto a dover difendere noi stessi.

    Se fossi stato forse avrei deciso allo stesso modo per difendere il mio territorio pur sapendo dei rischi per la salute della popolazione. Ricordiamoci che se non è scoppiata la terza guerra mondiale è proprio grazie, paradossalmente, alla paura di una guerra nucleare che avrebbe cancellato l’umanità. 

    1. vince_ditaranto

      Gianni, il nostro problema (!?!) non è comunque capire se fosse giusto mettere la base o meno, ne tantomeno dare le colpe al sindaco dell’epoca. Il discorso sulle responsabilità sarebbe troppo lungo e tortuoso…..e ad oggi sterile.

      Il nostro intento deve essere solo quello di sapere cosa effettivamente è successo per cercare di porre rimedio se ce ne fosse bisogno. Tutto qui. 

      Vediamo cosa viene fuori nei prossimi giorni, e cerchiamo di capire se è necessario un intervento, per lo meno conoscitivo.

      1. gianni

        Certo hai ragione. Se vi fosse la necessità di bonificare la zona allora hai perfettamente ragione. Ripeto per quello che so (ma non sono certo di questo!!!) vi erano solo delle piattaforme di lancio ma non vi sono mai state testate nucleari nella zona. Di sicuro invece abbiamo delle barre di uranio al centro Trisaia di Rotondella appartenenti agli americani e nessuno (Stato e Regione) non fa nulla per restituirle al mittente.

  2. selvagg

    Bel documentario e musica suggestiva. Ero piccola e ricordo che abbiamo accolto gli americani con le bandierine. La sera li trovavamo in giro per il paese e ci offrivano caramelle che non accettavamo perchè "non dovevamo accettare nulla dagli sconosciuti".

    Troppo piccoli allora per sapere ma grandi adesso per cercare di capire.

    1. Wiseman

      effettivamente, gli USA, mostrarono grandissima sensibilità e solidarietà con il famoso piano Marshall per sfamare i padri. Anni dopo, presentarono il conto insediando le basi militari e, con grande cinismo, non si preoccuparono minimamente del futuro dei figli e nipoti di quei padri!

  3. Jacobsen

    Sono d’accordo che cercare ora i motivi per cui quella base è stata posizionata lì e le responsabilità di allora è sterile. Su questioni del genere c’e il Segreto di Stato quindi il Sindaco dell’epoca avrebbe potuto fare ben poco.

    Sarebbe più interessante chiedere al caro Colombo….

    Però ora la guerra fredda è finita da un pezzo e sarebbe giusto che le Autorità Comunali montesi e materane chiedano spiegazioni trasparenti alle Autorità militari su quello che vi era depositato, dove poi il materiale nucleare (se era presente) sia stato smaltito (Rotondella???) e se sia necessaria un’indagine conoscitiva che accerti la necessità oggi di una bonifica.

    Una cosa però non mi torna. La base è stata ufficialmente smantellata nel 1963 (solo dopo tre anni…il progetto deve essere stato un vero fallimento se dopo tanti investimenti si chiude in così poco tempo) e Zodd dice che meno di una quindicina di anni fa (guerra dei Balcani) attorno a quella zona c’era grande movimento di camion militari.

    Erano semplici suggestioni degli agricoltori della zona , o dopo il 1963 una funzione militare quell’area la aveva ancora??

          1. anycamy

            L’argomento è molto interessante e non andrebbe abbandanato, sono andata a dare una sbirciatina sul sito dell’ARPA della Basilicata ho trovato delle tabelle pubblicate sulla radioattività nel territorio lucano ma non sono in grado di decifrarle. Il problema e che l’ultima pubblicazione dell’annuario dei dati ambientali risale al 2006 ma non c’è alcun cenno sulle radiazioni ionizzanti. Ma l’ARPA in Basilicata come sta messa? i monitoraggi ambientali li fà? pubblica qualcosa o no? Se confronto il sito dell’ ARPAB con quello della regione emilia romagna vi è un abisso, capisco che vi sono difficoltà maggiori ma si tratta comunque di una Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente! Potremmo chidere all’ARPA informazioni in merito a queto argomento, magari chiedere di inviare qualcuno con un Gaiger a fare un rilevamento.

          2. murgiajupiter

            ciao amici, sono l’amministratore del sito http://www.murgiajupiter.altervista.org

            innanzitutto volevo ringraziare l’autore dell’articolo per aver citato il nostro sito. Volevo rispondere a chi ha scritto che non erano presenti le testate nucleari…. Purtroppo invece erano presenti eccome, ed erano ben 3 per ogni base, per un totale di 30 testate nucleari pronte al lancio, in provincia di Bari/Matera. Questo ovviamente la popolazione non lo sapeva. Con il rischio altissimo che c’era, un giorno una testata fu colpita da un fulmine ma per fortuna non successe nulla di grave. Comunque per sapere di più passate dal nostro sito, ci sono videodocumentari che testimoniano che le testate sono veramente esistite.

            Un saluto a tutti voi.

             

            Francesco

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